Grecia, trovato l’accordo per il governo di unità nazionale
Fumata bianca per la formazione del nuovo esecutivo che dovrà portare il Paese a nuove elezioni dopo la ratifica degli accordi economici con Bruxelles. Il premier uscente Papandreu ha annunciato che non è disponibile a guidare la nuova formazione ed è già partito il toto-nomine. Favorito Demetrios Papademos, ex vice della Bce
“Un accordo è stato raggiunto per formare un nuovo governo che guidi immediatamente il Paese alle elezioni dopo la ratifica delle decisioni assunte dal Consiglio d’Europa il 26 ottobre”. E’ quanto si legge nella dichiarazione della presidenza ellenica, che si riferisce all’intesa raggiunta in sede Ue per tagliare di quasi un terzo il debito pubblico greco. “Il primo ministro George Papandreou – prosegue la nota – ha già deciso che non guiderà il nuovo governo”.
Dunque l’annunciato redde rationem all’ombra del Partenone è arrivato. Dopo l’incontro di domenica sera fra il premier uscente e il leader dell’opposizione Antonis Samaras alla presenza del capo dello Stato, lunedì sono in programma una raffica d’incontri per decidere chi sarà il nuovo primo ministro della Grecia. E, come di consueto, è partito il toto-nomine su chi guiderà l’esecutivo di unità nazionale che porterà il Paese a nuove elezioni dopo la ratifica dell’accordo con Bruxelles per gli aiuti economici.
Il favorito è Lucas Demetrios Papademos, ex vice presidente della Banca centrale europea (Bce), ma circolano con insistenza anche i nomi di Stavros Dimas, ex commissario europeo, e di Petros Molyviatis, che negoziò a suo tempo l’ingresso del Paese nella Comunità europea. Sono loro i papabili nuovi premier del governo di unità nazionale di Atene, a meno di sorprese dell’ultimo minuto. Toccherà verosimilmente ad uno di loro rassicurare i mercati (e i partner europei) dopo il pasticcio provocato dal premier uscente Giorgios Papandreou con il suo referendum sul pacchetto di misure imposte dall’Europa (poi ritirato), in vista delle imminenti elezioni politiche, forse a febbraio, più probabilmente a marzo.
Intanto, il settimanale ‘Focus‘ rivela che oltre due terzi dei tedeschi (68%) sono convinti che la Grecia sarà costretta a uscire dall’euro: solo un tedesco su quattro (27%) si dice convinto che Atene “avrà ancora un futuro nell’Eurozona”. I più pessimisti sulla permanenza della Grecia nell’euro sono gli elettori del partito liberale (75%) e della Linke (79%). A raccomandare al governo greco si uscire dall’euro è in un’intervista allo ‘Spiegel‘ anche Hans-Werner Sinn, presidente dell’istituto di ricerche economiche “Ifo“, secondo il quale “con l’euro i greci non si rimetteranno mai in piedi”. Lo studioso prevede uno scenario in base al quale al momento dell’abbandono dell’euro le banche greche dovrebbero rimanere chiuse per una settimana, in modo da trasferire depositi, bilanci ed i debiti dello Stato nella dracma, che poi verrebbe svalutata. Secondo Sinn, il danno di un’uscita della Grecia dall’euro per gli altri Paesi europei sarebbe sopportabile, poiché “dopo un temporale locale tornerebbe a splendere il sole”. In un articolo per il settimanale ‘Focus’ lo storico Arnulf Baring chiede invece alla Germania di abbandonare la moneta unica. “A medio termine anche noi tedeschi dobbiamo dire addio all’euro, poiché non possiamo assumerci il carico che ci viene attribuito”. Baring sostiene anche che “bisogna abbandonare l’idea che l’epoca degli Stati nazionali sia finita”, in quanto il futuro appartiene “all’Europa delle patrie”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
(Adnkronos) - "Il Governo Meloni -ha affermato Marco Grimaldi, vicecapogruppo di AVS- viola un mandato della Corte e si macchia di collaborazionismo. L’ammissione è poi arrivata: figura troppo importante per Tripoli e per Washington. La verità è che il Governo libico vi avrà intimato di liberarlo. Forse non ne ha neanche avuto bisogno. Vergognatevi".
"Il Governo -ha chiesto Benedetto Della Vedova, di Più Europa- chiarisca immediatamente chi ha assicurato al generale Almasri di poter venire indisturbato in Italia nonostante il mandato di cattura della Corte penale internazionale: con quali coperture è entrato nel nostro Paese? Con il permesso di chi, con quali guarentigie?"
"In Libia -ha sottolineato Paolo Ciani, del Pd- esistono veri e propri 'lager', come li ha definiti Papa Francesco, e la persona liberata ieri è ritenuta uno dei principali responsabili degli orrori che vi si compiono. È indispensabile comprendere per quale motivo Almasri fosse in Italia e, soprattutto, perché sia stato rimesso in libertà con tale urgenza, nonostante i mandati di cattura internazionale. Questa decisione, che rappresenta una violazione degli impegni assunti dal nostro Paese nei confronti della Corte penale internazionale, appare come il risultato di una scelta politica sulla quale è indispensabile garantire piena trasparenza. Il Governo ha il dovere di fornire spiegazioni chiare e dettagliate per ristabilire la credibilità dell’azione dello Stato e riaffermare l’impegno dell’Italia verso la giustizia internazionale”.
Messina, 22 gen. (Adnkronos) - "E’ un percorso straordinario quello del professore e poi Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un uomo che ha portato avanti un impegno infaticabile l’esaltazione dei valori democratici e le promozione del bene comune”. Così, la rettrice dell'Università di Messina Giovanna Spatari a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico. A breve è atteso l'arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Quando un presidente della Repubblica fa visita ad un ateneo questo rappresenta il legame delle istituzioni al mondo della Cultura che poi è un volano di crescita economica e sociale per il territorio- dice la rettrice- Direi che Messina nello spirito della Conferenza di Messina è sempre più punto di riferimento nell’Area Euro Mediterranea come testimoniato dalla presenza di molti giovani che decidono di frequentare questo Ateneo. Intanto per il prossimo anno l’Università consolida con oltre 25 mila studenti la sua posizione. Quest’anno sono stati aperti nuovi corsi di laurea alcuni dei quali in lingua inglese ci sforzeremo di ampliare l’offerta formativa sempre con uno sguardo al territorio. Agli studenti auguro che siano artifici di un cambiamento e che siano capaci di trovare risposte per costruire il loro futuro”.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - “Per invertire la china del declino americano Trump cambierà la declinazione dell’America First: altro che isolazionismo, avrà un rinnovato protagonismo sullo scenario internazionale che farà bene a tutto l’Occidente”. Così Stefania Craxi, presidente della commissione Esteri e Difesa del Senato, commenta con Bee Magazine, giornale online del gruppo The Skill, il discorso di insediamento del secondo mandato di Donald Trump.
A preoccuparla “l’inconsistenza europea, la dilagante corrente di pensiero per cui dovremmo coltivare il rapporto atlantico a seconda delle Amministrazioni. Un approccio sbagliato, che può danneggiare l’Europa. Servono più pragmatismo e molta meno retorica e ideologia”.
Quanto ai dazi "l’Italia non ha nulla da temere, anche in passato Trump ha già dimostrato un’attenzione speciale per il nostro Paese. Ci sono le condizioni per soluzioni win-win. Piuttosto, penso che l’Unione e gli Stati membri dovrebbero porre a loro volta il tema del riequilibrio della bilancia commerciale a realtà come la Cina. Trump farà uno sforzo per far cessare i conflitti principali ma la vera sfida è creare le basi per un nuovo ordine internazionale”.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "La premier Meloni deve venire urgentemente" in Aula "a riferire" sulla vicenda che ha coinvolto Njeem Osama Elmasry, noto come Almasri. Lo hanno chiesto tutte le opposizioni (AVS, Pd, Più Europa, Italia viva, M5S e Azione) alla Camera, prima delle comunicazioni alla Camera del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sull'invio delle armi all'Ucraina.
Dortmund, 22 gen. (Adnkronos) - Il Borussia Dortmund e Nuri Sahin si separano. Il club tedesco "ha esonerato il suo allenatore dopo la deludente sconfitta per 1-2 in Champions League martedì sera in casa del Bologna". Lars Ricken, amministratore delegato sportivo del BVB, ha sottolineato: “Apprezziamo molto Nuri Sahin e il suo lavoro, volevamo una lunga collaborazione e speravamo fino alla fine di raggiungere insieme una svolta. Dopo quattro sconfitte di fila, dovute a una sola vittoria nelle ultime nove partite e poiché attualmente siamo decimi nella classifica della Bundesliga, purtroppo abbiamo perso la fiducia nella possibilità di raggiungere i nostri obiettivi sportivi nell'attuale stagione. Questa decisione mi fa male anche a livello personale, ma non era più evitabile dopo la partita di Bologna”.
“Purtroppo in questo momento non siamo riusciti a rendere giustizia alle ambizioni sportive del Borussia Dortmund in questa stagione. Auguro il meglio a questo club speciale”, afferma Nuri Sahin. Il Borussia Dortmund informerà tempestivamente chi andrà in panchina sabato prossimo nella Bundesliga contro l'SV Werder Bremen.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - “Un rinvio a giudizio non vuol dire nulla. Aspettiamo che la giustizia si esprima. L’ho detto per nemici storici politici, continuo a dirlo a tutti, uno è innocente sino al terzo grado di giudizio. Lo dico anche per Daniela Santanchè”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ai microfoni di 'Agorà' su Raitre.
Messina, 22 gen. (Adnkronos) - C'è attesa a Messina per l'arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che oggi parteciperà all'inaugurazione dell'anno accademico e nelll'ambito della cerimonia gli sarà conferito dalla rettrice Giovanna Spatari, il Dottorato honoris causa in “Scienze delle pubbliche amministrazioni”. Dopo l’intervento della rettrice, interverrà il rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Domenico Quartarone, a cui farà seguito l'intervento della rappresentante degli studenti, Chiara Furlan. Nel corso del conferimento del Dottorato honoris causa, la “laudatio” sarà affidata al presidente emerito della Corte Costituzionale, il prof. Gaetano Silvestri, mentre la motivazione del conferimento sarà enunciata dalla professoressa Daniela Novarese, ordinaria di Storia delle Istituzioni politiche. Successivamente, il presidente Mattarella terrà la sua “lectio doctoralis”. L’inaugurazione dell’Anno Accademico è stata inserita in un programma articolato, intitolato “Messina Europa, 1955-2025”. La presenza del Capo dello Stato – afferma la rettrice Giovanna Spatari "è anche lo spunto per un momento di approfondimento, confronto e riflessione, all’interno di una tre giorni iniziata lo scorso 20 gennaio".
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Mondo
Grecia, trovato l’accordo per il governo di unità nazionale
Fumata bianca per la formazione del nuovo esecutivo che dovrà portare il Paese a nuove elezioni dopo la ratifica degli accordi economici con Bruxelles. Il premier uscente Papandreu ha annunciato che non è disponibile a guidare la nuova formazione ed è già partito il toto-nomine. Favorito Demetrios Papademos, ex vice della Bce
“Un accordo è stato raggiunto per formare un nuovo governo che guidi immediatamente il Paese alle elezioni dopo la ratifica delle decisioni assunte dal Consiglio d’Europa il 26 ottobre”. E’ quanto si legge nella dichiarazione della presidenza ellenica, che si riferisce all’intesa raggiunta in sede Ue per tagliare di quasi un terzo il debito pubblico greco. “Il primo ministro George Papandreou – prosegue la nota – ha già deciso che non guiderà il nuovo governo”.
Dunque l’annunciato redde rationem all’ombra del Partenone è arrivato. Dopo l’incontro di domenica sera fra il premier uscente e il leader dell’opposizione Antonis Samaras alla presenza del capo dello Stato, lunedì sono in programma una raffica d’incontri per decidere chi sarà il nuovo primo ministro della Grecia. E, come di consueto, è partito il toto-nomine su chi guiderà l’esecutivo di unità nazionale che porterà il Paese a nuove elezioni dopo la ratifica dell’accordo con Bruxelles per gli aiuti economici.
Il favorito è Lucas Demetrios Papademos, ex vice presidente della Banca centrale europea (Bce), ma circolano con insistenza anche i nomi di Stavros Dimas, ex commissario europeo, e di Petros Molyviatis, che negoziò a suo tempo l’ingresso del Paese nella Comunità europea. Sono loro i papabili nuovi premier del governo di unità nazionale di Atene, a meno di sorprese dell’ultimo minuto. Toccherà verosimilmente ad uno di loro rassicurare i mercati (e i partner europei) dopo il pasticcio provocato dal premier uscente Giorgios Papandreou con il suo referendum sul pacchetto di misure imposte dall’Europa (poi ritirato), in vista delle imminenti elezioni politiche, forse a febbraio, più probabilmente a marzo.
Intanto, il settimanale ‘Focus‘ rivela che oltre due terzi dei tedeschi (68%) sono convinti che la Grecia sarà costretta a uscire dall’euro: solo un tedesco su quattro (27%) si dice convinto che Atene “avrà ancora un futuro nell’Eurozona”. I più pessimisti sulla permanenza della Grecia nell’euro sono gli elettori del partito liberale (75%) e della Linke (79%). A raccomandare al governo greco si uscire dall’euro è in un’intervista allo ‘Spiegel‘ anche Hans-Werner Sinn, presidente dell’istituto di ricerche economiche “Ifo“, secondo il quale “con l’euro i greci non si rimetteranno mai in piedi”. Lo studioso prevede uno scenario in base al quale al momento dell’abbandono dell’euro le banche greche dovrebbero rimanere chiuse per una settimana, in modo da trasferire depositi, bilanci ed i debiti dello Stato nella dracma, che poi verrebbe svalutata. Secondo Sinn, il danno di un’uscita della Grecia dall’euro per gli altri Paesi europei sarebbe sopportabile, poiché “dopo un temporale locale tornerebbe a splendere il sole”. In un articolo per il settimanale ‘Focus’ lo storico Arnulf Baring chiede invece alla Germania di abbandonare la moneta unica. “A medio termine anche noi tedeschi dobbiamo dire addio all’euro, poiché non possiamo assumerci il carico che ci viene attribuito”. Baring sostiene anche che “bisogna abbandonare l’idea che l’epoca degli Stati nazionali sia finita”, in quanto il futuro appartiene “all’Europa delle patrie”.
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(Adnkronos) - "Il Governo Meloni -ha affermato Marco Grimaldi, vicecapogruppo di AVS- viola un mandato della Corte e si macchia di collaborazionismo. L’ammissione è poi arrivata: figura troppo importante per Tripoli e per Washington. La verità è che il Governo libico vi avrà intimato di liberarlo. Forse non ne ha neanche avuto bisogno. Vergognatevi".
"Il Governo -ha chiesto Benedetto Della Vedova, di Più Europa- chiarisca immediatamente chi ha assicurato al generale Almasri di poter venire indisturbato in Italia nonostante il mandato di cattura della Corte penale internazionale: con quali coperture è entrato nel nostro Paese? Con il permesso di chi, con quali guarentigie?"
"In Libia -ha sottolineato Paolo Ciani, del Pd- esistono veri e propri 'lager', come li ha definiti Papa Francesco, e la persona liberata ieri è ritenuta uno dei principali responsabili degli orrori che vi si compiono. È indispensabile comprendere per quale motivo Almasri fosse in Italia e, soprattutto, perché sia stato rimesso in libertà con tale urgenza, nonostante i mandati di cattura internazionale. Questa decisione, che rappresenta una violazione degli impegni assunti dal nostro Paese nei confronti della Corte penale internazionale, appare come il risultato di una scelta politica sulla quale è indispensabile garantire piena trasparenza. Il Governo ha il dovere di fornire spiegazioni chiare e dettagliate per ristabilire la credibilità dell’azione dello Stato e riaffermare l’impegno dell’Italia verso la giustizia internazionale”.
Messina, 22 gen. (Adnkronos) - "E’ un percorso straordinario quello del professore e poi Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un uomo che ha portato avanti un impegno infaticabile l’esaltazione dei valori democratici e le promozione del bene comune”. Così, la rettrice dell'Università di Messina Giovanna Spatari a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico. A breve è atteso l'arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Quando un presidente della Repubblica fa visita ad un ateneo questo rappresenta il legame delle istituzioni al mondo della Cultura che poi è un volano di crescita economica e sociale per il territorio- dice la rettrice- Direi che Messina nello spirito della Conferenza di Messina è sempre più punto di riferimento nell’Area Euro Mediterranea come testimoniato dalla presenza di molti giovani che decidono di frequentare questo Ateneo. Intanto per il prossimo anno l’Università consolida con oltre 25 mila studenti la sua posizione. Quest’anno sono stati aperti nuovi corsi di laurea alcuni dei quali in lingua inglese ci sforzeremo di ampliare l’offerta formativa sempre con uno sguardo al territorio. Agli studenti auguro che siano artifici di un cambiamento e che siano capaci di trovare risposte per costruire il loro futuro”.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - “Per invertire la china del declino americano Trump cambierà la declinazione dell’America First: altro che isolazionismo, avrà un rinnovato protagonismo sullo scenario internazionale che farà bene a tutto l’Occidente”. Così Stefania Craxi, presidente della commissione Esteri e Difesa del Senato, commenta con Bee Magazine, giornale online del gruppo The Skill, il discorso di insediamento del secondo mandato di Donald Trump.
A preoccuparla “l’inconsistenza europea, la dilagante corrente di pensiero per cui dovremmo coltivare il rapporto atlantico a seconda delle Amministrazioni. Un approccio sbagliato, che può danneggiare l’Europa. Servono più pragmatismo e molta meno retorica e ideologia”.
Quanto ai dazi "l’Italia non ha nulla da temere, anche in passato Trump ha già dimostrato un’attenzione speciale per il nostro Paese. Ci sono le condizioni per soluzioni win-win. Piuttosto, penso che l’Unione e gli Stati membri dovrebbero porre a loro volta il tema del riequilibrio della bilancia commerciale a realtà come la Cina. Trump farà uno sforzo per far cessare i conflitti principali ma la vera sfida è creare le basi per un nuovo ordine internazionale”.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "La premier Meloni deve venire urgentemente" in Aula "a riferire" sulla vicenda che ha coinvolto Njeem Osama Elmasry, noto come Almasri. Lo hanno chiesto tutte le opposizioni (AVS, Pd, Più Europa, Italia viva, M5S e Azione) alla Camera, prima delle comunicazioni alla Camera del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sull'invio delle armi all'Ucraina.
Dortmund, 22 gen. (Adnkronos) - Il Borussia Dortmund e Nuri Sahin si separano. Il club tedesco "ha esonerato il suo allenatore dopo la deludente sconfitta per 1-2 in Champions League martedì sera in casa del Bologna". Lars Ricken, amministratore delegato sportivo del BVB, ha sottolineato: “Apprezziamo molto Nuri Sahin e il suo lavoro, volevamo una lunga collaborazione e speravamo fino alla fine di raggiungere insieme una svolta. Dopo quattro sconfitte di fila, dovute a una sola vittoria nelle ultime nove partite e poiché attualmente siamo decimi nella classifica della Bundesliga, purtroppo abbiamo perso la fiducia nella possibilità di raggiungere i nostri obiettivi sportivi nell'attuale stagione. Questa decisione mi fa male anche a livello personale, ma non era più evitabile dopo la partita di Bologna”.
“Purtroppo in questo momento non siamo riusciti a rendere giustizia alle ambizioni sportive del Borussia Dortmund in questa stagione. Auguro il meglio a questo club speciale”, afferma Nuri Sahin. Il Borussia Dortmund informerà tempestivamente chi andrà in panchina sabato prossimo nella Bundesliga contro l'SV Werder Bremen.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - “Un rinvio a giudizio non vuol dire nulla. Aspettiamo che la giustizia si esprima. L’ho detto per nemici storici politici, continuo a dirlo a tutti, uno è innocente sino al terzo grado di giudizio. Lo dico anche per Daniela Santanchè”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ai microfoni di 'Agorà' su Raitre.
Messina, 22 gen. (Adnkronos) - C'è attesa a Messina per l'arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che oggi parteciperà all'inaugurazione dell'anno accademico e nelll'ambito della cerimonia gli sarà conferito dalla rettrice Giovanna Spatari, il Dottorato honoris causa in “Scienze delle pubbliche amministrazioni”. Dopo l’intervento della rettrice, interverrà il rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Domenico Quartarone, a cui farà seguito l'intervento della rappresentante degli studenti, Chiara Furlan. Nel corso del conferimento del Dottorato honoris causa, la “laudatio” sarà affidata al presidente emerito della Corte Costituzionale, il prof. Gaetano Silvestri, mentre la motivazione del conferimento sarà enunciata dalla professoressa Daniela Novarese, ordinaria di Storia delle Istituzioni politiche. Successivamente, il presidente Mattarella terrà la sua “lectio doctoralis”. L’inaugurazione dell’Anno Accademico è stata inserita in un programma articolato, intitolato “Messina Europa, 1955-2025”. La presenza del Capo dello Stato – afferma la rettrice Giovanna Spatari "è anche lo spunto per un momento di approfondimento, confronto e riflessione, all’interno di una tre giorni iniziata lo scorso 20 gennaio".