Due anni fa, moriva Stefano Cucchi. Non sappiamo ancora come. Mercoledì al Festival del Cinema di Roma (ore 20:30) sarà proiettato il documentario “148 Stefano, mostri dell’inerzia”, prodotto dal Fatto Quotidiano e da Ambra Group, regia di Maurizio Cartolano.
La colonna sonora sarà una canzone inedita di Fabrizio Moro, “Fermi con le mani”. Fabrizio domani sarà in redazione per registrare la sua canzone e per un’intervista con Silvia D’Onghia. Sarà possibile ascoltare “Fermi con le mani” domani alle 18:30 per la prima volta in esclusiva sul Fattoquotidiano.it.
Questo è il piccolo contributo che Moro vuole offrire alla famiglia Cucchi per aiutarli nella ricerca della verità su Stefano.
Ecco la scheda di presentazione del film al Festival di Roma: “Il 22 ottobre 2009 Stefano Cucchi muore a 31 anni, in circostanze tuttora da accertare, nel Reparto di Medicina Protetta dell’Ospedale Sandro Pertini di Roma, 6 giorni dopo il suo arresto. Il documentario chiede verità e giustizia, una verità ancora nascosta e una giustizia negata a Stefano e quindi a un intero popolo e alle sue istituzioni.
Il film non è soltanto una rigorosa indagine sul decesso di un giovane cittadino italiano nelle mani delle forze dell’ordine, certo non l’unico. È innanzitutto la biografia difficile, ma così prossima a chiunque, di un ragazzo contro il quale la vita e uno Stato di Diritto disfunzionale e disumano hanno giocato una partita spietata. La voce di Stefano, le testimonianze, i film di famiglia, la fotografia da cinema, la presenza della sorella Ilaria come coprotagonista, danno al documentario la sostanza di un indimenticabile racconto”.