Berlusconi agli stati generali del commercio estero

L’Euro? “Una moneta strana che non ha convinto nessuno e che è di per sè molto attaccabile”. Parola di Silvio Berlusconi. Una parola che però viene subito ritrattata: ”Come al solito, si cerca di alzare pretestuose polemiche su una mia frase interpretata in maniera maliziosa e distorta. L’Euro è la nostra moneta, la nostra bandiera”. E’ un presidente del Consiglio in stato confusionale quello che, a meno di un’ora dal discorso agli Stati generali del commercio estero questo pomeriggio, interviene per smentire se stesso: “E’ proprio per difendere l’euro dall’attacco speculativo che l’Italia sta facendo pesanti sacrifici”.

Nel suo discorso il premier ha esordito raccontando una barzelletta e attribuendola a Vladimir Putin. “Berlusconi mi dice che ha grande fortuna in tutta la Russia, Berlusconi cade, si dispera e fa ah ah, però passa davanti ad una finestra del decimo piano dove una c’è una bella donna nuda e allora dice oh, oh. Mi sembra anche questa una storia molto coerente”. Poi il Cavaliere si è detto convinto del fatto che “bisogna fare lezioni a tutti i nostri uomini all’estero sulle storielle da raccontare perché una storiella pulisce dal pessimismo e dai pensieri tristi”.

L’INTERVENTO INTEGRALE DEL PREMIER (GUARDA IL VIDEO)

Poi, dopo aver garantito che il governo durerà fino a fine mandato, si è mostrato sul palco insieme a Calearo e Catia Polidori. Quest’ultima recentemente al centro delle polemiche per la sua nomina a viceminisitro. E il Cavaliere ne loda l’impegno e il lavoro, ha definisce “bravissima” e lei ringrazia platealmente dalla prima fila.  Dopo il consueto augurio perché tutti i sogni e i desideri di ciascuno possano essere realizzati, ha esortato tutti, in riferimento alla crisi in atto, “a lavorare perché da un male possa nascere un bene”. Tocca anche al governo, ha aggiunto, che deve attuare le riforme. “Se vogliamo vedere il nostro Paese in grado di confrontarsi con i competitor stranieri dobbiamo fare le riforme e prima tra tutte quella dell’architettura istituzionale”. Ma certo la colpa dell’immobilismo del Paese è dell’opposizione. Che però, dice il premier, si adeguerà. “Provvederemo a lavorare in questi 18 mesi fino al termine della legislatura e sono convinto che anche l’opposizione, dopo aver visto che il governo tiene, dovrà adeguarsi a questa esigenza di tutto il paese e ci renderà più facile la vita in Parlamento”.

Il passaggio sulla moneta unica è stato l’unico elemento di novità nel discorso del premier. “L’euro è un fenomeno mai visto ecco perché c’è un attacco della speculazione. C’è una situazione di grande tensione per gli spread: stamattina le aste hanno superato il 6% d’interesse. L’attenzione sull’Italia deriva da un attacco a un euro che non ha convinto nessuno”. Nemmeno lui che l’ha detto e che poi è costretto a ritrattare: “Il problema dell’euro è che è l’unica moneta al mondo senza un governo comune, senza uno Stato, senza una banca di ultima istanza. Per queste ragioni è una moneta che può essere oggetto di attacchi speculativi”.

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