I ragazzi, in tutto circa una ventina, in gran parte del collettivo universitario Cua, sono entrati nel negozio con uno striscione per pubblicizzare l’evento di venerdì (“Occupy Unibo parade. Ore 18 piazza Verdi. Riprendiamoci l’università, i soldi e le nostre vite”) e lì ci on rimasti circa un quarto d’ora. Poi sono stati invitati a uscire dagli impiegati, che hanno deciso di abbassare le serrande. Lo striscione è stato quindi spostato fuori, dove i ragazzi hanno allestito un banchetto con volantini, montato una tenda (simbolo della protesta) e organizzato un “pranzo sociale”, definito come “un momento di condivisione per prepararci alle manifestazioni dei prossimi giorni”.
I manifestanti ci tengono a specificare che le annunciate dimissioni del premier Silvio Berlusconi non fermerà le loro proteste: “Sicuramente è uno spartiacque importante – spiegano – ma la nostra lotta è contro la finanza globale”.
L’iniziativa di questa mattina è stata organizzata per anticipare la parata in programma tra due giorni. Alle 18 partirà da piazza Verdi, nel cuore della zona universitaria, un corteo animato da musica e flash mob. E non è esclusa un’occupazione delle vie intorno all’Alma Mater. Sui volantini che pubblicizzano l’evento s’invita infatti a “portare una tenda”.
La “Occupy Unibo parade” non sarà peraltro l’unica manifestazione della giornata. In mattinata gli studenti delle scuole superiori del collettivo Cas si riuniranno in piazza San Francesco, per poi sfilare per le vie del centro. Alle 17.30, invece, in piazza Cavour, sede della Banca d’Italia e teatro di un recente scontro fra manifestanti e forze dell’ordine, ci sarà un ‘flash mob rumoroso”, organizzato dagli attivisti del centro sociale Tpo.