Nel mirino sarebbe stato monsignor Betori: l'uomo è entrato da una porta posteriore della Curia
Un colpo di pistola ha ferito Don Paolo Brogi, segretario dell’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori. Don Paolo ora si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Santa Maria Nuova, ma secondo un prima esame medico non sarebbero stati lesi organi vitali. Da poco è stato portato in sala operatoria per essere sottoposto a un intervento esplorativo, in grado di individuare eventuali perforazioni intestinali.
A sparare sarebbe stato un uomo, forse un clochard 70enne. Stando alle prime ricostruzioni, l’uomo è entrato nel palazzo dall’ingresso posteriore della Curia, in piazza S. Giovanni, mentre anche l’auto del monsignor Betori, che aveva a fianco il segretario, stava entrando dalla porta carraia. Quando Don Brogi è sceso dall’auto l’uomo ha chiesto di parlare con il vescovo, ma il segretario ha risposto che non era il momento. L’uomo ha sparato, sembra un solo colpo, ferendo Don Paolo all’addome, mentre Betori si trovava ancora a bordo dell’auto. Subito dopo l’uomo si è avvicinato al vescovo e gli ha sussurrato “Non devi dire…”, prima di allontanarsi farneticando. La polizia finora ha fermato 5 persone, tutti senzatetto, tra cui ci sarebbe anche un uomo simile all’identikit realizzato grazie alle prime testimonianze.
Attualmente la sede arcivescovile, in piazza dell’Olio, dietro al duomo di Firenze, è chiusa al traffico e presidiata dalle forze di polizia. Sul posto è già arrivato il sindaco Matteo Renzi e il presidente della Regione Enrico Rossi. “Difficile si tratti di uno squilibrato – ha detto Rossi – non posso non avvrtire questo episodio come un fatto che s’inserisce in un quadro generale di incertezza e sovvertimento dei punti di riferimento”.
All’ospedale invece ci sono l’assessore regionale Daniela Scaramuccia e i vertici dell’Asl.
Don Paolo Brogi, 41 anni, è originario di Castel Fiorentino. Prima di diventare segretario particolare dell’arcivescovo di Firenze è stato cappellano all’Impruneta e poi parroco a Montelupo. Dal 2008 segue monsignor Betori, arcivescovo di Firenze.
L’arcivescovo Giuseppe Betori, è nato a Foligno nel 1947 ed è stato ordinato sacerdote il 26 settembre 1970.Durante il suo ministero sacerdotale ha ricoperto vari altri incarichi tra i quali spicca il ruolo di direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale, sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana e organizzatore della Giornata Mondiale della Gioventù di Roma in occasione del grande Giubileo del 2000. Betori ha speso gran parte del suo mandato sacerdotale come assistente dell’Istituto San Carlo di Foligno aiutando i giovani della diocesi a diventare adulti nella fede e cittadini responsabili. Nel 2001 è stato nominato da papa Giovanni Paolo II all’incarico di segretario generale della CEI. Ha rivestito gli incarichi di presidente della Commissione Presbiterale Italiana, presidente del Centro Universitario Cattolico e presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.
Il suo ingresso nell’arcidiocesi fiorentina domenica risale al 2008. Il 29 giugno 2009, giorno della solennità dei santi Pietro e Paolo (come di regola), il Papa Benedetto XVI gli ha concesso il pallio, segno distintivo degli arcivescovi metropoliti. È presidente della Conferenza episcopale toscana dal 10 febbraio 2009.