Politica

Berlusconi, lettera di promesse alla Ue<br> Umberto Bossi: “Si vota quando dico io”

Licenziamenti facili e mobilità per gli statali scatenano la protesta di opposizioni e sindacato. E poi c'è il nodo-pensioni: a 67 anni, ma solo dal 2026. Il premier polacco e presidente di turno della Ue Donald Tusk accoglie positivamente il documento. Ma poi aggiunge: "Ci sono dettagli che richiedono ancora tempo". Intanto il Senatur ribadisce: "Ho io il coltello dalla parte del manico"

Il responso dell’Europa sul contenuto della lettera del governo per rilanciare la crescita e lo sviluppo del Paese arriva alle 4.53 della mattina: “Prendiamo nota del piano dell’Italia di innalzare l’età pensionabile a 67 anni nel 2026 e raccomandiamo di definire il processo per raggiungere questo obiettivo entro la fine dell’anno”. Come dire: bene le parole, ora i fatti. Prima, invece, il premier polacco Donald Tusk, che è anche presidente di turno della Ue, aveva definito “molto buono” il documento. Nella notte, però, le prime anticipazioni sul responso ufficiale dell’Europa descrivono una situazione meno serena: “Bene le riforme, chiederemo alla Commissione di valutarle e di monitorarne l’attuazione”. La mission impossible di Berlusconi è quella di fare in 8 mesi ciò che non si è fatto in tre anni di governo. Con una lettera – rivolta a “Herman” (Van Rompuy, presidente del Consiglio Ue, ndr) e José Manuel (Barroso, presidente della Commissione europea, ndr) e firmata in calce “un forte abbraccio, Silvio” – il presidente del Consiglio ha illustrato le “quattro direttrici” che entro giugno 2012 dovrebbero “creare condizioni strutturali favorevoli alla crescita”.

Ma fra tante dichiarazioni d’intenti (“apertura concorrenziale del mercato”, “sostegno alle imprese”, “semplificazione normativa”, “modernizzazione di pubblica amministrazione e giustizia”, “realizzazione di infrastrutture”), sono due i nodi che hanno suscitato immediatamente polemiche. Entro maggio 2012, infatti, l’esecutivo promette di approvare “una riforma della legislazione del lavoro – si legge nella missiva – anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato. Levata di scudi dall’opposizione e dalla Cgil, con Susanna Camusso che parla di un attacco all’articolo 18. Nel documento si legge anche che il governo interverrà nella Pubblica amministrazione e renderà effettivi “con meccanismi cogenti/sanzionatori”: la mobilità obbligatoria del personale; la messa a disposizione (Cassa integrazione) con conseguente riduzione salariale e del personale; il superamento delle dotazioni organiche.

L’altro grande nodo è quello delle pensioni, con la conferma della proposta per la soglia di età dei 67 anni da raggiungersi solo nel 2026. Infine un piano da 5 miliardi l’anno (per 3 anni) di introiti per le dismissioni del patrimonio pubblico. Anche se, in realtà, lo Stato italiano ha finora censito solo la metà dei propri beni.

L’Europa aspetta al varco l’Italia ma non boccia le idee del governo. Tutto bene anche per Umberto Bossi, o forse no. Il leader del Carroccio è tornato sulla situazione interna, facendo sapere che “si vota quando lo dico io”. Il Senatur, il cui partito nelle ultime ore è stato sul punto di staccare la spina al governo per le divergenze sullo scottante tema delle pensioni, ha dichiarato di “avere il coltello dalla parte del manico. Si vota quando lo decido io”. Ieri Silvio Berlusconi era riuscito a trovare un accordo con la Lega in extremis, al termine di un lungo incontro a palazzo Grazioli.

LEGGI IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA

La cronaca ora per ora

00.20 – Ue all’Italia: “Monitoreremo l’attuazione delle riforme. Urge calendario di riforme”

L’Ue accoglie ”con favore iprogrammi dell’Italia per le riforme strutturali per rafforzare la crescita e per la strategia di consolidamento fiscale” e invita “la Commissione a presentare una valutazione delle misure e a monitorarne l’attuazione”. E’ quanto si legge nelle conclusioni dell’Eurogruppo anticipate dall’agenzia Ansa. L’Ue chiede anche di “presentare urgentemente un ambizioso calendario” per le riforme annunciate.

00.09 – Berlusconi: “Le aziende in crisi potranno licenziare, ma lo Stato aiuterà queste persone”

Le aziende in crisi potranno licenziare, ma lo Stato aiuterà queste persone “con la cassa integrazione a trovare un nuovo lavoro”. Lo afferma da Bruxelles il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

00.04 – Berlusconi: “Bini Smaghi si dimetta per evitare problemi con la Francia”

“La presenza di Bini Smaghi nel board della Bce sta diventando un “casus belli” con la Francia”. Silvio Berlusconi rinnova a Bini Smaghi l’invito a dimettersi. Rende noto di non avere ancora parlato con Sarkozy, mentre la Merkel “mi ha assicurato di non avere avuto alcuna intenzione di denigrare l’Italia”

23.38 – Confindustria: “Bene lettera Ue, ora fare le cose nei tempi stabiliti”

”Complessivamente il documento va nella giusta direzione, il problema è adesso rifare le cose nei tempi e secondo la road map concordata”. E’ il commento del direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli, alla lettera presentata dal governo alla Ue. Ora “il governo deve avere la forza” per mettere in pratica quanto promesso. ”Il giudizio che diamo e’ che ci sono molti dei punti cruciali per una politica di risanamento e di crescita, complessivamente il documento va nella direzione giusta”, ha spiegato Galli, sottolineando poi che in questo momento “il Governo deve avere la forza per mettere in pratica quanto promesso”.

22.39 – Vertice Ue, il documento conclusivo conterrà l’approvazione delle misure italiane
Il documento di chiusura del summit dell’Eurogruppo in corso a Bruxelles conterrà anche l’approvazione dei partner per le misure su cui si è impegnato oggi il governo italiano. Il paragrafo dedicato all’Italia, secondo quanto riferiscono fonti comunitarie, è frutto di una discussione fra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e i presidenti Barroso e Van Rompuy sugli impegni presentati stasera a Bruxelles dal premier italiano

22.16 – Gli studenti annunciano una manifestazione il 4 novembre. “La nostra generazione è agnello sacrificale sull’altare dell’Europa”
Gli studenti della “Rete della conoscenza” bollano senza mezzi termini la lettera di Berlusconi alla Ue come “macelleria sociale” che genera “tagli profondi nella carne viva degli italiani, in particolare dei giovani”. Contro le misure annunciate dal governo gli studenti hanno deciso di scendere in piazza il 4 novembre “per il diritto allo studio e contro il governo”, si legge in una nota. Ecco le ragioni della manifestazione: “Nella lettera presentata oggi in Europa si legge chiaramente: aumento delle tasse universitarie, libertà di licenziamento, privatizzazioni. E’ la nostra generazione l’agnello sacrificale che Berlusconi ha portato sull’altare dell’Unione europea”. Secondo gli studenti davanti ad “un paese fermo, incapace di reagire alla crisi, l’unico provvedimento legato alla ricerca e all’innovazione, tra quelli annunciati da Berlusconi, è l’aumento massiccio delle tasse universitarie: ancora una volta si fa cassa sugli studenti e sulle loro famiglie, ancora una volta si decide di sacrificare centinaia di migliaia di giovani. E se volessimo cercare lavoro ci andrebbe anche peggio: il governo promette di liberalizzare i licenziamenti, aumentare l’età pensionabile, privatizzare i servizi pubblici. Insomma la prospettiva è quella dello smantellamento totale del welfare”

21.58 – Il segretario della Fnsi: “le notizie sui licenziamenti sono allucinanti”
“Le notizie che rimbalzano da Bruxelles sono allucinanti. Per affrontare un momento difficile dei conti pubblici e di credibilità internazionale, il Governo consegna un pacchetto con scelte folli, ideologiche, per nulla utili alla crescita e al recupero di fiducia”: lo ha detto il segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana Franco Siddi, che ha definito “folle” un pacchetto di misure “che fa cassa sul risparmio previdenziale senza curarsi dell’equilibrio e della coesione sociale; peggio, assurdo, il proposito di aprire le maglie ai licenziamenti minando le già precarie sicurezze dei posti di lavoro. E’ un problema grave per tutti coloro che vivono di solo lavoro”, ha concluso Siddi

21.55 – Epifani: “Il fallimento dell’Italia è tecnicamente impossibile, ma la situazione è molto grave”
La situazione finanziaria europea è molto grave, a causa di una crisi insidiosa iniziata nel 2008. Per risolverla occorre da un lato frenare il costo del debito e dall’altro stabilizzare il quadro delle condizioni finanziarie del continente, senza che ogni Paese vada per conto suo, per interessi economici o elettorali”. Lo ha detto l’ex segretario della Cgil, secondo cui “il fallimento dell’Italia è però tecnicamente impossibile”. Esiste comunque il rischio, secondo Epifani, “di avvitarsi in una spirale molto difficile e complessa”

21.35 – Landini: “Misure inaccettabili, mobilitiamoci”
I provvedimenti indicati nella lettera di intenti sono “inaccettabili”, “non servono ad uscire dalla crisi e non affrontano le ragioni che l’hanno prodotta”questo il commento del leader della Fiom, Maurizio Landini, che invita il sindacato, a partire dalla Fiom e dalla Cgil, a “rispondere con una mobilitazione generale nel Paese”

21.21 – Della Vedova (Fli): “Nella lettera programma per una governo che non c’è”
“Il programma ci sarebbe ma adesso manca un governo che, credibilmente, lo possa attuare”: Lo ha detto in una nota il capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova, seoncod il quale la lettera è “disarmante” perchè non contiene “nessuna misura concreta ma è solo un elenco di buoni propositi che il governo promette di attuare”. Poi fa notare che le misure prefigurate nel documento “nono sono altro che un programma di governo di legislatura di per sè ampiamente condivisibile” ma che la maggioranza “non solo non ha attuato le misure che ora promette ma si è spesso mossa nella direzione opposta”. Il tutto, ha aggiunto Della Vedova, perchè il governo è “lacerato al suo interno, con una maggioranza parlamentare che non c’è se non nelle grandi occasioni”. Ne consegue, ha concluso il portavoce di Fli a Montecitorio, che è difficile che “il governo sappia fare nei prossimi mesi ciò che programmaticamente ha escluso di fare nei tre anni scorsi? Io non lo trovo credibile”

21.13 – Fassina (Pd): “Siamo l’unico Paese al mondo che aumenta la possibilità di licenziamento in tempi di crisi”
“Delle 14 pagine annunciate dal governo, 13 e mezzo sono di interventi già approvati ma in larga misura non attuati”: questo il pensiero di Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro, che in una nota ha commentato la lettera del governo inviata alla Commissione Ue. “La mezza pagina di novità che riguarda il mercato del lavoro, se il governo avesse davvero la capacità di imporla non solo agli altri ma anche alla sua maggioranza, sarebbe oltre che iniqua recessiva: saremmo l’unico Paese al mondo che in una drammatica fase economica e sociale, con oltre un milione di occupati in meno dall’inizio della crisi, aumenta le possibilità di licenziamento”, ha aggiunto Fassina

20.57- Vendola: “Siamo senza interlocutori, Italia alla deriva”
L’Italia è avanguardia della retroguardia, tanto che oggi vediamo lo smottamento del ceto medio verso la povertà. Siamo alla deriva”, ha detto il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, che ha aggiunto: “In questo momento non avendo interlocutori a Roma abbiamo la fuga degli investitori dal nostro territorio e tutto il discorso sull’euromediterraneo rischia così di perdere di valore”

20.38 – Bossi: “La lettera è andata bene. E si vota quando dico io, ho il coltello dalla parte del manico”
“Da quel che sento, e’ andato tutto bene”, ha detto il leader del Carroccio commentando la partecipazione di Berlusconi al vertice di Bruxelles. Quanto alla durata e al futuro del governo, il Senatur ha detto: “Si vota quando lo dico io”, aggiungendo di avere “il coltello dalla parte del manico”

20.37 – Idv: “I veri black bloc siedono a palazzo Chigi”
“Finalmente è chiaro dove sono i black bloc: sono seduti nel Consiglio dei ministri e i loro capi si chiamano Berlusconi e Bossi”. Lo ha affermato in una nota il responsabile welfare e lavoro dell’Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, che ha aggiunto: “E’ vergognoso e indegno rispondere alla crisi licenziando 600 mila persone che sono in cig straordinaria o in deroga, chiudendo interi settori manifatturieri come le aziende di Finmeccanica, dei trasporti e di tutto il settore civile”. L’esponente dipietrista ha definito poi scandaloso “colpire di nuovo i giovani precari che chiedono un lavoro sicuro e allungare l’età pensionabile per chi ha lavorato una vita. Tutto ciò è un vero atto eversivo contro Italia che produce e che lavora”

20.24 – Dall’Ue impressione “molto buona” sulla lettera dell’Italia I leader dell’Ue hanno avuto un’impressione “molto buona” della lettera inviata dall’Italia e dell’agenda molto dettagliata allegata, documenti che sono stati illustrati loro dal presidente Herman van Rompuy. Lo ha detto il premier polacco Donald Tusk al termine del vertice Ue

20.23 – Epifani: “Con le ultime quattro manovre il governo ha cancellato gli investimenti pubblici in conto capitale”
Secondo l’ex segretario generale della Cgil e attuale presidente dell’ Istituto Trentin, Guglielmo Epifani, “con le ultime quattro manovre il Governo ha annullato tutti gli investimenti pubblici in conto capitale”. Epifani ha spiegato che “se fai solo tagli lineari produci un’assenza di crescita che si sta ripercuotendo su tutto le attività del Paese. Gli investimenti pubblici che servono sono stati annullati, agli enti locali non è stata data neppure la possibilità di allentare in modo intelligente il patto di stabilità, gli stessi enti non riescono a pagare le imprese e infine la sanità sopravvive taglio dopo taglio”. Per Epifani “occorre una nuova politica industriale selettiva, adesso del tutto assente, che rilanci l’economia italiana, facendo anche della green economy e della sua diffusione dal basso, con norme ed certe ed incentivi stabili, una scelta strategica fondamentale per il futuro del Paese”

20.22 – Maurizio Lupi: “Il giudizio spetta all’Ue, l’opposizione sia responsabile”
Il commento sul contenuto della lettera che Berlusconi ha inviato ai partner europei “sarà quello che l’Unione Europea darà. Da quello che sento sia da parte della Ue sia di Mario Draghi, prossimo governatore della Bce, i commenti sono positivi”, ha detto il vicepresidente della Camera Muarizio Lupi. Che poi ha aggiunto: “Spero che anche da parte dell’opposizone si possa passare dallo sperare che attraverso la crisi si mandi a casa Berlusconi, all’affrontare la crisi economica nel merito dei contenuti”

20.21 – Il premier polacco: “Buona impressione dalla lettera di Berlusconi, ma non si può risolvere tutto in una sera”
“Il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ci ha informati della lettera ricevuta da Silvio Berlusconi e dei dettagli del piano del governo e ha fatto un’impressione molto buona”: lo ha detto il premier polacco Donald Tusk, presidente di turno della Ue, al termine della sessione a 27 del vertice. Poi Tusk ha invitato alla prudenza circa la possibilità di “risolvere tutto in una sera” spiegando che “ci sono dettagli che richiedono ancora tempo”

20.19 – Bonelli (Verdi): “Documento da curatore fallimentare”
“Più che una lettera con misure per affrontare la crisi economica quella portata da Berlusconi a Bruxelles, da ciò che emerge dalle anticipazioni di stampa, sembra la nota di un curatore fallimentare che intende svendere il patrimonio pubblico, dopo aver messo in gravissimo pericolo i risparmi, il lavoro e il futuro degli italiani”. Lo dichiara il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, che spiega: “Non si parla di patrimoniale, non c’è una riduzione delle spese militari che hanno superato i 40 miliardi di euro ma si scarica, semplicemente, il costo della crisi economica semplicemente sulle fasce più deboli della società”

20.17 – Casini: “La lettera è un libro dei sogni, non arriverà in Parlamento”
Il leader dell’Udc Piefrerdinando Casini ritiene che nella lettera ci siano “tante cose ragionevoli e non si capisce perchè il governo non le abbia fatte in questi 4 anni”. Per casini “si tratta di un decalogo di buone intenzioni, molte delle quali condivisibili ma visto lo stato della maggioranza e la credibilità del governo, resteranno soltanto buone intenzioni. E’ un libro dei sogni”. E ai cronisti che chiedevano se il suo partito appoggerebbe le misure del governo in Parlamento, risponde: “Voi dite che arriveranno in Parlamento? Siete ottimisti…”.

20.12 – Ferrero (Prc): “Ora sciopero generale”
Per il segretario di Rifondazione comunista “la scelta del governo di favorire i licenziamenti significa semplicemente l’uso della crisi per dare mano libera ai padroni”. Per questo, ha aggiunto Ferrero, “riteniamo necessario arrivare subito alla proclamazione dello sciopero generale da parte delle organizzazioni sindacali”. La lotta alla speculazione finanziaria e la necessità di riduzione del debito pubblico, ha aggiunto Ferrero, “non hanno nulla a che vedere con il dare mano libera ai licenziamenti”

20.05 – Di Pietro: “Fanno pagare la crisi ai giovani e ai lavoratori”
“Per questo governo ladro a ripianare i conti devono essere i lavoratori, i precari e le fasce deboli e non gli approfittatori e gli evasori della Casta. Ancora una volta, si dimostra che chi è al governo non vuole la pace ma lo scontro sociale”, ha detto il leader Idv Antonio DI Pietro commmentando la lettera d’intenti del governo. Di Pietro ha aggiunto che è “estremamente necessario che chi ha forza, responsabilità, senso delle istituzioni, anche all’interno di questo Parlamento, spenga la luce e faccia finire la legislatura prima che lo scontro aumenti

19.59 “Riforma della Costituzione, primo ok entro 6-12 mesi”
Nella lettera si cita anche la riforma dell’assetto costituzionale delle istituzioni, che avverrà che prevede anche la modifica dell’elettorato attivo e passivo per l’elezione al Parlamento nazionale, “la riduzione significativa del numero dei parlamentari, l’abolizione delle province, la riforma in senso federale dello Stato, la maggiore efficienza dei meccanismi decisionali e il rafforzamento del ruolo dell’esecutivo e della maggioranza”. Sul fronte del rigore della finanza pubblica, si prevede: maggiore libertà dio iniziativa economica e concorrenza, riforma della pubblica amministrazione

19.51 – Lettera a Ue: arriva la mobilità anche nella pubblica amministrazione
Nel documento si legge anche che il governo interverrà nella Pubblica amministrazione e renderà effettivi “con meccanismi cogenti/sanzionatori: la mobilità obbligatoria del personale; la messa a disposizione (Cassa integrazione) con conseguente riduzione salariale e del personale; il superamento delle dotazioni organiche

19.43 – Bersani: “La lettera? Niente di serio, il governo vuole prendere tempo”
Il segretario del Pd Pierluigi Bersani ommentando la lettera presentata da Berlusconi al vertice Ue di Bruxelles ha detto che “a una prima lettura toni e contenuti non lasciano purtroppo intravvedere niente di serio. Evidentemente l’obiettivo del governo è di prendersi in sede europea qualche giorno di ossigeno”

19.40 – Susanna Camusso sulla lettera del governo: “E’ un attacco all’articolo 18. Ora mobilitazione unitaria”
“Lo “spirito riformatore del governo si traduce in una ennesimo attacco sui licenziamenti, sul lavoro precario, sulle pensioni e che colpiscono in particolare le donne e il mezzogiorno”, ha detto Susanna Camusso. La leader della Cgil, commentando la lettera portata da Berusconi ai vertici europei, ha aggiunto:”Abbiamo visto in questi minuti dichiarazioni di altre organizzazioni sindacali, siamo per proporre a tutti una iniziativa di mobilitazione unitaria che rimetta al centro le ragioni del lavoro e della crescita, ancora una volta negate dalle scelte di questo governo”

19.37 – Lettera del governo: “Piano crescita entro il 15 novembre”
L’esecutivo promett la presentazione di un piano organico per lo sviluppo entro la metà di questo mese. Nel testo della lettera presentatata Bruxelles si legge, tra l’altro, che “il governo ha risanato i conti pubblici e raggiungerà il pareggio del bilancio entro il 2013” e si prefigurano interventi nel mondo del lavoro, compreso il settore pubblico

19.18 – Romani: “La lettera risponde alle attese della Ue”
Con la lettera all’Unione europea “abbiamo voluto confermare quello che siamo: siamo un Paese con i fondamentali solidi, con un grande debito pubblico che abbiamo ereditato dal passato, ma con tanti numeri largamente positivi”. Sul decreto sviluppo dice: ”Non c’è una road map precisa, quindi non c’è nè rinvio nè anticipazione. La scaletta sarà dettata dal presidente del Consiglio”.

18.58 – Cameron: “Scongiurare contagio crisi eurozona”
Il premier britannico David Cameron difende le sue politiche in Europa, sottolineando che in questo momento è prima di tutto necessario scongiurare “il contagio” della crisi dell’eurozona.

18.35 – Colloquio pre-vertice tra Berlusconi, Van Rompuy e Barroso
Colloquio pre vertice tra il premier Silvio Berlusconi, il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione Ue Josè Maneul Barroso. L’incontro è durato un quarto d’ora e si è parlato dei contenuti della lettera del governo italiano che sarà presentata durante la riunione dei leader dell’Eurozona, che avrà inizio dopo il vertice a 27.

18.26 – Merkel stringe la mano a Berlusconi
Angela Merkel e Nicolas Sarkozy,arrivati tra i primi nella sede del Consiglio europeo, si sono presentati insieme attorno alle 18,15 nella sala dove si tiene il vertice europeo straordinario. La cancelliera tedesca e il presidente francese sono stati visti discutere animatamente. Entrando nella sala la cancelliera tedesca si è diretta verso il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e gli ha stretto la mano. Sarkozy, rimasto indietro, si è invece intrattenuto con altri leader.

18.22 – Le pensioni nella lettera del governo italiano
La bozza della lettera consegnata a Bruxelles contiene una proposta per andare in pensione a 67 anni nel 2026, e un piano da 5 miliardi l’anno (per 3 anni) di introiti per le dismissioni del patrimonio pubblico. In arrivo anche una riforma del lavoro che prevede nuove norme per i licenziamenti per motivi economici, nei contratti di lavoro a tempo indeterminato e una stretta sui contratti parasubordinati. Mentre sarà favorita dell’occupazione giovanile e femminile. Allo studio anche una commissione ad hoc per abbattere il debito pubblico. Entro il primo trimestre del 2012 saranno rafforzati gli strumenti dell’antitrust soprattutto per evitare contrasti con la legislazione a livello locale. Prevista anche la liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali in accordo con gli enti territoriali.

18.16 – Svezia: “Crisi non dell’euro, ma dei singoli paesi”
La crisi ”non è dell’euro, ma di singoli Paesi che hanno un debito troppo alto”, e che hanno seguito “per troppo tempo” politiche di bilancio “non adeguate”. Lo ha affermato il premier svedese, Fredrik Reinfeldt, arrivando al vertice straordinario della Ue. La Svezia è fuori dalla zona euro; Reinfeldt ha specificato che “è apprezzabile” che i Paesi di Eurolandia discutano insieme, ma che dovrebbero essere i singoli Stati ad alto debito a risolvere da soli i loro problemi.

18.00 – Belusconi al vertice, entra in silenzio
Non ha risposto alle domande dei giornalisti Silvio Berlusconi al suo arrivo al vertice europeo di Bruxelles. Il presidente del Consiglio, ai cronisti che gli chiedevano se riuscirà a convincere l’Europa e se gli impegni dell’Italia rassicureranno i mercati, si è limitato a fare un gesto con la mano ad indicare “più tardi”.

17.59 – Portogallo esclude ristrutturazione del debito
Il Portogallo esclude una ristrutturazione del debito. E’ quanto ha chiarito il ministro delle Finanze portoghese Vìtor Gaspar, spiegando che il progetto di taglio del valore dei titoli della Grecia in discussione al summit Ue “non rappresentano in alcun modo una valida alternativa” per Lisbona.

17.40 – Sarkozy e Papandreu arrivati al vertice
E’ arrivato al vertice anche il presidente francese Nicolas Sarkozy. L’inquilino dell’Eliseo, però, nonostante le sollecitazioni dei giornalisti, è entrato nel palazzo del Justus Lipsius senza voler rilasciare nessuna dichiarazione. A parlare è stato invece il leader greco Papandreu: “E’ ora che i leader, insieme, mettano fine all’incertezza, scrivano la parola fine della crisi e girino pagina”.

17.39 – Berlusconi atterrato a Bruxelles
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è atterrato a Bruxelles dove alle 18 cominceranno i lavori del vertice dei capi di Stato e di governo prima dell’Unione europea, poi dell’eurozona. Dal premier, l’Ue si aspetta una serie di impegni per la crescita dell’Italia.

17.00 – Angela Merkel arriva al vertice Ue
Ci sono “importanti negoziati” ancora in corso, con l’obiettivo di “raggiungere un risultato complessivo”. Lo ha dichiarato la cancelliera tedesca Angela Merkel al suo arrivo al vertice dell’eurozona a Bruxelles.

16.40 – Bossi: “Fini vada a quel paese”
Il leader della Lega Umberto Bossi, replica alle parole del presidente della Camera, che ieri aveva ricordato come la moglie del Senatur sia una baby pensionata: “A Fini dico di andare a quel Paese, quando uno va in pensione, ci va con le regole che ci sono”.

16.33 – Napolitano: “Non spetta a me giudicare la lettera all’ Ue”.
Da Bruges il presidente della Repubblica risponde alla domande dei cronisti sulla situazione del Paese: “Se l’Italia è cosciente delle sfide che ha davanti, deve essere capace di dare le risposte necessarie. Non si tratta di rendere omaggio alle istituzioni europee, ma di fare il proprio interesse nazionale e di dare il proprio contributo nell’interesse europeo”.

15.50 – Juncker: “E’ il momento della verità”
“Ci avviciniamo al momento della verità, dobbiamo fare un accordo che resista alla prova dei fatti”: lo ha detto oggi il premier lussemburghese e presidente dell’Eurgruppo Jean Claude Juncker entrando al summit Ue. “Forse – ha spiegato Juncker – non potremo chiarire tutti i dettagli ma l’orientamento complessivo stasera deve essere molto chiaro”. E’ “un must”, secondo Juncker, che stasera l’Italia annunci “anche sforzi considerevoli di consolidamento”. Come ha detto giungendo al Consiglio europeo in quanto primo ministro del Lussemburgo, secondo Juncker “i nostri amici italiani sanno benissimo che dobbiamo partire dal principio che questa sera ci annunceranno anche sforzi considerevoli di consolidamento dell’Italia, è un ‘must'”.

15.31 – Arrivata la lettera a Bruxelles
La lettera contenenti gli impegni del governo italiano è arrivata a Bruxelles. Lo confermano fonti del Consiglio Ue. La lettera era stata promessa domenica scorsa ai presidenti Barroso e Van Rompuy dal premier Silvio Berlusconi ed è arrivata a poco più di un’ora dall’inizio del vertice dei capi di Stato Ue sulla crisi dei debiti sovrani.

15.11 – Napolitano: “Non tergiversare con riforme e debito”

L’Italia ”non può più tergiversare di fronte all’imperativo categorico” di abbattere il debito pubblico e varare riforme strutturali per la crescita. Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inaugurando a Bruges l’anno accademico del College d’Europe.

15.03 – Berlusconi lascia Roma diretto a Bruxelles
Il premier Silvio Berlusconi ha appena lasciato Palazzo Grazioli diretto a Bruxelles dove è atteso per una nuova riunione del Consiglio Europeo. Fino a un attimo prima della partenza Berlusconi è rimasto riunito con Roberto Calderoli, Renato Brunetta, Gianni Letta ed Angelino Alfano per limare la lettera di intenti che porterà con sè in Belgio e che è attesa dall’Europa.

14.48 – Zaia: “La Bce capisca che gli Stati sono sovrani”
“Spero che la Bce capisca che gli Stati sono ancora sovrani e che non possiamo passare all’amministrazione controllata di qualcuno che magari tramite la Bce da sfogo alle sue iniziative e ai suoi pensieri”. Lo ha detto Luca Zaia, governatore del Veneto, a margine del consueto incontro con la stampa in riferimento ai rapporti tra l’Italia e l’Europa sullo stato della crisi. Zaia ha rilevato come “sono stati fatti grandi passi avanti; c’è questa lettera di 14 pagine che spiega con dovizia di particolari quali sono le iniziative messe in campo dall’Italia e quelle future”.

14.36 – Impegni Italia in conclusioni vertice Ue
Nelle conclusioni del vertice Ue un paragrafo dovrebbe essere dedicato all’Italia e agli impegni che Roma ha annunciato di voler inserire nella lettera che Silvio Berlusconi presenterà oggi a Bruxelles. E’ quanto riferiscono fonti europee, secondo le quali, in questo modo, tali impegni saranno vincolanti per Roma.

14.20 – Pini (Lega): Gelmini non ha capito l’accordo
”Abbiamo aggiustato quanto già scritto a luglio di quest’anno: la tendenza è di aumentare l’età pensionabile a 67 anni dal 2026/2027 in relazione all’aspettativa di vita crescente”. Lo ha detto Gianluca Pini, deputato della Lega, durante la trasmissione L’Aria che Tira su La7. Pini ha affermato che l’accordo firmato da Berlusconi e Bossi in tema di pensioni non toccherà l’anzianità. E ha aggiunto che “quello che ha dichiarato il ministro Gelmini ieri in una trasmissione è destituito di fondamento, non ha compreso forse quella che è la base dell’accordo”.

13.59 – Brunetta e Calderoli a palazzo Grazioli
Il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli e il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, sono giunti a Palazzo Grazioli per un incontro con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

13.58 – Opposizione a Berlusconi: “Riferisca su lettera a Ue”
“Berlusconi superi l’orticaria che gli fa venire il Parlamento e venga a illustrare in Senato le misure che intende adottare il governo. E’ ridicolo che dobbiamo sapere dalle agenzie straniere ciò che l’esecutivo propone in Europa”. Lo ha detto il presidente dei senatori Idv Felice Belisario, al termine della conferenza dei presidenti di gruppo del Senato, durante la quale le opposizioni hanno chiesto che il premier riferisca in aula sull’oggetto della lettera all’Ue. Anna Finocchiaro, presidente dei senatori Pd, ha detto di aspettarsi che il premier riferisca, verosimilmente, la prossima settimana. “Il presidente venga qui in Senato, farà un piacere anche al Pdl che mi sembra all’oscuro” dei contenuti della missiva. “Ricordo -aggiunge- che Angela Merkel prima di presentarsi nelle sedi europee riferisce al Parlamento tedesco delle misure che intende proporre…”. Per Gianpiero D’Alia, capogruppo Udc, “quella del governo è una lettera di buone intenzioni, ma non è sufficiente e denota comunque una mancanza di rispetto verso il Parlamento. Il 15 novembre ci sarà la legge di stabilità in aula. Ma siamo pessimisti: non vediamo le condizioni per realizzare le riforme strutturali e l’unica via d’uscita è un passo indietro di Berlusconi”.

13.52 – Calderoli: “Giornalisti dicono stronzate”
“I giornalisti non c’erano. Io c’ero e posso dire che sono str…te colossali”. Il ministro Roberto Calderoli ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano delle voci riferite dai quotidiani di un accordo tra il leader della Lega, Umberto Bossi, e il premier, Silvio Berlusconi, per andare al voto la prossima primavera. “C’e’ da vergognarsi a scrivere delle str…te del genere”, ha aggiunto Calderoli, precisando a chi faceva notare il ripetuto attegiamento ostile della Lega nei confronti dei giornalisti: “ci sono str..i tra i politici ma anche tra i giornalisti”.

13.47 – Letta e Alfano a palazzo Grazioli
Mattinata a palazzo Grazioli per il premier, Silvio Berlusconi in attesa della partenza per il vertice europeo a Bruxelles, prevista nel primo pomeriggio. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha appena raggiunto Berlusconi, dopo aver detto a palazzo Chigi che la lettera di intenti da inviare all’Europa ha bisogno di qualche “ritocco”. Poco prima il premier era stato raggiunto dal segretario del Pdl, Angelino Alfano.

13.30 – Letta: “Lettera ha bisogno ancora di qualche ritocco”
“Mi dovete scusare se me ne andro’prima ma quella letterina che Berlusconi porterà questa sera a Bruxelles ha bisogno di qualche messa a punto e di qualche ritocco”, lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta alla conferenza stampa in corso a palazzo Chigi per Pompei.