Potrebbe essere un giorno dei morti da dimenticare per i romani che andranno nei cimiteri per la ricorrenza del due novembre. Da venerdì mattina i lavoratori delle imprese che si occupano della manutenzione e della pulizia del Verano sono in sciopero, presidiando l’accesso al principale cimitero di Roma. Trenta di loro rischiano il posto – denuncia la Cgil – dopo l’assegnazione del servizio all’Ati (associazione di imprese) vincitrice dell’ultimo bando di concorso. “La società Caldani – spiegano a ilfattoquotidiano.it i delegati della Cgil – ci ha comunicato che non manterrà i lavoratori attualmente in servizio, non rispettando così l’accordo del 2004, firmato anche dall’attuale sindaco Gianni Alemanno”.
Il servizio di pulizia e manutenzione del verde dei cimiteri romani – che fa capo all’Ama, la società di proprietà del Comune di Roma che si occupa di igiene ambientale – è da molti anni affidato ad aziende private. Per garantire i lavoratori dei servizi pubblici locali, nel 2004 le organizzazioni sindacali firmarono un protocollo con l’allora sindaco di Roma Walter Veltroni che garantiva la prosecuzione del rapporto di lavoro per i dipendenti anche in caso di cambio del gestore.
“Immediatamente trenta lavoratori e in prospettiva i tremila dipendenti della Roma multiservizi – commenta la segretaria della Filcams Cgil di Roma Concetta Di Francesco – rischiano il posto di lavoro perché il Comune di Roma e l’Ama non stanno rispettando il protocollo d’intesa, non inserendo nei capitolati delle gare la clausola sociale di salvaguardia dell’occupazione”.
Venerdì mattina i sindacati di categoria hanno dichiarato lo sciopero ad oltranza di tutti gli addetti ai servizi di manutenzione del verde dei cimiteri di Roma, “fino a quando non verrà pronunciata una parola chiara e definitiva – ha aggiunto la segretaria della Filcams di Roma – sulla tutela dei lavoratori degli appalti”.
Lo sciopero potrà poi estendersi anche a tutti i lavoratori impegnati nelle tante commesse di Roma capitale. Gli uffici di Ama cercano di sfilarsi dalla questione. “Noi non c’entriamo nulla, perché non rientriamo in quel protocollo firmato dal Comune nel 2004”, fanno sapere dagli uffici della municipalizzata di Roma. “In ogni caso – spiega Ama – ci risulta che siano in sciopero solo ventotto lavoratori che si occupano della manutenzione del verde, mentre gli operatori delle pulizie hanno solo solidarizzato”. Nessun disagio, assicura la società del Comune di Roma, per chi si recherà ai cimiteri nei prossimi giorni anche se Ama non ha voluto commentare la situazione dei 30 lavoratori che, secondo la Cgil, stanno rischiando di perdere il posto di lavoro.
di Andrea Palladino