Enrico Rizzo, presidente dell’Acer di Bologna, ha ricevuto un avviso di garanzia per il reato di abuso d’ufficio. Lo ha reso noto lui stesso nel tardo pomeriggio, specificando di aver già avvisato il sindaco Virginio Merola e di essersi reso indisponibile a essere riconfermato alla guida dell’Azienda casa.

Rizzo è indagato nell’ambito dell’inchiesta, aperta quest’inverno in seguito alla diffusione di un dossier anonimo. Sotto accusa per il concorso vinto da Gigliola Schwarz, moglie del consigliere comunale del Pd Claudio Mazzanti (vicino al sindaco Virginio Merola) e per la conferma (fino al 2017) a direttore generale di Raffaele Larocca, Rizzo ha ribadito la sua innocenza. “Ho sempre svolto l’incarico che mi è stato affidato con trasparenza, imparzialità e onestà e sono certo di dimostrarlo nelle sedi competenti. Voglio difendermi nella più completa libertà, senza i vincoli legati al ruolo di amministratore pubblico. Per questo mi è sembrato opportuno comunicare immediatamente al sindaco la mia decisione di interrompere l’esperienza di presidente dell’Acer alla guida di questo mandato”.

A stretto giro la reazione del sindaco, che non ha esitato a riconfermare la fiducia al presidente uscente dell’Acer: “La sua decisione di non ricandidarsi è una scelta che rispetto e apprezzo. Ma è anche una decisione che, per quanto mi riguarda, riconferma la fiducia nella persona e nel suo operato come amministratore. Voglio anche esprimere piena fiducia nell’operato della magistratura certo che tutto si chiarirà per il meglio”.

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