Non è un nuovo slogan pubblicitario, né il titolo di un film. A parte i più conosciuti club universitari, ovvero quelle società a tema, diffuse un po’ in tutto il mondo anglosassone, dal club esclusivo di vela a quello di meditazione e yoga, dalla società per gli appassionati di ciclismo al volontariato, che consentono agli studenti di socializzare in modo intelligente e coltivare una passione al tempo stesso, l’università inglese offre inclusi nel pacchetto formativo corsi di preparazione diretta all’inserimento nel mondo del lavoro.

“How to improve your cv in 30 minutes”, come migliorare il tuo curriculum in 30 minuti. “Come prepararsi ad un colloquio di lavoro evitando di cadere negli errori più banali”, o “Psicologia: 30 minuti per scoprire le tue potenzialità”. O ancora, gli atenei organizzano incontri diretti con alcune tra le big society alla ricerca di giovani da arruolare (la Royal Bank of Scotland, ad esempio). In una società sana, quale posto migliore dell’università per proporre posti di lavoro alla nuova classe impiegatizia del futuro?

C’è un centro apposito che si occupa del futuro degli studenti universitari. Si chiama Career and Employment Student Service, aperto tutti i giorni dalle 9 alle 5. Ora, vi pongo una domanda. Studenti universitari italiani, avete mai sentito parlare di nulla di simile? Io dei miei studi romani riesco a ricordare solo uffici fantasma, leggendarie figure di responsabili di segreterie didattiche mai disponibili e impiegati poco cordiali. Eppure vi assicuro io, attualmente studentessa di giornalismo a Londra, che il master non mi costa nulla di più che in una qualunque università pubblica italiana.

Il Career Student Service organizza tutto questo in un fitto programma di eventi, lezioni e seminari che puoi frequentare a tuo vantaggio, anche tutti, con l’unico obbligo di prenotare in anticipo, tanto per evitare di ritrovarsi seduti per terra. Al prezzo di un semplice click del mouse sul pulsante “Book the event”, facile come bere un bicchier d’acqua, e sinceramente molto più utile che non ingoiare milioni di volumi nozionistici e ore china sui libri. Perché la preparazione e lo studio sono importanti, ma lo sono anche la coscienza delle proprie possibilità e del tuo futuro. L’obiettivo dell’università dovrebbe essere quello di creare una generazione di giovani pronti a prendersi il loro posto nella società e sostituire l’attuale classe dirigente. Quella inglese è solo una bozza imperfetta, ma per lo meno, ci prova.

Fuori da un’aula mi imbatto casualmente in un ragazzo dall’aria socievole, lo prendo per un mio compagno di corso. E invece scopro che si tratta di un professore di Geografia umana di 30 anni, con contratto, e il mio pensiero non può che andare a tutti quei ricercatori italiani over 40 che, ahimè, sono ancora dei disoccupati cronici con rimborso spese e buoni pasto. Cammino per il centro di Londra alla ricerca di una copisteria dove stamparmi alcune copie del mio cv, pronte per la distribuzione. Entro in un negozio, mi vengono rivolte alcune domande sul tipo di stampa che intendo fare. Non capisco subito: così mi reco alla cassa a pagare le stampe, e – udite udite – mi viene detto che non c’è nulla da pagare, anzi sono invitata a stampare quante più copie del curriculum ho bisogno! Si tratta infatti di un centro specializzato nell’aiutare i giovani a trovare lavoro. Ancora, non avevo mai sentito nulla del genere. Potete immaginarvi che la sottoscritta, nonostante viva a Londra da un po’, di fronte a scoperte come questa, ha ancora l’espressione di chi cade dalla montagna del sapone.

Di Michela Insenga, studentessa di giornalismo a Londra

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