I listini del Vecchio Continente aprono con il segno più, ma tornano a perdere terreno al giro di boa. Crollo di Atene. Milano recupera archiviando la seduta in territorio positivo
In mattinata Piazza Affari guadagna oltre un punto percentuale: il Ftse Mib registra un progresso dello 0,64% a 16.222 punti, mentre l’All Share parte con +0,59% a 17.014 punti. A Palazzo Mezzanotte vanno bene i bancari, con Unicredit che guadagna il 2,72%, seguita dall’altra big del listino, Intesa Sanpaolo, che sale del 2,65%. Reagisce positivamente all’assemblea degli azionisti di sabato – che hanno votato per la nuova governance – anche Bpm, che acquista quasi tre punti percentuali. Contrastati i titoli del comparto energetico: in progresso dello 0,89% Saipem e dello 0,84% Tenaris; piatte Snam Rete gas ed Enel, scende invece Eni, su cui Jp Morgan ha tagliato a 21 euro il prezzo obiettivo. Positiva la galassia Fiat, con l’auto che guadagna l’1%. In calo Telecom Italia (-0,34%).
Dopo la chiusura positiva dei mercati asiatici, con l’indice Nikkei di Tokyo che ha guadagnato l’1,9% a 8.843,98 punti, Hong Kong che ha chiuso a +4,14% (ai massimi da due settimane) e Shanghai a +2,29%, vanno bene anche le altre borse europee: a Parigi il Cac 40 avanza dello 0,79% a 16.241 punti, Londra segna un progresso dello 0,42% a 5,498, Lisbona registra un rialzo dello 0,3%, Bruxelles dello 0, 27%. In controtendenza solo Atene, che apre a -2,38%, con l’Indice Generale a 763,71 punti e durante la mattinata registra un crollo di oltre sette punti percentuali.
Ma al giro di boa il Ftse Mib torna con il segno meno con la cessione di oltre un punto percentuale e si conquista la maglia nera tra le piazze. Contrazione anche per gli altri listini europei: Madrid perde lo 0,18%, Amsterdam il 34%, Parigi segna -0,14%. Nel pomeriggio, trascinata dall’apertura positiva di Wall Street, Piazza Affari archivia la seduta di giornata a +0,72% a 16.232 punti, con l’All Share a +0,71% a 17.035.
Risale arrivando a toccare i 392 punti base anche lo spread fra titoli del tesoro decennali e bund tedeschi, che poi scende e chiude a quota 384. In tensione anche il differenziale della Francia, che è risalito rispetto al Bund fino a 119 punti. Lo spread del decennale spagnolo con il bund tedesco è invece a 347 punti base.
Sul fronte del cambio, l’euro è a 1,38 nei confronti del dollaro e sta guadagnando terreno verso quota 1,40. Intanto l’attenzione europea e mondiale è puntata sul Consiglio fissato per dopodomani, quando si dovrà trovare un accordo definitivo in vista del G20 fissato a inizio novembre.