Relazione dell'Agenzia capitolina sulle tossicodipendenze: 2.358 contatti e 2041 utenti tra servizi a bassa e alta soglia, per quasi l'85% uomini, senza occupazione, con un'età media di 39 anni. E' ancora l'eroina la sostanza più utilizzata
Sono i dati allarmanti emergono dalla relazione dell’Agenzia capitolina sulle tossicodipendenze che offre una panoramica sullo stato dell’arte dei servizi erogati nel 2010 analizzando flusso di registrazione, sesso, età media, sostanza utlizzata e situazione giudiziaria degli utenti. Sono 2041 le persone che nell’ultimo anno hanno usufruito di uno o più servizi offerti dall’Agenzia e di questi solo 719 si sono rivolti ai servizi stanziali. A recarsi presso centri diurni o notturni di pronta accoglienza o comunità di riabilitazione soprattutto uomini: a fronte della presenza maschile del 84,7 %, le donne solo il 13,6%, 2 i transessuali. E l’eroina è la droga maggiormente utilizzata con una registrazione pari al 51% contro il 27,8% della cocaina, il 12,5% dell’alcol e il 3,2% di cannabis mentre il 4,3% dichiara di usare altre sostanze. Di gran lunga maggiore l’attività dei servizi telefonici. A chiamare 1.388 utenti, di cui l’84,5% di sesso maschile, consumatori abituali per lo più di cocaina. Con una percentuale del 39,2% contro il 29,7% di eroina. Anche i consumatori di cannabis si rivolgono più facilmente agli operatori telefonici. Rilevante anche l’incremento dell’età di assunzione tardiva che, in un solo anno, passa da 52 a 60 anni.
Dai risultati del rapporto “emerge una questione preoccupante”, evidenzia il direttore dell’Act, Massimo Canu. Se l’età media delle persone accolte nei servizi stanziali è di 39 anni e di 34 quella degli utenti dei servizi telefonici “l’ingresso nei centri avviene solo dopo circa 20 anni dal primo utilizzo della sostanza, con un’azione di intervento su problematiche già cronicizzate”. Con una conseguenza ancora più grave che si configura “nella delinquenza per strada – aggiunge il direttore – in grado di mettere a rischio non solo la propria vita ma anche l’incolumità altrui”. Sono tanti, ricorda Canu “gli incidenti stradali causati da assunzione di droga e alcol”.
In questa situazione diviene necessario cercare nuove soluzioni, per curare “una società sempre più drogata vittima di un cambiamento culturale che sembra impossibile affrontare”, spiega il presidente Act, Luigi Maccaro. “Abbiamo proposto nuovi servizi di prevenzione per diminuire il numero di cittadini che si avvicinino agli stupefacenti – comunica Maccaro – e stiamo studiando contesti alternativi”. Tra questi il ‘progetto Cicerone’, uno spazio di ascolto per i giovani volto a rispondere e risolvere dubbi sugli aspetti più problematici del consumo di stupefacenti. Come faceva il celebre oratore romano che con la parola riuscì a trasformare la cultura di pochi nel sapere di tutti.