La salma è arrivata alle 15, accolta da un applauso lungo diversi minuti, portata a mano dagli amici corianesi del Sic, gli stessi che in questi giorni hanno creato un improvvisato ma efficace servizio d’ordine che anche alla prova più difficile, quella della messa e dei funerali, ha tenuto.
Insieme alla famiglia, papà Paolo, mamma Rossella, la sorella Martina e la fidanzata Katy, oggi in chiesa c’erano tanti colleghi di lavoro di Marco Simoncelli. Prestissimo, attorno alle 14, era arrivato Valentino Rossi, seguito da moltissimi big del mondo dei motori: Mattia Pasini, Jorge Lorenzo, Randy De Puniet, Loris Capirossi. C’era anche la politica: il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni e il sottosegretario allo Sport, Rocco Crimi. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, aveva fatto sapere che avrebbe seguito le esequie in tv. Coriano al centro del mondo, zeppa di giornalisti italiani (Sky, Mediaset e Rai) e stranieri (la tv pubblica spagnola per dirne una) per la diretta del funerale.
Durante l’omelia, il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi (che aveva accettato, un po’ a fatica, di far portare le due moto di Simoncelli dentro la Chiesa), ha voluto ricordare Marco come un ragazzo semplice. E anche lui ha strappato qualche applauso e tanti pianti tra la folla accorsa ai funerali: “Gesù che registra sul suo diario perfino un bicchiere d’acqua fresca dato con amore, domenica stava là, a dire a Marco: grazie, per tutte le volte che mi hai abbracciato nei fratellini disabili della piccola famiglia di Monte Tauro. Grazie Marco, per tutte le volte che ci hai fatto divertire tanto quando hai partecipato alla gara delle caratelle nella festa patronale della tua parrocchia. Grazie – ha concluso il vescovo – perché tutte le volte che hai fatto queste cose ai miei fratelli più piccoli le hai fatte a me”. E giù lacrime e applausi, fino alla scena finale di questo addio un po’ spettacolare: la salma portata fuori (con dietro Valentino Rossi a portare la moto Honda dell’amico morto) e poggiata al centro del sagrato, è stata attorniata dalla famiglia e dagli amici mentre le casse mandavano Siamo solo noi di Vasco Rossi, unica cosa non permessa dal vescovo in chiesa.
La cosa che più ha impressionato è stato comunque l’ordine con cui Coriano ha accolto queste decine di migliaia di persone da accorse da lunedì a oggi. Ieri notte le visite alla salma del Sic erano andate avanti fino alle due del mattino. Stamattina il comandante dei Carabinieri aveva dovuto far aprire nuovamente la camera ardente per motivi di ordine pubblico. Troppa era la gente che già alle 6 a Coriano faceva la fila per andare a dare un ultimo saluto al campione.
Ma a parte questo disguido tutto si è svolto in maniera regolare. Tra ieri e stamattina sono passate per un saluto nella camera ardente almeno 20 mila persone, ha detto Paolo Zaghini, il direttore della biblioteca comunale che ha coordinato il gigantesco e popolare addio al campione corianese (il paese infatti è commissariato e senza sindaco da aprile).
I filtri coi posti di blocco messi intorno al paesino sembrano aver funzionato. Ma soprattutto sembra essere stato efficace l’appello che da Coriano era stato lanciato a tutta Italia: “Non venite a Coriano, potremmo non farcela ad accogliervi tutti”. E invece dei 60 mila attesi, o meglio temuti, ne sono arrivati un terzo, complice anche la diretta televisiva. Mille o poco più anche le persone giunte al circuito di Misano Adriatico dove era stato allestito un altro maxischermo con la diretta, oltre ai due accesi nelle piazze di Coriano.
Così, partita la salma di Simoncelli a Cesena per la cremazione, già alle cinque del pomeriggio, al primo imbrunire i grandi tir delle televisioni, i giornalisti e i fotografi prendono la strada provinciale per Riccione, tra le file di vigneti e le aie di queste magnifiche colline. Vanno in cerca di altre storie. Qui a Coriano per loro lo spettacolo è finito. Ai corianesi rimane silenzio, dolore e tanta dignità.
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ore16.50 Il feretro passa tra due ali di folla plaudente con destinazione Cesena, dove il corpo di Simoncelli verrà cremato
ore 16.40 I familiari, la fidanzata e gli amici più cari si siedono a gambe incrociate a metà della scalinata della chiesa davanti alla bara grigia di Marco
ore 16.30 Valentino Rossi accompagna il feretro trascinando con sé la moto di gara di Simoncelli
ore 16.25 La bara esce dalla chiesa e dagli altoparlanti escono le note di Siamo solo noi
ore 16 La messa si è conclusa
ore 15 La funzione religiosa è iniziata
ore 14.56 Il ministro Meloni ha salutato informalmente i genitori di Marco
ore 14.54 Dopo un applauso lunghissimo durato diversi minuti, il feretro trasportato a braccia dai meccanici della Honda e dagli amici del pilota deceduto ha varcato il portale della chiesa
ore 14.50 Decine di palloncini rossi con il numero di gara di Sic, il 58, vengono lasciati volare in aria
ore 14.45 Il feretro di Simoncelli, ricoperto di fiori bianchi, viene portato a braccia tra due ali di folla
ore 14.25 Alla fine della funzione religiosa all’esterno della chiesa verrà suonata Siamo solo noi di Vasco Rossi
ore 14.20 E’ molto probabile l’arrivo del ministro della gioventù e dello sport, Giorgia Meloni
ore 14.10 Presenti davanti al sagrato della chiesa di Santa Maria Assunta, decine di troupe televisive da tutto il mondo: la tv nazionale spagnola sta trasmettendo in diretta i funerali
0re 14.05 Arriva la conferma: il corpo di Sic verrà cremato questa sera a Cesena
ore 14 Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano seguirà i funerali in diretta televisiva
ore 13.55 Assieme alla famiglia di Simoncelli è arrivato anche il pilota Jorge Lorenzo
ore 13.50 Valentino Rossi, vestito di nero, entra in chiesa tra gli applausi
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di David Marceddu (con la collaborazione di Davide Turrini)
Le foto sono di Roberto Serra