Festa pagana, consumistica, lontanadalla nostra tradizione, che mette in ombra la ricorrenza di Ognissanti. Forse per questo alla Chiesa non piace Halloween, tanto che negli anni non sono mancate le prese di posizione di illustri porporati: dal vescovo di Como Alessandro Maggiolini, che con saggezza gastronomica osservò che”le zucche sono buone per farci i tortelli”, al cardinale Carlo Maria Martini che tra i primi, anni fa, sottolineò che “questo tipo di feste è estraneo alla nostra tradizione, a valori immensi come il culto dei defunti che apre la speranza all’eternità”. Ma il più duro è stato senz’altro il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, che, nel pieno della polemica sui crocifissi nelle scuole, affermò: “L’Europa del terzo millennio ci lascia solo le zucche e ci toglie i simboli più cari! No, Halloween non mi piace per niente, anche se arrivo dalle parti di Vercelli e mi piacciono i Celti”.
E anche quest’anno, nell’approssimarsi della festa, si sono alzate voci contrarie da più diocesi. Quella di Bologna ha tuonato contro l’iniziativa della Coldiretti che ha invitato adulti e bambini alla vigilia della festa di Tutti i Santi ad intagliare zucche. “Una brutta resa al relativismo dilagante” ha dichiarato la curia guidata dal cardinale Carlo Caffarra, per una “festa di derivazione pagana che nei fatti si pone in alternativa a quella cristiana”. E invita alla lotta “contro il relativismo e l’omologazione anche quando passano attraverso le sembianze, solo apparentemente innocue, di una zucca vuota”. E conclude con un consiglio “agli amici contadini. La prossima volta, se proprio hanno delle eccedenze di zucca da smaltire, puntino sulla vellutata o sul ripieno dei tortelli. Perché, soprattutto in tempo di crisi, il ‘panem‘ è meglio dei ‘circenses‘”.
Più propositivo è stato l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia che, per contrastare Halloween, “una festa che fa dello spiritismo e del senso del macabro il suo centro ispiratore”, ha organizzato una festa alternativa per la notte del 31 ottobre. Al termine della messa che ha celebrato oggi nella chiesa di Santa Giulia a Torino, Nosiglia ha annunciato una festa alternativa a quella di Halloween, promossa dal Servizio di Pastorale Giovanile di Torino, che inizierà domani alle 18 con un appuntamento sul tema del “camminare insieme per il bene comune”. Alle 21 Nosiglia celebrerà la Messa dei Santi presso la parrocchia dell’Annunziata. In chiusura uno spettacolo di musica e canti in piazza Vittorio Veneto, con la vicina chiesa di San Francesco, in via Po, che resterà aperta per momenti di animazione e preghiera. “Halloween – ha aggiunto – non ha nulla a che vedere con la visione cristiana della vita e della morte. E il fatto che si tenga in prossimità di due importanti feste cristiane rischia di snaturarne il messaggio”. Halloween, ha aggiunto “è una ricorrenza divenuta popolare nel calendario consumistico che impone l’immagine di un mondo di plastica, senza valori né riferimenti alla vita autentica delle persone. E’ il segno di un colonialismo culturale più subdolo ma altrettanto grave di quello economico e sociale. E di un mondo in cui ogni occasione è buona per divertirsi a comando, secondo regole stabilite da altri”.