I gruppi criminali dediti all’usura sono diversi, a partire dai Casamonica, famiglia coinvolta in inchieste per traffico di stupefacenti e usura gestite attraverso società finanziarie e di recupero crediti. Quella di Paola non è una storia isolata. C’è un dato che si ricava dal consuntivo delle forze dell’ordine sui reati ‘commessi con presunti autori noti’, aggiornato a fine settembre e mai divulgato, che dimostra la gravità e diffusione del fenomeno. In nove mesi a Roma e provincia ci sono stati 87 sequestri di persona, 19 a scopo estorsivo. L’ultimo ad Ostia dove per alcuni giorni due aguzzini hanno tenuto sotto sequestro due imprenditori, li hanno seviziati, la loro colpa non aver saldato un debito. Ostia da sempre zona ad alto tasso di crimine, dove dal 2007 si susseguono incendi dolosi a ristoranti, stabilimenti balneari, locali notturni. A fine luglio una bomba ha distrutto una pizzeria. Anche in questo caso i dati sono inquietanti, dall’inizio dell’anno ci sono stati 22425 danneggiamenti, di questi 282 seguiti da incendi. ” Questi episodi – denuncia Gianni Ciotti, segretario Silp-Cgil a Roma- raccontano una capitale che le istituzioni cittadine tendono a sottovalutare e nascondere. La verità è che ci sono organizzazioni criminali che impongono il pizzo e l’usura. Dentro quel dato dei danneggiamenti seguiti da incendio c’è la ritorsione contro chi non vuole pagare. Ma c’è il dato nascosto, se si vuole più inquietante, di chi paga e resta zitto” di Nello Trocchia
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Usura a Roma, la storia di Paola
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