Emilia Romagna - Cronaca

Maltempo, autostrade in tilt <br> Danni a Parma e Reggio Emilia

In via di attenuazione la perturbazione che si è abbattuta nelle ultime ore anche su tutta l’Emilia Romagna. La provincia più colpita è quella di Parma, seguita da Reggio Emilia, sono si sono temuti scenari che richiamassero quanto stava accadendo in Liguria e Toscana. Ma anche il resto della regione ha risentito delle condizioni atmosferiche e delle fitte precipitazioni che hanno provocato un po’ ovunque smottamenti, allagamenti e traffico in tilt.

Preoccupazione per i fiumi in provincia di Parma. Gioco di squadra tra protezione civile dell’Emilia-Romagna, Aipo e Arpa per evitare il peggio nel territorio occidentale della regione, in particolare nell’Appennino parmense, dove in 16 ore sono caduti oltre 300 millilitri di pioggia, con picchi da 50 all’ora, come quelli registrati in Liguria dove ne sono caduti però complessivamente 450. Lo ha comunicato il responsabile della protezione della Regione, Demetrio Egidi.

Le piogge, in provincia di Parma, hanno portato a un rapido innalzamento dei fiumi Enza e Bagaza, prima sopra il livello d’attenzione e poi di preallarme. L’agenzia interregionale per il Po ha deciso di riempire le opere di invaso sulla Parma, il fiume che attraversa la città, evitando così la sovrapposizione dei colmi di piena dei dei due affluenti, tra le 23 e la mezzanotte di ieri, consentendo così il passaggio della piena al Ponte Verdi di Parma senza particolari conseguenze. Stessa situazione sull’Enza, in provincia di Reggio Emilia, ma i vari enti hanno concordato che non fosse necessario chiudere il ponte a Sorbolo, vista la rapidità del passaggio di piena.

Frane sugli Appennini e problemi per le linee ferroviarie. Ci sono stati alcuni movimenti franosi nella zona di Berceto (Parma) e i piloni di un Ponte a Bardi, già sofferenti, hanno subito un ulteriore “ammaloramento”. Sono in corso studi sulle criticità. Sull’A15 è in corso un filtro, che fa passare solo i mezzi leggeri di soccorsi diretti in Liguria. I trasporti ferroviari sono tornati alla normalità. Una squadra di specialisti valutatori è stata mandata a La Spezia a disposizione della prefettura, 18 alpini sono stati inviati a Brugneto, dove ci sono frazioni isolate, a disposizione del dipartimento di protezione civile e della Regione Liguria.

Dalla Toscana è stato chiesto l’invio di soccorsi nella zona di Pontermoli, rimasta isolata a valle e dunque raggiungibile da monte, dal parmense. Con il dipartimento nazionale saranno concordati gli aiuti e le attrezzature da inviare.

Bologna: stranieri isolati dalla piena del Reno. Due tunisini che si trovavano sotto il Pontelungo, all’estrema periferia di Bologna, sono stati soccorsi da vigili del fuoco e polizia, dopo essere rimasti bloccati per la piena del fiume Reno. È accaduto in tarda mattinata in via Emilia Ponente, a Borgo Panigale. I due stranieri si trovavano su uno dei basamenti del ponte, dove probabilmente avevano passato la notte. Stamani, con il livello dell’acqua più alto dopo le piogge delle ultime ore e l’apertura di una chiusa a monte, non sono più riusciti a raggiungere la strada e hanno chiamato aiuto. I vigili del fuoco hanno raggiunto e portato in salvo i due, che erano in buone condizioni e non hanno avuto bisogno di cure mediche, anche se a scopo precauzionale è stata fatta intervenire un’ambulanza. Dato che entrambi erano senza documenti, sono stati accompagnati in questura per essere identificati.

La situazione sulle autostrade: lunghe code e deviazioni obbligatorie. In merito a quanto accaduto in Liguria, la chiusura dell’autostrada A12 determinata da una serie di allagamenti, ha contribuito a formare dalla notte scorsa lunghe code, per il traffico intenso, sui 40 chilometri del tratto di carreggiata verso sud dell’autostrada del Sole, fra Bologna e Firenze, compresi fra i caselli di Sasso Marconi e Barberino di Mugello. Numerosi i mezzi pesanti incolonnati verso il capoluogo toscano, molti dei quali sono diretti sull’A11 Firenze Mare dopo aver scelto di transitare in Emilia come itinerario alternativo per raggiungere la costa toscana.

Sempre ad aggravare la situazione sull’A1, la polizia stradale ha dato notizia di due incidenti nella notte in cui sono stati coinvolti due mezzi pesanti di cui i conducenti hanno perso il controllo. Gli episodi hanno causato temporanei blocchi del traffico per la rimozione dei tir rimasti in mezzo alla carreggiata. Al momento, per superare l’Appennino verso Firenze evitando l’A1, viene consigliata la statale Porrettana da Bologna per Pistoia.

Ancora sul tratto appenninico della A1, in tarda mattinata sono state registrare code fino a 20 chilometri, alimentate anche dal traffico diretto verso Livorno. Il traffico è congestionato soprattutto a causa di mezzi pesanti incolonnati tra l’allacciamento con il raccordo di Casalecchio e Rioveggio in direzione di Firenze. Un paio d’ore il tempi di percorrenza previsto da Autostrade per l’Italia. Per le lunghe percorrenze verso Sud si consiglia di utilizzare l’A14 Bologna-Taranto e successivamente l’A24 Roma-L’Aquila-Teramo o l’A16 Napoli-Canosa oppure la Strada Statale

E45.