“Tra quei cinque che fischiavano ne ho visto uno più stronzo degli altri, Amendola, che appunto è uno stronzo”. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa sintetizza così quanto avvenuto ieri sera sul tappeto rosso del festival del cinema di Roma. Da una parte c’era il regista Pupi Avati, applauditissimo dopo la degenza in ospedale per un malore, dall’altra il ministro arrivato proprio per vedere il nuovo film di Avati. Partono le contestazioni: alcuni attori, tra cui Claudio Amendola si trovano sul red carpet. Secondo La Russa, che ha rivisto le immagini della serata, l’attore romano ha sollecitato alcuni dei contestatori ad “alzare il volume dei fischi” rivolti a lui. Il ministro sul momento aveva reagito ridendo e facendo il segno della vittoria con le dita, ma oggi cambia il tono e dice ai giornalisti: ”O Amendola smentisce e chiede scusa, o è proprio uno stronzo”. E aggiunge: “Chissà se quelli che aizzava all’insulto sono a conoscenza di quanto guadagna Amendola per ogni apparizione su Mediaset. Soldi di Berlusconi, naturalmente”.
I toni si alzano e l’attore replica annunciando un’azione legale: “In relazione alla gratuita aggressione verbale da me subita da parte dell’On. Ignazio La Russa, ritengo doverose delle immediate e formali pubbliche scuse dell’Onorevole trovandomi costretto in caso contrario ad agire in sede giudiziaria. Non ritengo di dover ulteriormente commentare dato il bassissimo livello della polemica”.