Il mondo politico molisano è in fibrillazione per il riconteggio dei voti delle elezioni regionali, vinte con 1.505 preferenze di scarto dal presidente uscente, Michele Iorio (Pdl), nei confronti del candidato del centrosinistra, Paolo Di Laura Frattura. E’ così slittata la proclamazione degli eletti. I giudici hanno aperto i tabulati di scrutinio di una quarantina di sezioni della provincia di Campobasso, che sembrava avessero delle anomalie, ed è emerso che vi erano 474 in più non assegnati a Frattura. Il centrosinistra ha presentato un’istanza affinché vengano ricontrollare tutte le sezioni della provincia, ritenendo che potrebbero uscire altri voti per il suo candidato, tanto da poter addirittura ribaltare il risultato elettorale ufficioso. “Ciò conferma quanto da noi sospettato – si limita ad affermare Paolo Frattura -, cioè che vi sono evidenti errori nell’assegnazione delle preferenze”. Il centrosinistra, infatti, ritiene che quanto già emerso sia solo la punta dell’iceberg, perché il riconteggio dei voti disgiunti darebbe risultati “clamorosi”, così come sarebbe stato verificato in prima persona dai rappresentanti di lista nello spoglio. Voti sottratti a Frattura, dati di minuscoli paesi arrivati solo a notte inoltrata sono alcuni dei fatti che i legali della coalizione sconfitta stanno elencando nel ricorso che seguirà l’eventuale proclamazione degli eletti.
Intanto sul web è impossibile reperire il video satirico che ha dominato la campagna elettorale: la clip, prendendo in prestito le note e il ritornello della canzone di Rino Gaetano “Nun te reggae più”, mostrava una carrellata di personaggi legati al presidente Pdl della Regione Michele Iorio. Volti e temi già usciti in realtà sui quotidiani nazionali, come gli scandali della ricostruzione post terremoto e l’enorme debito sanitario, ma trattati in chiave ironica e musicale.
Il gip di Campobasso, Teresina Pepe, ha disposto il sequestro preventivo del video satirico, apparso su YouTube. Se si prova a cercarlo, sul popolare sito internet appare la scritta: “Questi contenuti non sono disponibili nel tuo paese a causa di una richiesta di rimozione governativa”. La procura di Campobasso ha infatti interpellato il governo italiano affinché facesse eseguire negli Stati Uniti (sede del popolare sito internet) l’ordine del giudice per le indagini preliminari. La vicenda era iniziata due giorni prima delle elezioni (tenutesi il 16 e 17 ottobre), quando il governatore del Molise e Manuela Petescia (direttore di Telemolise) diedero mandato all’avvocato Arturo Messere di sporgere querela per diffamazione aggravata.
La versione “molisana” del famoso brano è stata intitolata “Michè nun te reggae chiù”, dove il “Michè” in questione è proprio il presidente Pdl della Regione, al suo terzo mandato. Su Internet il video è diventato subito cliccatissimo tanto da essere postato su Facebook da centinaia di persone, e proiettato in piazza. L’occasione era quella della chiusura della campagna elettorale del candidato del centrosinistra Frattura. Alcune parti vennero preventivamente censurate. La polizia postale sta indagando per risalire agli autori del video che, secondo il querelante, dovrebbero rispondere di diffamazione aggravata.
Aggiornato da redazione web il 29/10/2011 (ore 21.44)