L’11 gennaio 2011 è entrato in vigore il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 30 novembre 2010 sui requisiti fisici, ed i relativi accertamenti, per ottenere il rilascio o il rinnovo della patente di guida.

L’articolo 119 del codice della strada recita che la visita per il rilascio deve essere effettuata presso l’ufficio dell’Azienda sanitaria locale competente per territorio, al quale sono attribuite funzioni in materia medico-legale. La visita può, inoltre, essere effettuata da un medico inserito in particolari ambiti del Servizio Sanitario (medico responsabile dei servizi di base, medico militare, ispettore medico delle Ferrovie dello Stato ecc.). Le patenti speciali vengono rilasciate da una Commissione medica locale, presieduta, di norma, dal Responsabile della medicina legale della Asl dove è ubicata.

Le patenti di guida delle categorie A e B sono valide 10 anni, fino al compimento del 50° anno di età. Se sono state rilasciate o confermate a persone che hanno superato i 50 anni di età, la loro validità è limitata a 5 anni. Tutte le altri patenti, comprese quelle speciali, sono valide 5 anni, a meno che siano rilasciate o confermate a chi ha superato i 70 anni; nel qual caso, sono valide per 3 anni.

Un capitolo importante riguarda la vista.

Più volte ho posto l’attenzione sul fatto che nessuno considera che la visita agli occhi, scadenzata per legge, potrebbe divenire un mezzo di screening, considerando la consistenza del parco veicoli e la diffusione capillare della patente di guida, per una patologia, il glaucoma, altamente invalidante.

Il glaucoma, che colpisce circa il 10% della popolazione italiana ed è la seconda causa al mondo di cecità dopo il diabete, può essere prevenuto semplicemente misurando la pressione oculare, oggi con strumenti computerizzati e di facile utilizzo come il tonometro a soffio dal cui rilievo anomalo si può partire per far diagnosi certa. La terapia topica con gocce elimina il rischio di cecità quanto prima viene attuata.

Pensate qual è la ricaduta sociale, anche economica, di una malattia che si diagnostica così facilmente.

Pensate che la patente bisogna rinnovarla sempre più frequentemente negli anni, parallelamente al rischio di glaucoma che aumenta con l’età.

Pensate che con poche gocce si può evitare la cecità.

Pensate che ogni anno si celebra la settimana mondiale del glaucoma, alla quale pochissimi, pur essendo le visite gratuite, aderiscono, invece basterebbe una legge che estendesse l’obbligo della misurazione della pressione oculare durante il rinnovo della patente per fare una reale prevenzione ed eventuale cura.

Pensate che non dovrebbero essere tutti d’accordo? Occorrerà un tavolo di lavoro e di concertazione tra governo, ministro della salute, assessori regionali, provinciali e comunali, società specialistiche e Ordine dei medici? Non basterebbe un decreto legge immediato a integrazione della nuova legge da poco introdotta?

E considerando che la prossima generazione avrà quasi nella sua totalità la patente, potremmo sperare di debellare in massima parte il rischio di cecità in modo semplice.

Alcide De Gasperi, riprendendo James Paul Clarke, diceva: “un politico pensa alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni”.

Aspettiamo che nasca il prossimo statista o qualcuno si fa avanti?

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