Nello spezzino i paesi si svuotano secondo i programmi studiati dalla Protezione Civile. Lasceranno le loro case circa 1800 persone: 1000 in Val di Magra, per paura dell'esondazione alla foce del fiume Magra, gli altri alle Cinque Terre e in Val di Vara
L’ennesima ondata di maltempo è attesa per le prossime ore, ma nello spezzino – anche se per ora non piove – si è preferito anticipare i tempi e già da stamane è entrato in azione il piano di evacuazione messo a punto nei giorni scorsi. Oltre alle piogge attese per il pomeriggio, da domani alle 6 sarà allerta 2 fino a domenica alle 12. Si stima che a lasciare le loro case saranno circa 1800 persone, 1000 in Val di Magra, per paura dell’esondazione alla foce del fiume Magra, gli altri alle Cinque Terre e in Val di Vara. Piu di 200 persone a Monterosso e tutti e 150 gli abitanti che tutt’ora si trovano a Vernazza.
Il sindaco della cittadina, Vincenzo Resasco, ha fatto sapere che le operazioni si svolgono “con grande ordine e senza nessun allarmismo. Siamo tranquilli, la gente è cosciente”. Il primo cittadino, inoltre, ha ricostruito quanto avvenuto ieri sera, quando ha riunito tutti i vernazzesi in piazza per comunicare loro che dovevano obbligatoriamente lasciare il paese. “Ho detto che dovevano capire che è una decisione presa per il bene di tutti – ha detto Resasco – . Si tratta di una misura temporanea. Qualcuno ha fatto un pò di resistenza, ma poi ha capito”. I vernazzesi hanno lasciato il loro paese in treno, anche grazie alle Ferrovie, che hanno messo a disposizione un servizio speciale che utilizza l’unico binario per ora utilizzabile. Sono rimasti in Paese solo alcuni giovani che lavorano per la Protezione Civile, e alcune donne, che gestiranno la cucina per i soccorritori.
Evacuazioni anche a Brugnato e a Borghetto Vara. I sindaci stanno predisponendo piani di allontanamento della popolazione più a rischio. Alcuni abitanti saranno ospitati da parenti e amici, altri in strutture messe a disposizione di comuni limitrofi, come il palazzetto dello sport di La Spezia. Restano chiuse più di venti strade provinciali, percorribili solo ai mezzi di soccorso. “L’evento che stiamo attendendo – ha detto il prefetto della Spezia Giuseppe Forlani – impone di ridurre i movimenti”. E intanto si continua senza sosta a scavare nel fango. A Vernazza, la perla delle Cinque Terre, tra le località più colpite dal maltempo, nel tunnel sotto la stazione ferroviaria si è riusciti ad aprire un grosso varco nel fango per far defluire l’acqua. Sempre a Vernazza, si cercano gli ultimi tre dispersi e il bilancio complessivo delle vittime resta fermo al momento a 10 morti tra Liguria e Toscana.