LEGGI LA CRONACA ORA PER ORA
22.30 – Tremonti in arrivo a Palazzo Grazioli. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, è segnalato in arrivo nella residenza romana del premier per partecipare al vertice di maggioranza in preparazione del viaggio del Cavaliere domani a Bruxelles.
21.51 – Gelimini: “Intesa con Lega su pensione a 67 anni, no su anzianità”. “Con la Lega abbiamo raggiunto un accordo sull’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni ma non sulle pensioni di anzianità”: è quanto rivelato dal ministro Mariastella Gelmini a Ballarò.
21.42 – La Padania a tutta pagina: “La Lega non molla”. La Lega Nord non molla sulle pensionidi anzianità. E a ribadirlo ci pensa La Padania che per l’edizione di domani sceglie l’apertura a tutta pagina con questo concetto. Lo strillo in prima annuncia il ‘salvataggio’ di quelle “che vengono assegnate a chi ha pagato i contribuiti per 40 anni, dopo 4 decenni di lavoro. Quelle che per il 65% sono al Nord, là dove si lavora e quindi si pagano i contributi”. Secondo Umberto Bossi, aggiunge l’articolo, trattare è possibile “ma la pensione a 67 anni non possiamo farla, la gente ci ammazza”. Una posizione netta che, si legge sempre sul quotidiano leghista, si è tradotta con la firma su un’intesa tra il premier Silvio Berlusconi e il segretario lumbard. E se lo scrive il quotidiano leghista – direttore Umberto Bossi – la ricostruzione è più che attendibile.
21.36 – Fini: “Domani a Bruxelles non basteranno rassicurazioni”. “Come italiano mi auguro che domani il presidente del Consiglio riesca a presentare un pacchetto di proposte convincenti; ho molti dubbi però che domani saranno sufficienti le rassicurazioni ad avere fiducia nell’Italia”: è quanto dichiarato dal presidente della Camera Gianfranco Fini a Ballarò. Per il presidente della Camera il nostro paese rappresenta il “punto debole dell’Europa” e “gli altri paesi temono il contagio”.
21.16 – A Palazzo Grazioli tutto lo stato maggiore del Carroccio. Non solo il leader Umberto Bossi, ma quasi tutto lo stato maggiore della Lega nella residenza romana del presidente del Consiglio per un vertice notturno in cui presumibilmente si studieranno soluzioni in extremis al nulla di fatto di oggi. Oltre al senatur, a Palazzo Grazioli in questo momento ci sono anche Roberto Calderoli, i due capigruppo di Camera e Senato, Marco Reguzzoni e Federico Bricolo e il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota. A via del Plebiscito erano già presenti Paolo Romani, ministro per lo Sviluppo Economico, e quello per la Funzione Pubblica, Renato Brunetta. Al vertice partecipa anche Gianni Letta.
21.11 – Bossi va da Berlusconi. Umberto Bossi è arrivato con lo stato maggiore della Lega Nord a Palazzo Grazioli per incontrare Berlusconi. Insieme a lui ci sono Cota e Reguzzoni.
20.28 – Alfano: “Ue avrà atteggiamento positivo con l’Italia”. Secondo Alfano le proposte che il Governo porterà domani in Europa saranno accolte positivamente: ”Alla fine ci sarà un atteggiamento positivo nei confronti dell’Italia”.
20.15 – D’Alema: “Pronti a governo di responsabilità comune”. ”Abbiamo detto di essere pronti a discutere un governo di comune responsabilità” con il Pdl, “solo che incredibilmente in un momento come questo il maggior partito politico italiano non intende raccogliere questa disponibilità generosa, fatta dal partito del centrosinistra che potrebbe vincere le elezioni” ha dichiarato Massimo D’Alema.
20.04 – Romani e Brunetta da Berlusconi. Sono arrivati a palazzo Grazioli per un incontro con Silvio Berlusconi il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani e il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta. Nel tardo pomeriggio è giunta nella residenza del premier anche Michela Vittoria Brambilla, ministro del Turismo per un incontro con il presidente del Consiglio.
19.57 – Bossi: “Trovata una strada, ma resto pessimista”. Tiepida apertura di Bossi: “Abbiamo trovato una strada, adesso vediamo cosa dirà l’Ue, ma resto pessimista” e assicura: “Le pensioni di anzianità non si toccano. Io sono sempre contrario a far pagare dieci volte quelli che hanno già pagato”.
19.51 – Sarkozy: “Europa mai così vicina all’esplosione”. ”L’Europa non e’ mai stata così vicina all’esplosione”: lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy secondo il sito internet di Les Echos. Alla vigilia del vertice Ue, anche il primo ministro Francois Fillon ha detto che per la Francia si apre una “partita essenziale” e l’ appuntamento di domani è una “priorità assoluta”.
19.25 – D’Alema: “Il Governo ha scritto solo una lettera”. “Il Governo non ha approvato nè la riforma delle pensioni nè il decreto sviluppo. Ha solo scritto una lettera” ha sottolineato Massimo D’Alema ospite di Porta a Porta. Stessa linea per Bersani: “E’ troppo chiedere che il premier venga a spiegarci la letterina in Parlamento?”.
19.21 – Pd fuori da un eventuale governo Letta. Sull’ipotesi di un governo a guida Gianni letta, il leader del Pd Pierluigi Bersani ha chiarito che i democratici non ne farebbero parte: “Se la maggioranza si ristruttura, noi stiamo all’opposizione”, ha sottolineato, “ma comunque sia noi che loro avremmo fatto un passo avanti”.
19.05 – Alfano: “C’è l’accordo con la Lega”. Il segretario del Pdl Angelino Alfano (nel corso di una registrazione di Porta a Porta) ha assicurato che è stato raggiunto un accordo nel governo, sulle misure da presentare domani a Bruxelles: “Speriamo di aver individuato con la Lega un punto di equilibrio in grado di dare risposte all’Europa anche sulle pensioni”.
18.55 – Riunione Lega Nord alla Camera. La Lega nord ha convocato alla Camera una riunione di gruppo. All’ordine del giorno, un’informativa sugli impegni che il governo italiano intende assumersi con Bruxelles, soprattutto sul fronte delle pensioni. Al momento il leader della Lega Umberto Bossi non partecipa alla riunione.
18.45 – Letta: “Lavorare in comune per salvezza comune”. “Tutti dobbiamo lavorare in comune per la salvezza comune. Il problema è grave per tutta l’Europa e non solo per qualcuno” ha detto Gianni Letta, citando in un convegno a Palazzo Giustiniani questa frase di Alfredo Frassati.
18.10 – Bonaiuti: “Berlusconi sarà a Bruxelles, basta falsità”.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti ha assicurato che il premier Silvio Berlusconi domani andrà a Bruxelles al vertice Ue. “Il viaggio è confermato, tutto il resto sono falsità e strumentalizzazioni”, ha assicurato rispondendo ai cronisti in Transatlantico.
18.02 – Domani Berlusconi andrà a Bruxelles.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si conferma in ambienti dell’Esecutivo, andrà domani a Bruxelles per illustrare le iniziative che il governo intende prendere per combattere la crisi economica.
18.00 – Rotondi: “Se Governo cade finisce peggio del 1994″
”Se cade il governo finisce peggio del 1994: coi moderati divisi tra Pdl, Lega e Terzo Polo, il trio di Vasto (Bersani, Di Pietro e Vendola) prende il 55 per cento dei seggi con il 35 per cento dei voti”. Lo afferma il ministro per l’Attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi.
17.40 – Fini: “Governo non può reggere solo con i voti”.
“Covelli credeva in un parlamentarismo democratico e moderno capace di rappresentare in modo compiuto il pluralismo culturale e ideale della Nazione e di ispirare le grandi scelte politiche del Paese”. Lo ha sottolineato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, allapresentazione a Montecitorio della raccolta dei discorsiparlamentari di Alfredo Covelli. “‘Il concetto che un governo si qualifichi politicamente – disse in una seduta alla Camera del luglio 1955 – con i voti che esso attinge per formare e completare la sua maggioranza, non solo non può reggere ma è in assoluto contrasto con un sano e aperto regime parlamentare. In una vera democrazia parlamentare le maggioranze governative devono formarsi su un programma’”.
17.20 – Bersani a colloquio con Maroni.
“Maroni mi ha detto che non lo sa ancora”. Così Pierluigi Bersani risponde al termine di un lungo colloquio con Roberto Maroni, ai cronisti che gli chiedono se sia stato raggiunto un accordo tra la lega e Berlusconi sulle pensioni.
17.13 – Terminato incontro tra Berlusconi e Tremonti.
E’ terminato l’incontro tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Il ministro ha lasciato Palazzo Grazioli seguito dal sottosegretario Gianni Letta.
16.44 – Desiderati (Lega Nord): “Possibile apertura su pensoni vecchiaia”
“Suppongo che Berlusconi non voglia essere ricordato come quello che ci fa l’assist per andare al voto e vincere con la nostra battaglia sulla difesa delle pensioni. Bossi l’ha detto mille volte: quelle di anzianità non si toccano, perché sono quelle che si è versata la gente che ha lavorato 40 anni”. Marco Desiderati, leghista bossiano, spiega che invece “si può ancora trovare la quadra sulle pensioni di vecchiaia, accettando magari qualche compromesso come l’aumento dell’età pensionabile delle donne”.
16.38 – Tremonti e Gianni Letta a Palazzo Grazioli.
Dopo il vertice di maggioranza di questa mattina a Palazzo Grazioli sono ritornati nella residenza del premier il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il sottosegretario Gianni Letta per un nuovo incontro con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
16.30 – Rotondi: “Non ci saranno dimissioni di Berlusconi”.
“Sono ottimista, non penso che ci saranno le dimissioni del premier. Allo stato non c’è ancora un accordo, ma due partiti che hanno lavorato insieme tanti anni per il bene dell’Italia alla fine troveranno un’intesa”. Il ministro dell’Attuazione del Programma Gianfranco Rotondi, prevede che il governo non cadrà sulle pensioni.
15.49 – Cancellata riunione Ecofin di domani a Bruxelles.
Non si terrà domani a Bruxelles la riunione dei 27 ministri finanziari dell’Unione europea. E’ quanto si apprende dalla presidenza polacca di turno. La riunione dell’Ecofin avrebbe dovuto precedere il vertice dei capi di Stato e di governo che torneranno a vedersi per completare il Consiglio di domenica scorsa a partire dalle 18 di domani.
15.16 – Terminato vertice del Carroccio a Montecitorio.
Hanno appena lasciato gli uffici della Camera la vicepresidente del Senato Rosi Mauro e il capogruppo del Carroccio a Palazzo Madama, Federico Bricolo. Vi erano giunti più di un’ora fa, insieme ai ministri Roberto Calderoli e Roberto Maroni, con il presidente dei deputati della Lega, Marco Reguzzoni, al termine del vertice che si è tenuto questa mattina con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Bocche cucite con i giornalisti che subito gli chiedono se sia stato raggiunto un accordo sul tema delle pensione. Nessuna risposta neanche alla domanda se sia previsto un nuovo incontro con il premier, a Palazzo Grazioli. Alla Camera stamattina era arrivato anche il leader della Lega, Umberto Bossi. Gli uomini del Carroccio hanno preso in esame le ipotesi proposte dal premier. Tra queste la possibilità di prevedere incentivi ai lavoratori che decidono di restare al lavoro, l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne nel settore privato (ma su questo punto c’è il paletto del Senatùr, tanto che l’ipotesi su cui si lavora è di portare l’età delle donne a 65 anni e non 67), e una stretta sulle pensioni di invalidità. No secco a una riforma delle pensioni di anzianità, concetto confermato dallo stesso Bossi. Si potrebbe prevedere anche un intervento sulle pensioni di reversibilità.
14.51 – Di Pietro (Idv) chiama in causa Napolitano: “Consultazioni o voto”.
Il leader dell’Idv Antonio Di Pietro sollecita l’intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, affinché “certifichi con un messaggio alle Camere l’incapacità del governo ad andare avanti” e “dia inizio ad una consultazione” per verificare “la possibilità di un governo istituzionale che rifaccia la legge elettorale”. Oppure “sciolga le Camere e si vada ad elezioni anticipate”. Anche se lo stesso Di Pietro si dice convinto che “la Lega delle poltrone romane” finirà per accettare le richieste di Berlusconi in materia di pensioni.
14.34 – Financial Times: “Berlusconi di fronte al supremo declassamento sovrano”.
Silvio Berlusconi rischia di essere“commissariato” da Bruxelles, scrive il Financial Times, una “perdita di sovranità” che per uno dei paesi fondatori dell’Ue e della moneta unica rappresenta il “massimo declassamento di un premier impantanato in scandali sessuali” e processi. Il quotidiano britannico torna sulla situazione italiana, dopo l’ultimatum di Bruxelles e il conseguente stallo del governo, con un titolo durissimo: “Berlusconi di fronte al supremo declassamento sovrano”. Se Roma non decide, scrive il Financial Times, “per l’Italia potrebbe essere necessario un formale salvataggio. E con esso si realizzerebbe una interferenza senza precedenti nel processo decisionale italiano”.
14.33 – Letta (Pd): siamo pronti per “fase nuova”.
“Sono sagge e opportune le parole contenute nell’odierno appello del presidente della Repubblica. L’Italia deve rispondere in modo adeguato alle richieste europee. Se il governo non riesce a farlo si apra in Parlamento una fase nuova in cui ognuno si assuma le sue responsabilità. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”. Lo afferma il vicesegretario del Pd Enrico Letta.
14.15 – Berlusconi attende la risposta di Bossi.
In attesa di una risposta della Lega e di Umberto Bossi, al lavoro a palazzo Grazioli sono rimasti il premier Silvio Berlusconi e il sottosegretario Gianni Letta. E’ terminato il vertice che, da questa mattina alle 10,30, ha preso in esame la possibile risposta da dare alla Ue sulla crisi. Dalla riunione si erano congedati i ministri e i capigruppo leghisti per riferire ad Umberto Bossi lo stato dell’arte.
14.04 – Moffa: “Premier stasera lettera a Ue. Si tratta con Lega su pensioni”.
Entro stasera comunque il presidente del Consiglio invierà una lettera a Bruxelles”. Lo assicura il capogruppo di Popolo e Territorio alla Camera, Silvano Moffa, lasciando Palazzo Grazioli, al termine del vertice di maggioranza. Moffa ha aggiunto che nella missiva che il premier invierà ai vertici delle istituzioni europee “ci sarà comunque un riferimento alle pensioni: si sta ragionando sul come – ha proseguito – e si sta ragionando anche sui temi dell’anzianita’ e dell’età pensionabile delle donne”. Moffa ha concluso che “c’è disponibilità da parte della Lega” e le proposte sul tavolo solo adesso al vaglio del Carroccio.
13.45 – Pensioni, Berlusconi propone una bozza ora al vaglio della Lega.
Sembra aprirsi uno spiraglio nella trattativa con la Lega sulla riforma delle pensioni. Secondo quanto spiegano fonti ministeriali durante il vertice a Palazzo Grazioli, il premier Silvio Berlusconi, assieme ai ministri del Pdl, avrebbe sottoposto allo Stato Maggiore del Carroccio una bozza di proposta sulle pensioni. L’atteggiamento dei leghisti, secondo quanto riporta l’Agi, sarebbe stato di “leggera apertura”. Ora si attende la risposta di Bossi. Il vertice da Berlusconi è stato infatti aggiornato.
13.20 – Terminato il vertice a Palazzo Grazioli la Lega si riunisce alla Camera.
La delegazione della Lega ha lasciato palazzo Grazioli senza fare dichiarazioni. Della delegazione facevano parte tra gli altri, oltre a Umberto Bossi, i ministri Roberto Maroni e Roberto Claderoli e i capigruppo Federico Bricolo e Marco Reguzzoni. Raggiunto Montecitorio, Bossi ha riunito un vertice del Carroccio.
13.10 – Bossi: “No ai condoni”
Umberto Bossi boccia l’ipotesi dei condoni nel dl sviluppo, inseriti in una bozza ieri all’esame del Consiglio dei Ministri poi saltato. Il Senatùr, a chi gli chiedeva se fosse disponibile a inserire eventuali condoni ha risposto con un secco “no”.
12.50 – Bossi: “Sulle pensioni accordo molto difficile, aspetto proposte”
L’accordo sulla riforma delle pensioni “è difficile, molto difficile”, ha detto Bossi. A chi gli domanda se incontrerà Berlusconi, risponde: “No. Penso che starò lì a guardare le proposte che mi fanno tra poco”.
12.38 – Bossi: “L’Europa chiede un passo indietro a Berlusconi”
“L’Europa vuole far fare un passo indietro a Berlusconi. Quello dell’Europa è un colpo contro Berlusconi”. Lo sostiene il leader della Lega, Umberto Bossi, parlando con i giornalisti a Montecitorio. Oggi il leader della Lega non vedrà il premier: “Non vedrò Berlusconi, starò lì a guardare le proposte che mi fanno”, ha detto Bossi ai cronisti.
12.33 – Anche Viespoli e Moffa a Palazzo Grazioli
Mentre è in corso il vertice di maggioranza nella residenza romana del premier, sono giunti anche Silvano Moffa e Pasquale Viespoli, rispettivamente capogruppo di Popolo e territorio alla Camera e capogruppo di coesione nazionale al Senato. Poco prima era giunto a Palazzo Grazioli anche il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta.
12.27 – Berlusconi nel libro di Vespa: “Potrei lasciare la leadership del Pdl”
Mi auguro che ci siano le condizioni per cui io possa lasciare ad altri la responsabilità della candidatura alla presidenza del Consiglio, magari restando nel partito come padre fondatore. In ogni caso, farò quel che il mio partito e la coalizione mi chiederanno di fare”. Lo afferma Berlusconi nel libro di Bruno Vespa “Questo amore”.
12.15 – Napolitano: “Annunci di Berlusconi vengano definiti”
Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, interviene nelle difficoltà del governo e invita il premier a definire gli annunci che ha fatto in vista dell’incontro domani a Bruxelles.
11.57 – Bossi: “Situazione pericolosa, si rischia la crisi”
Il leader del Carroccio boccia l’ipotesi di un governo tecnico a guida Gianni Letta e conferma la sua contrarietà alle misure sulle pensioni. “La situazione è pericolosa”. Si rischia la crisi di governo? “Certo. Stavolta la situazione è molto pericolosa”, ha risposto ai giornalisti arrivando a Montecitorio ribadendo il no della Lega all’innalzamento delle pensioni a 67 anni.
11.27 – Vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli
E’ in corso a Palazzo Grazioli un vertice di maggioranza con il premier Silvio Berlusconi per fare il punto della situazione in vista del vertice europeo straordinario di Bruxelles. Alla riunione partecipano, oltre al premier, Angelino Alfano, i ministri Roberto Calderoli, Maurizio Sacconi e Roberto Maroni, nonchè i capigruppo di Lega e Pdl di Camera e Senato.
11.18 – Cicchitto: “Non c’è alternativa, trovare intesa”
“Bisogna fare ogni sforzo per trovare un’intesa sul piano programmatico della maggioranza perché non c’è nessuna reale alternativa al governo Berlusconi”. E’ quanto afferma Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera dei Deputati, in una nota. “Nell’opposizione,- dice – solo l’Udc ha posizioni programmatiche in grado di fare i conti con l’Europa. Invece la sinistra, Pd compreso, è profondamente divisa proprio sulla lettera di Trichet non solo per quanto riguarda le pensioni ma anche per tutto ciò che riguarda il lavoro”. L’opposizione, prosegue ancora Cicchitto, “parla di governo di transizione o di governo tecnico solo per far cadere il governo Berlusconi ma non perché è in grado di sostenere la manovra economica di cui si parla. Allora si ipotizzerebbe una soluzione paradossale: un governo falsamente tecnico, politicamente contro il PdL che dovrebbe però essere appoggiato dal PdL proprio sulle misure più difficili e impopolari. Evidentemente un’ipotesi da fantascienza. Di conseguenza -prosegue il capogruppo Pdl- in caso di caduta del governo Berlusconi ci sarebbe un autentico salto nel buio con conseguenze assai negative anche per la tenuta finanziaria del paese. Allora va fatto ogni sforzo per ricompattare la maggioranza anche sulle questioni programmatiche più delicate”.
10.53 – Calderoli e Alfano a Palazzo Grazioli da Berlusconi
Proseguono anche questa mattina gli incontri per tentare di raggiungere un accordo nel governo sulla riforma delle pensioni. A palazzo Grazioli dal premier Silvio Berlusconi sono giunti il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli e il segretario del Pdl Angelino Alfano. Nella residenza romana del presidente del Consiglio è presente anche il sottosegretario Gianni Letta.
10.33 – Matteoli: “C’è il rischio di una crisi di governo, ma trattiamo”. Sui nuovi provvedimenti chiesti dall’Europa c’è il rischio di una crisi di Governo “ma certamente i margini di trattativa ci sono e quindi stiamo trattando”. E’ quanto ha affermato il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, incontrando i giornalisti in occasione dell’inaugurazione della sala di crisi dell’Enac. “Mi pare che ci sia questa ipotesi ma, certamente, i margini di trattativa ci sono e quindi stiamo trattando. Sostanzialmente siamo tutti d’accordo che le pensioni è meglio non tagliarle, però – ha aggiunto – se non si tagliano le pensioni bisogna trovare qualche altra soluzione il che non è facile. Abbiamo già preso – ha ricordato Matteoli – due provvedimenti: uno a luglio e uno ad agosto e, quindi, intervenire ancora non è facile. I ministeri hanno subito tagli importanti e per quanto concerne la spesa per la politica ha avuto molti tagli e quindi non è facile. Qui non è in discussione che c’è un partito della coalizione che è favorevole ai tagli delle pensioni e uno che è contrario. Nessuno ci ha chiesto di tagliare le pensioni e nessuno propone di tagliare le pensioni ma – ha specificato – di allungare l’età in cui si va in pensione”. Lo stesso ministro ha poi escluso che ci sia un nuovo consiglio dei Ministri nella giornata di oggi. “Oggi non ci sarà nessuno Consiglio perché non ce n’è bisogno. Se si trova un accordo, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, domani illustrerà all’Europa l’accordo che è stato raggiunto. Poi – ha concluso – il provvedimento si può prendere anche dopo”.