Politica

Pensioni e sviluppo, giornata di passione <br/>Nulla di fatto al Consiglio dei ministri

Dopo il Cdm, c'è stata una cena a Palazzo Chigi fra Berlusconi, Letta e i ministri Tremonti, Bossi, Roberto Maroni e Calderoli, che non ha portato ad alcun accordo

La Lega frena i progetti di Berlusconi sulle pensioni (l’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni) e sancisce un nulla di fatto al Consiglio dei ministri, convocato in gran fretta dopo il vertice di Bruxelles. Prima del CdM, Umberto Bossi aveva riunito nel quartier generale di via Bellerio, Roberto Calderoli e Marco Reguzzoni, e dal vertice del Carroccio era uscito il no secco all’ipotesi di ritoccare le pensioni. Inutile il tentativo di conciliazione del presidente del Consiglio, che dopo un’ora e mezza, ha deciso di proseguire la riunione con un gruppo ristretto di ministri: Bossi, Calderoli, Maroni e Tremonti sono andati a cena a palazzo Chigi. Il primo ad andarsene, è stato proprio il leader del Carroccio poco dopo le 22, senza rilasciare dichiarazioni.

La cronaca ora per ora

22.20 – Bossi lascia Palazzo Chigi. Umberto Bossi è il primo a lasciare Palazzo Chigi, dove Berlusconi ha cenato con gli esponenti del Governo. Il leader leghista, uscito in automobile, non ha rilasciato dichiarazioni.

22.13 – Domani non ci sarà il CdM. E’quanto si apprende in ambienti di maggioranza. L’obiettivo di Silvio Berlusconi è di andare mercoledì a Bruxelles con un pacchetto di iniziative e un calendario frutto di un accordo politico.

22.00 – Non si è discusso del decreto sviluppo. Decisione rinviata sul dl sviluppo: nel consiglio dei ministri di questa sera non si è discusso del provvedimento il cui esame verrà quindi rimandato ad un prossimo CdM.

21.53 – Tra i leghisti, solo Bossi ha parlato nel CdM. Nessun leghista ha voluto prendere la parola durante il CdM, a eccezione di Umberto Bossi che ha sottolineato la necessità di dare risposta ai problemi del Paese, precisando che per farlo sono necessarie soluzioni che vadano bene a tutti. Più di qualche ministro ha avuto invece l’impressione che il ministro dell’Economia Tremonti frenasse sulla possibilità che il governo vari entro mercoledì le misure.

21.45 – Berlusconi: Solo noi possiamo uscire dalla crisi. “Chi mi attacca ogni giorno non riuscirebbe mai a mettere insieme una maggioranza parlamentare in grado di compiere quelle scelte storiche che ci consentiranno di uscire dalla crisi”, ha detto Silvio Berlusconi durante il Cdm, secondo fonti governative.

21.30 – Dlgs correttivo su federalismo municipale e provinciale. Il CdM ha approvato in esame preliminare il primo decreto legislativo correttivo, previsto dalla legge sul federalismo fiscale, in materia di federalismo municipale e provinciale, nonche’ di armonizzazione dei bilanci pubblici. Sul testo verrà acquisito il parere della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari.

21.15 – Letta: Dobbiamo trovare un accordo. “Dobbiamo mettere le misure nero su bianco, altrimenti si rischia di andare a Bruxelles allo sbaraglio” ha detto il sottosegretario Gianni Letta.

20.53 – Riunione Berlusconi e alcuni ministri. Terminato il CdM, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha convocato nel suo appartamento a Palazzo Chigi, una riunione  e una cena con alcuni ministri. Prosegue quindi la trattativa con la Lega Nord: alla cena partecipano Berlusconi, il sottosegretario Letta, i ministri Tremonti, Bossi, Maroni e Calderoli.

20.40 – Terminato il Consiglio dei ministri. Nulla di fatto per il Cdm straordinario, terminato senza la tradizionale conferenza stampa. Probabilmente ci sarà una nuova riunione domani.

20.26 – Fini: Innalzamento età pensionabile è ineludibile. “E’ inevitabile che si debba porre in Italia il tema complessivo dell’innalzamento dell’età pensionabile con i costi politici che questo può comportare” ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenendo a un convegno organizzato dalla fondazione Roma Europea.

19.49 – Berlusconi: Stiamo ragionando con la Lega. “Stiamo ragionando con la Lega su cosa si può fare sul fronte delle pensioni”. Lo ha detto il premier, Silvio Berlusconi, durante il Consiglio dei ministri, secondo quanto riferito da fonti governative.

19.34 – Bankitalia, Da Cdm ok a nomina Visco. Il Consiglio dei ministri ha dato via libera alla nomina di Ignazio Visco a governatore della Banca d’Italia. Lo si apprende da fonti governative.

19.15 – Cdm comincia con oltre un’ora di ritardo. Terminato il colloquio tra Silvio Berlusconi, Umberto Bossi e Giulio Tremonti, sul tema delle pensioni. Il Consiglio dei ministri è cominciato subito dopo.

18.47 –  Il governo smentisce le anticipazioni sui condoni. “Nelle anticipazioni stampa vi sono norme non contenute nel provvediemnto di sviluppo su cui sta lavorando il ministero dello Sviluppo Economico. In particolare, notizie riguardanti l’esistenza nel testo di 12 condoni o di sanatorie sono del tutto infondate”. E’ quanto si legge in una nota del dicastero guidato da Paolo Romani.

18.37 – Rotondi: “Se Lega non è d’accordo il governo cade”. “Quello di oggi non è un Consiglio dei ministri eclatante ma ci sono da prendere delle decisioni su cui il Governo è concorde. Può avvenire che la Lega non sia d’accordo e allora il Governo cade”. Lo ha detto a Pescara il ministro per l’Attuazione del programma di Governo Gianfranco Rotondi partecipando all’iniziativa ‘Governoincontra’ e parlando della mancata partecipazione alla riunione di oggi del Consiglio dei ministri, di cui ha avvisato il presidente Berlusconi. “Io ho deciso di fare la mia parte qui”, ha detto Rotondi anche perché ha fatto notare che forse non avrebbe avuto la possibilita’ di convincere chi eventualmente non fosse stato d’accordo.

18.28 – Governo, Bersani: “Si dimetta”. Pierluigi Bersani invita nuovamente Silvio Berlusconi a dimettersi offrendo al paese un “soprassalto di consapevolezza”. Le misure “abborracciate” finora attuale non sono più sufficienti, ha ammonito il leader Pd.

18.25 – Berlusconi: “Da Ue nessuno può darci lezioni”. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha ribattuto con una nota alle dichiarazioni arrivate da Bruxelles sulla situazione italiana. “Nessuno nella Ue può darci lezioni, L’insieme della classe dirigente italiana, se vuol essere considerata tale, invece che un coro di demagoghi, dovrebbe unirsi nello sforzo dello sviluppo e delle necessarie riforme strutturali sulle quali il governo ha preso e sta per prendere nuove decisioni di grande importanza”.

18.14 – Romano: “Fiducioso accordo con Lega su pensioni”. Saverio Romano, ministro dell’Agricoltura, entrando al Consiglio dei ministri si dice fiducioso sulla possibilità di trovare un’intesa con la Lega sulla riforma delle pensioni, magari usando lo strumento del ddl anzichè di un decreto.

18.10 – Bossi con Calderoli e Maroni a Palazzo Chigi. Il leader della Lega Nord Umberto Bossi è appena giunto a Palazzo Chigi dove è convocato un Consiglio dei ministri che avrà come punto principale della discussione la riforma delle pensioni. Insieme al senatur, nella sede del governo, sono giunti Roberto Calderoli, ministro della Semplificazione legislativa e Roberto Maroni, titolare dell’Interno.

17.44 – Dl sviluppo, nella bozza inseriti 12 condoni. Dodici diversi tipi di condono. E’quanto contenuto nella nuova bozza del dl Sviluppo che l’Ansa è in grado di anticipare. Si va dalla riapertura per gli anni pregressi alla regolarizzazione delle scritture contabili, fino a quello per i tributi locali. Dodici diversi tipi di condono. “Ottimizzazione degli spazi per gli immobili utilizzati dalla pubblica amministrazione”, “vendita del patrimonio residenziale pubblico agli inquilini” e “ricavi della vendita agli enti locali per spese di investimento in deroga al patto di stabilità”. E ancora: regolarizzazione per il canone Rai non versato (50 euro l’anno) e per i manifesti politici. Per il canone si tratta dei versamenti non effettuati fino al 31 gennaio 2011. Per “manifesto selvaggio” si potrà regolarizzare con 750 euro l’anno per affissioni fino al 2010.

17.42 – Salvini: “Con maggioranza variabile salta il governo”. Se il Pdl farà passare il decreto sull’innalzamento dell’età pensionabile con i voti del Terzo Polo “vorrà dire che non c’è più maggioranza e, quindi, governo”. Lo afferma il leghista Matteo Salvini alla trasmissione Un giorno da pecora. “Ma sarebbe una maggioranza diversa rispetto a quella che hanno votato gli italiani quattro anni fa”. Quindi se passa il decreto, voi mollate il Governo? “Ovvio, si, yes, oui. Noi usciremo da un Governo che per una decisione come questa esclude la Lega e vota coi democristiani”, ha spiegato Salvini. Ma Berlusconi sta seguendo le direttive di Bruxelles… “A Bruxelles si fanno anche delle vaccate. Se mi dicono di tagliare le pensioni, io gli dico ‘taglia tua sorella!”.

17.13 – Soro: “Pd offra generosa disponibilità per nuovo esecutivo”. “Non possiamo più permetterci di perdere tempo per assistere all’agonia di un governo privo di futuro, di motivazione e di credibilità: non lo meritano gli italiani, neppure quelli che hanno votato per Berlusconi”. Lo ha detto Antonello Soro del Pd. “Le prospettive del paese e della sua tenuta sono appese alla scommessa, in verità ardita, di un nuovo esecutivo capace di fare tutte le scelte indispensabili, senza timori elettorali e senza rigurgiti ideologici. A questa sfida il Partito democratico dovrebbe offrire una generosa disponibilità, mettendo da parte quanti in queste ore pensano solo a se stessi e alle loro carriere”.

16.58 – Rotondi: “Il Pdl vuole riforma pensioni, ma la Lega pensa l’opposto”. “Siamo un governo di coalizione. Sulle pensioni ci sono due ricette. Una è quella del Pdl, che ben prima dell’avvertimento europeo era e resta a favore della riforma del sistema pensionistico. La Lega la pensa all’opposto”. Lo ha detto a Pescara il ministro per l’Attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi.

16.55 – Capezzone: “Pensare a generazioni future”. “Tutto il mondo occidentale, quasi senza eccezioni, sta giustamente e ragionevolmente procedendo ad un progressivo innalzamento dell’età pensionabile”: è il parere di Daniele Capezzone, portavoce Pdl, che poi ha giudicato così la presa di posizione dell’opposizione: “Chi in Italia dice no e si oppone rischia di compiere un atto di ingenerosità e di egoismo nei confronti delle generazioni future, quelle che oggi non possono né votare né protestare né scendere in piazza”.

16.52 – L’Ue smentisce: “No salva-stati per l’Italia”. “Non c’è nessuno sviluppo che riguarda l’Italia e il fondo salva-Stati Efsf”: così il portavoce del commissario Ue agli Affari economici smentisce le indiscrezioni riportate da Le Monde e riprese dall’agenzia France Presse su una possibile attivazione del fondo anche per l’Italia.

16.44 – Ferrero: “No a nuova manovra antipopolare”. “Nessuna ulteriore manovra antipopolare che non serve a nulla per bloccare la speculazione. Occorre proclamare subito lo sciopero generale, non certo mandare in pensione la gente più tardi. Come dimostra il caso greco, le stangate non servono a nulla contro la speculazione, contro cui invece è necessario obbligare la Bce a comprare direttamente i titoli di stato dei paesi membri”: è quanto dichiarato da Paolo Ferrero, segretario del Prc.

16.27 – Bce acquisti bond settimanali raddoppiati. Le operazioni di acquisto dei titoli di Stato europei da parte della Banca centrale europea, dallo scorso agosto concentrate su Italia e Spagna, sono raddoppiate la scorsa settimana a 4,490 miliardi di euro. Lo comunica la Bce, che i sette giorni precedenti aveva comprato 2,24 miliardi di titoli di Stato. Gli acquisti dei titoli hanno raggiunto i 169,5 miliardi e anche oggi, secondo alcuni trader, la Bce starebbe comprando Btp italiani sul mercato per sostenerne i prezzi.

16.10 – Nel fondo ‘salva-stati’ forse anche l’Italia. Secondo l’agenzia France Presse, i Paesi dell’area euro starebbero studiando la possibile attivazione di un nuovo strumento del fondo salva Stati – lo European Financial Stability Facility – allo scopo di sostenere anche l’Italia. La notizia arriva da “fonti diplomatiche”, che avrebbero confermato precedenti indiscrezioni del quotidiano Le Monde. L’obiettivo sarebbe quello di consentire alla penisola di rifinanziarsi sui mercati a condizioni ragionevoli. Al momento questa ipotesi sarebbe al vaglio di tecnici dell’area euro riuniti in un gruppo di lavoro che deve preparare il nuovo vertice tra leader di mercoledì prossimo. “E’ chiaro – ha riferito una fonte citata dall’Afp – che nel gruppo di lavoro ci sono alcuni che si chiedono se non sia il caso di proporre questo piano all’Italia”.

16.08 – Landolfi se la prende col governo Prodi. “L’economia italiana sta pagando l’improvvida scelta del governo Prodi di abolire il cosiddetto ‘scalone Maroni’ che avrebbe consentito, a regime, un risparmio di 10 miliardi sulla spesa pensionistica”: è quanto detto da Mario Landolfi del Pdl.  “E’, questo, un aspetto che va evidenziato non per amore di polemica ma per ricordare tre cose che oggi in troppi dimenticano: la prima è che i governi targati Berlusconi qualche riforma l’hanno fatta. La seconda è che, nella fattispecie, quella riforma porta la firma di un ministro della Lega, cioè dello stesso partito che oggi pone inspiegabilmente veti sul capitolo previdenza. La terza è che molti di quelli che oggi invocano le dimissioni del premier a furor di sigle (ogni riferimento ad ambienti confindustriali è puramente voluto) sono gli stessi che quattro anni fa plaudirono alla decisione del governo dell’epoca di gettare alle ortiche quella sacrosanta misura”.

16.00 – Sel: “Nessuno tocchi le pensioni”. “Nessuno tocchi pensioni e diritti acquisiti con la fatica e il lavoro”. E’ quanto chiede Massimiliano Smeriglio, responsabile economia e lavoro di Sinistra ecologia libertà (Sel), che invita piuttosto ad “adottare misure serie come la patrimoniale, la tassazione delle grandi rendite finanziarie e a ripensare radicalmente alla distribuzione del carico fiscale verso l’alto”.

15.55 – Bossi e Calderoli in viaggio per Roma. E’ terminato l’incontro della Lega Nord in via Bellerio a Milano. I ministri Umberto Bossi e Roberto Calderoli hanno lasciato la sede del Carroccio diretti al Consiglio dei ministri, in programma alle 18 a Roma.

15.45 – Meloni: “Serve patto tra generazioni”. “Credo che non sia affatto assurdo chiedere un piccolo sforzo in più ai padri per il bene dei propri figli. Rimandare di qualche anno l’abbandono del posto di lavoro non è chiedere troppo, se si tratta di garantire l’accesso a un futuro dignitoso per tanti giovani”: parola del ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, intervenendo nel dibattito sulla riforma del sistema pensionistico. “Si tratta – ha detto il ministro – di un modo non solo di adeguare il nostro sistema a quello degli altri paesi europei, ma anche di ristabilire un pò di equità tra le generazioni. Da tempo abbiamo contribuito a questo dibattito proponendo di inserire un tetto alle pensioni d’oro, di chiedere un contributo di solidarietà ai baby pensionati e di rivedere il meccanismo che regola l’accesso alle pensioni d’anzianità. Mi auguro perciò che anche la Lega scelga la strada della collaborazione e dell’appoggio all’iniziativa del presidente Berlusconi. L’obbiettivo infatti non è certo sottostare a un diktat dell’Europa – ha concluso Meloni – ma fare il bene dell’Italia”.

15.35 – Ascierto (Pdl): “Non si tocchi sicurezza”. “Escludere da una possibile riforma delle pensioni il personale del Comparto Sicurezza e Difesa”. Ad affermarlo in una nota è il deputato del Pdl Filippo Ascierto della Commissione Difesa. “La crisi economica internazionale ci impone – sottolinea Ascierto – di prendere decisioni urgenti su riforme strutturali che riguardano il nostro Paese. Molti ritengono che sia necessario intervenire anche sulle pensioni adeguando il nostro sistema a quello del resto dei Paesi europei. Io ritengo però sia importante escludere da una possibile riforma delle pensioni il personale del Comparto Sicurezza e Difesa”. Per Ascierto, “non è infatti possibile immaginare, vista la specificità del ruolo che ricoprono gli uomini in divisa e l’attività svolta quotidianamente, un nonno sessantenne ancora in servizio rincorrere un ragazzo black bloc di venti anni”.

15.30 – La Fiom ‘al fianco della Lega”. “Se qualcun altro si sveglia ben venga”, così il responsabile auto della Fiom, Enzo Masini, ha commentato le dichiarazioni della leader del sindacato padano, Rosy Mauro, che si è detta pronta a scendere in piazza se verrà innalzata l’età pensionabile. “Noi siamo già scesi in piazza contro la manovra e se ci fossero ulteriori interventi che peggiorano le condizioni del lavoro noi rifaremmo tutto ciò che c’è da fare” ha detto Masini, che ha aggiunto: “La Cgil darà continuità all’iniziativa” e la proposta lanciata da Rosy Mauro “dimostra le difficoltà della Lega a stare in questo governo, che gli crea problemi anche con l’elettorato del nord”.

15.20 – Gianni Letta lascia Palazzo Grazioli. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha lasciato Palazzo Grazioli, dove al momento è presente il segretario del Pdl, Angelino Alfano, oltre naturalmente al premier Berlusconi. Il sottosegretario è uscito in macchina e ha salutato sorridendo cronisti e cameramen che sono davanti alla residenza romana del presidente del Consiglio.

14.41 – La Cgil: “E’ giusto protestare”. “Noi vogliamo denunciare l’inaccettabile processo di mistificazione che accompagna la questione previdenziale” contro il quale “è giusto ribellarsi”. E’ quanto afferma in una nota il segretario confederale Cgil e coordinatore nazionale dell’area “Lavoro Società”, Nicola Nicolosi, commentando le ipotesi di aumento dell’età pensionabile a 67 anni. Secondo Nicolosi, ciò avverrebbe “mentre si apprende del programma triennale di 16 miliardi di euro per l’acquisto di cacciabombardieri e per onorare le commesse con le industrie belliche”. A sentire il sindacalista, i dati, “dimostrano come l’età pensionabile in Italia sia più alta al cospetto degli altri paesi: anche l’età effettiva, per citare un caso, è già oggi più alta rispetto a Francia e Germania. Non solo: i versamenti contributivi mostrano intollerabili difformità che Berlusconi si guarda bene dall’andare a toccare: basti pensare che dinanzi all’aliquota del 33% pagata dai lavoratori dipendenti per poter sperare in una pensione decente, ben 6 milioni di lavoratori autonomi versano tra il 10% e il 23%, accanto ai lavoratori agricoli che versano il 18%”. Secondo Nicolosi, “si tratta dunque di rigettare le mistificazioni per poter difendere il sistema previdenziale italiano e i lavoratori che lo sostengono concretamente”.

14.38 – Angelino Alfano a Palazzo Grazioli. Mentre è in corso l’incontro tra il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti è giunto a Palazzo Grazioli anche il segretario del Pdl Angelino Alfano.

14.33 – Brunetta: “Dalla Lega valutazioni legittime” – Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, tenta di gettare acqua suol fuoco delle tensioni tra Pdl e Carroccio e definisce “legittime” le valutazioni della Lega. Poi aggiunge che “le pensioni in essere non si toccano e sono salvaguardate”. Secondo il Ministro, poi, “bisogna puntare all’eliminazione in tempi certi delle pensioni di anzianità. I tempi lo richiedono e lo richiede l’Unione europea.” Anche di questo, ha annunciato, si discuterà oggi al Consiglio dei ministri.

14.22 – Riunione della Lega in via Bellerio in vista del Consiglio dei Ministri – Nella sede di via Bellerio a Milano, prima del Consiglio dei Ministri convocato per oggi alle 18.00 a Roma, sono arrivati Umberto Bossi, il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, il capogruppo alla Camera, Marco Reguzzoni e quello al Senato, Federico Bricolo.

13.55 – Frattini: “Lega in piazza? Contro l’Europa” – Il ministro degli Esteri Franco Frattini (Pdl) controbatte alla Lega Nord, che minaccia manifestazioni di piazza in caso di intervento sulle pensioni. Il Carroccio scenderebbe in piazza “contro l’Europa”, afferma Frattini. Una riforma delle pensioni è necessaria “non perché piace a Bruxelles ma perché serve all’Italia. Secondo il ministro degli Esteri, in questo momento “la leadership del presidente del Consiglio in queste ore va aiutata a essere all’altezza di quello che è l’interesse dell’Italia”.

13.00 – Maroni: “Sulle pensioni abbiamo già dato” – “La nostra posizione è molto chiara sulla riforma delle pensioni: abbiamo già dato, i pensionati hanno già dato”, conferma il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Che però apre uno spiraglio: ”Vedremo in consiglio dei ministri, sentiremo le richieste e poi valuteremo”. Il sistema pensionistico italiano, ha aggiunto, è comunque “in equilibrio”.