Brignano alle Iene ha parlato dei black bloc. La battuta che fa da architrave al monologo è: “I black bloc sono teste di casco”. Tutti facciamo battute scalcagnate, il problema non è questo, ma: a che serve qui il comico? Quale parte di realtà che il linguaggio comune nasconde, grazie alla risata riusciamo a vedere? Da questo orizzonte non ci si alza.
Brignano ha costruito la carriera sulla maschera del ragazzo normale normale: la sua mamma, come la nostra, fa sempre il pollo la domenica, lui, a cena con la fidanzata, si impappina. Ridiamo perché facciamo le stesse sciocchezze, ci identifichiamo nella stupidaggine. Uno sguardo legittimo nel cabaret, ma che su Italia1 è portato contro temi giganteschi: violenza politica, crisi economica. E Brignano sale in cattedra. Così sul pulpito vanno due cose: il banale e lo specchio immediato col pubblico, ed è l’ecatombe.
Brignano si domanda: “Black bloc chi sei?”. Il quid è che non è una domanda retorica, realmente non lo sa: “Sei uno dei cartoni animati come cip e ciop, flick e floc”? Il personaggio che reciti può non saperlo, ma attore e autore devono conoscere ciò di cui parlano. Per cui gli da dell’idiota perché è inutile sfasciare “le vetrine delle banche che so’ assicurate e l’assicurazione gliela rimette nuova”. Ma per questo vengono distrutte, attacco simbolico lo chiamano i Bb. Segue quindi il paradosso che se avessero sfasciato le vetrine degli alimentari sarebbe stato un gesto furbo.
Nessun jokes entra nei guai, ma pettina giochi di parole: “te vesti de nero perché il nero va su tutto”, “il casco integrale perché stai a dieta”, “pensi che c’erano gli elicotteri della polizia invece era la Polverini col prosecco”. Ma c’erano gli elicotteri della polizia. Quello sguardo normale normale, da bar, dove tutto è magna magna, cala ad appiattire ogni cosa perché gettato su rabbia e caos. Si gioca, tra ammicchi e faccine, inviti allo zio del Bb a dare uno scappellotto al nipote, benzina portata “caso mai facesse freddo”. Tutto è uguale. Una gomitata ai Bb, una a Polverini e polizia: “In questura se scambiano le figurine dei Bb”. Siamo sul baratro, con la voglia morbosa di dare la colpa agli altri e sulla rete televisiva giovane del Capo ci possiamo specchiare in chi ha ancora meno voglia di noi di capire, e in abito da comico ribelle.
E chi ci rimane sotto? “I romani già ogni giorno sopportano i cortei”. Brignano in piazza manda eroi di fantasia: “fabbri abruzzesi”, “industriali de Treviso”, la verità va sotto la camionetta. Perché se raccontasse chi, sul serio, scende in strada, operai e insegnanti, passerebbe da stronzo. Si è alla catastrofe, ma la tragedia è che il corteo ti toglie il parcheggio al centro.
La chiusa, con lo sguardo arrabbiato in macchina era da evitare: “Attento Bb perché il romano incazzato tira fuori il crick”. Poi, che ci fa col crick? Sul serio, che ci deve fare?
Di Nicola Baldoni
il Misfatto, inserto satirico de Il Fatto quotidiano, 30 ottobre 2011
Misfatto
Mi socera è ‘na jena !
Brignano alle Iene ha parlato dei black bloc. La battuta che fa da architrave al monologo è: “I black bloc sono teste di casco”. Tutti facciamo battute scalcagnate, il problema non è questo, ma: a che serve qui il comico? Quale parte di realtà che il linguaggio comune nasconde, grazie alla risata riusciamo a vedere? Da questo orizzonte non ci si alza.
Brignano ha costruito la carriera sulla maschera del ragazzo normale normale: la sua mamma, come la nostra, fa sempre il pollo la domenica, lui, a cena con la fidanzata, si impappina. Ridiamo perché facciamo le stesse sciocchezze, ci identifichiamo nella stupidaggine. Uno sguardo legittimo nel cabaret, ma che su Italia1 è portato contro temi giganteschi: violenza politica, crisi economica. E Brignano sale in cattedra. Così sul pulpito vanno due cose: il banale e lo specchio immediato col pubblico, ed è l’ecatombe.
Brignano si domanda: “Black bloc chi sei?”. Il quid è che non è una domanda retorica, realmente non lo sa: “Sei uno dei cartoni animati come cip e ciop, flick e floc”? Il personaggio che reciti può non saperlo, ma attore e autore devono conoscere ciò di cui parlano. Per cui gli da dell’idiota perché è inutile sfasciare “le vetrine delle banche che so’ assicurate e l’assicurazione gliela rimette nuova”. Ma per questo vengono distrutte, attacco simbolico lo chiamano i Bb. Segue quindi il paradosso che se avessero sfasciato le vetrine degli alimentari sarebbe stato un gesto furbo.
Nessun jokes entra nei guai, ma pettina giochi di parole: “te vesti de nero perché il nero va su tutto”, “il casco integrale perché stai a dieta”, “pensi che c’erano gli elicotteri della polizia invece era la Polverini col prosecco”. Ma c’erano gli elicotteri della polizia. Quello sguardo normale normale, da bar, dove tutto è magna magna, cala ad appiattire ogni cosa perché gettato su rabbia e caos. Si gioca, tra ammicchi e faccine, inviti allo zio del Bb a dare uno scappellotto al nipote, benzina portata “caso mai facesse freddo”. Tutto è uguale. Una gomitata ai Bb, una a Polverini e polizia: “In questura se scambiano le figurine dei Bb”. Siamo sul baratro, con la voglia morbosa di dare la colpa agli altri e sulla rete televisiva giovane del Capo ci possiamo specchiare in chi ha ancora meno voglia di noi di capire, e in abito da comico ribelle.
E chi ci rimane sotto? “I romani già ogni giorno sopportano i cortei”. Brignano in piazza manda eroi di fantasia: “fabbri abruzzesi”, “industriali de Treviso”, la verità va sotto la camionetta. Perché se raccontasse chi, sul serio, scende in strada, operai e insegnanti, passerebbe da stronzo. Si è alla catastrofe, ma la tragedia è che il corteo ti toglie il parcheggio al centro.
La chiusa, con lo sguardo arrabbiato in macchina era da evitare: “Attento Bb perché il romano incazzato tira fuori il crick”. Poi, che ci fa col crick? Sul serio, che ci deve fare?
Di Nicola Baldoni
il Misfatto, inserto satirico de Il Fatto quotidiano, 30 ottobre 2011
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Roma, 9 gen. (Adnkronos) - "Su George Soros nessuno ha fatto o fa la campagna antisemita, però si potrà giudicare quello che fa? Io sono libera di giudicare quello che fa e lo considero molto più ingerente di quanto lo sia Elon Musk e l'ho argomentato, quella è un'ingerenza seria". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di fine anno.
Roma, 9 gen (Adnkronos) - Sui giudici della Consulta "non si è giunti al risultato perchè all'inizio c'era solo un giudice da eleggere, la maggioranza ha tentato di farlo e l'opposizione ha fatto Aventino. Ora ce ne sono 4 complessivamente, penso che questo renderà più facile trovare una soluzione con le opposizioni. Per quel che ci riguarda siamo consapevoli di quanto sia importante, cercheremo di procedere spediti. Non dipende solo da noi, abbiamo avviato le interlocuzioni con le opposizioni". Lo ha detto Giorgia Meloni.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - Le vicende dell'acquisto della sede di Acca Larenzia "non sono state condivise con me. È una storica sede del Movimento sociale italiano, ho letto che l'immobile era stato messo all'asta da Inps. Sono contenta che non sia diventato un fast food". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di fine anno.
Roma, 9 gen (Adnkronos) - "Penso che questo governo si debba concentrare sulle materie che ha nel suo programma, non metterei altra carne al fuco. Dopo di che sono convinta che quella che c'è sulla cittadinanza sia un'ottima legge". Lo ha detto Giorgia Meloni.
"L'Italia è una delle Nazioni che concede il maggior numero di cittadinanze ai minori" e "la soluzione o il tema da affrontare è il tempo per ottenere la cittadinanza una volta che hai il diritto per ottenerla", ha spiegato la presidente del Consiglio.
(Adnkronos) - Rizzi, ha ricordato quindi la premier, "è vicedirettore di Aisi, ha alle sue spalle una carriera estremamente prestigiosa nella Polizia di Stato, all'interno della quale ha raggiunto straordinari risultati operativi, apprezzati sia all'interno che al di fuori dei confini nazionali. Uno dei suoi incarichi è stato quello di vicedirettore generale del dipartimento di Pubblica sicurezza. Ricordo anche l'esperienza internazionale che in un ruolo come quello del Dis è importante: copresidente del Gruppo di lavoro dei 27 Paesi dell'Unione europea che devono prevenire il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata nelle risorse del Next generation Eu; membro titolare dell'Italia nel management board di Europol; ha guidato per ben due volte la delegazione italiana nel G7 dei ministri degli Interni".
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - "Credo" che di una riforma della responsabilità civile dei magistrati "si debba discutere all'interno della maggioranza, attualmente non ne stiamo discutendo". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di fine anno.
Roma, 9 gen (Adnkronos) - Il viaggio a Mar a lago da Donald Trump "era una idea nata durante l'incontro avuto a Parigi. Era occasione, è stata occasione, per confermare un rapporto che si annuncia molto solido, non so se dire privilegiato" e "l'accoglienza è stata al di là delle aspettative". Lo ha detto Giorgia Meloni.
"Italia e Stati Uniti hanno rapporti saldi, questo indipendentemente dal colore dei governi. Io ho avuto un ottimo rapporto con l'amministrazione democratica e con Biden, uno scenario in cui alla guida ci sono due leader conservatori può rafforzare la convergenza. Sarebbe anche un valore aggiunto non solo per l'Italia ma per l'Europa", ha spiegato la presidente del Consiglio.
"Dopo di che a Mar a lago abbiamo parlato del quadro generale senza entrare nello specifico dei singoli dossier, le regole degli Stati Uniti su questo sono rigide. Poi dopo il 20 entreremo nel merito dei vari dossier", ha detto ancora Meloni.