Sul cancello d’ingresso è ancora in bella vista il cartello “Area sottoposta a bonifica” ma a Marigliano i 600 mila euro promessi per il recupero dell’Agrimonda non sono mai arrivati e mai arriveranno. Il paese, insieme a Nola e Acerra, forma il tristemente noto “triangolo della morte” per l’elevata quantità di rifiuti tossici presenti. Ma il ministero dell’Ambiente ha deciso di non stanziare i fondi per la rimozione dei residui tossici scaturiti dall’incendio del deposito di fitofarmaci e chimici per l’agricoltura andato in fumo nel 1995. La bonifica del sito, circondato di case e terreni coltivati, più volte annunciata e mai decollata, resta al palo da 16 anni. Neanche un euro arriverà in città per garantire il diritto alla salute degli abitanti di quella via che, strano ma vero, è stata intitolata “11 Settembre” . I residenti appestati dai lezzi nauseabondi provenienti dai cumuli di rifiuti composti ancora una volta devono fare i conti con i palleggi di responsabilità mentre in zona si registra un picco di malattie tumorali senza precedenti. di Katiuscia Laneri
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Marigliano, nessuna bonifica. Negato il diritto alla salute dei cittadini
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