Anche il Carroccio si tira indietro: "Bello stare all'opposizione", dice Bossi. Dubbi anche dall'Idv. Di Pietro: "Meglio le urne". L'ex commissario europeo a Berlino: "Italia ha strada enorme da fare, servono tagli ai privilegi"
“Su Monti deciderà il partito”. Parola di Silvio Berlusconi, che sulla nomina di Mario Monti a presidente del Consiglio ha cambiato versione rispetto a ieri, quando aveva accolto con favore la notizia della nomina di Mario Monti a senatore a vita, riferitagli da Gianni Letta. In 24 ore, però, le carte sul tavolo del Pdl sono cambiate, con il partito spaccato tra l’ipotesi elezioni e quella dell’esecutivo d’emergenza: gli ex An vorrebbero andare al voto, mentre un’altra parte consistente del partito starebbe valutando l’opzione di un appoggio esterno. In ogni caso l’opzione Monti è talmente concreta che già circolano i nomi per una possibile squadra. E oggi l’ex commissario Ue è stato due ore a colloquio con il presidente della Repubblica. Al termine dell’incontro, Napolitano ha sentito al telefono Obama, che si è detto fiducioso verso il capo dello Stato e sulla capacità del nuovo governo di attuare un “duro programma di riforme”.
Ad ora, per il nuovo governo, le indiscrezioni parlano di Giuliano Amato agli Interni o alle Riforme. Mentre la sorpresa potrebbe arrivare per la casella di via xx settembre: il nuovo ministro dell’Economia potrebbe essere lo stesso Monti. Ovvero il presidente della Bocconi – che questo pomeriggio è salito al Quirinale – potrebbe decidere di prendersi anche l’interim per poter gestire la politica economica del Paese. Le alternative sul tavolo sono Fabrizio Saccomanni e Domenico Siniscalco. Sottosegretario alla presidenza del Consiglio potrebbe essere Enzo Mogavero, già capo gabinetto di Mario Monti e direttore generale alla Commissione europea, esperto di Antitrust. Al suo fianco Gianni Letta, irrinunciabile agli occhi di Berlusconi, mentre ancora circolano voci di due possibili vicepremier: uno del Pdl e un altro del Pd. Inoltre al ministero della Giustizia potrebbe restare Nitto Palma e agli Esteri Franco Frattini. Per il Pd il nome che sembrerebbe sicuro è quello di Enrico Letta, mentre per il terzo Polo al governo potrebbe entrare Rocco Buttiglione, al dicastero dell’Istruzione.
Tornando agli scenari che si stanno delineando, l’ipotesi dell’ex commissario europeo alla guida di un esecutivo istituzionale ha ricevuto anche il pieno appoggio del presidente della Camera Gianfranco Fini, che promette il sostegno del Terzo Polo e a Servizio Pubblico annuncia: “Sabato Berlusconi si dimetterà”. Resta fermamente contraria la Lega Nord; Umberto Bossi non partecipa al vertice con Berlusconi a Palazzo Grazioli e dice: “Noi restiamo fuori perché così si può controllare meglio”. Sul fronte opposto, simile la posizione dell’Italia dei Valori. Antonio Di Pietro ha ribadito la linea oggi: “L’Idv dice no a questo governo tecnico, non gli voteremo la fiducia e ne staremo fuori”. Perché il governo che si “paventa”, ha affermato, “risponde al sistema bancario, al sistema finanziario e addirittura a quello della speculazione”. Di Pietro ha anche precisato che non darà il suo appoggio a un esecutivo del genere “perché sarebbe sostenuto anche dalla maggioranza berlusconiana. Poi, nel caso questo nuovo governo dovesse fare un provvedimento che può servire agli interessi del Paese, potrò anche votarlo. Ma alla fiducia voterò no e staremo fuori dal governo”. Sferzante Beppe Grillo, che ha paragonato il ruolo di Monti a quello che ebbe Badoglio quando Mussolini venne sfiduciato.
Ma la questione principale è quella interna allo stesso Pdl, con un folto gruppo di parlamentari, capeggiato dagli ex An La Russa e Matteoli, fermamente contrari all’ipotesi di un esecutivo tecnico. A tal punto che un nuovo governo, privo del sostegno della Lega e di una parte consistente dei berlusconiani, potrebbe partire senza la stabilità necessaria per portare in porto i provvedimenti chiesti dalla Ue e dalla Bce. Il vertice di quest’oggi non ha sciolto le riserve e il partito, sempre più diviso, si avvia a prendere una decisione solo dopo il voto definitivo del maxiemendamento, previsto per sabato.
LA CRONACA ORA PER ORA
00.08 – Berlusconi fa il nome di Dini ai senatori Pdl
Berlusconi avrebbe lanciato il nome di Lamberto Dini durante la riunione con i senatori del Pdl. “Non dobbiamo farci condizionare o dettare le condizioni dagli altri ma pensare che anche noi possiamo indicare un nostro candidato durante le consultazioni, anche Dini”, avrebbe detto il Cavaliere ai suoi parlamentari.
22.31 – Berlusconi: “E se proponessimo noi un candidato a Napolitano?”
Il ragionamento a voce alta del presidente del Consiglio, intervenuto durante l’ampio dibattito da parte dei senatori Pdl, ruoterebbe intorno alla considerazione che proprio il Pdl è maggioranza al Senato e, avrebbe sottolineato, che alla Camera abbiamo perso per pochi voti. E allora, perché non presentiamo noi un candidato a Napolitano, magari per un governo con un nuovo ministro dell’Economia? Ragioniamo anche su questa ipotesi, sarebbe stata la considerazione offerta da Berlusconi all’analisi dei suoi senatori.
22.29 – Senatori Pdl: prevale appoggio esterno a Monti e voto a giugno
Sarebbe l’opinione di un disco verde a un governo Monti quella che sta emergendo come prevalente dall’assmblea dei senatori Pdl con Silvio Berlusconi a Palazzo Madama. Un disco verde legato però, sempre a quanto si apprende, a precise condizioni: all’appoggio esterno, in primo luogo, e alla realizzazione da parte del nuovo esecutivo degli impegni definiti con l’Ue. Il passo successivo completata l’agenda europea, sempre l’opinione prevalente tra i senatori Pdl, dovrebbero essere le elezioni per le quali si guarderebbe a giugno.
22.28 – Fini: “Spero lista 12 ministri e programma essenziale”
‘Il mio auspicio è che si facciauna lista scarna, di dodici ministri, e un programma che non sia il libro dei sogni perché le ultime vicende ci hanno insegnato che arriva la scopa nuova che scopa meglio ma poi i problemi restano irrisolti”: così Gianfranco Fini ospite della trasmissione di Santoro Servizio Pubblico. “Pochi punti del programma – ha insistito il presidente della Camera – e la convergenza inedita delle forze parlamentari”.
22.16 – Di Pietro: “Nostro appoggio a governo Monti dipenderà da provvedimenti”
“Ribadisco la stima mia e dell’intera Idv per Mario Monti. L’Idv è una formazione politica che non intende partecipare al voto di fiducia al Governo Monti, non per Monti, ma perché vogliamo prima leggere i provvedimenti che fa”. Così Antonio Di Pietro intervenendo a ‘Piazza Pulita’ su La7. “Se li riteniamo importanti e necessari che vanno nell’ottica del rigore e soprattutto di una scelta ben precisa su chi debba pagare il conto”, ha aggiunto Di Pietro, “daremo consenso e appoggio sui singoli provvedimenti”.
22.12 – Fini: “Chi boccia larghe intese si assume responsabilità”
“Il Governo Monti nasce solo se Berlusconi si prende la responsabilità di dire: serve un Governo di larghe intese”. Così Gianfranco Fini intervenendo a ‘Servizio Pubblico’. In caso contrario, ha osservato il presidente della Camera, “sarebbe un Governo del ribaltone, che sta in piedi con affanno” ma “chi si prende la responsabilità di dire no dovrà spiegare perché privilegia un interesse di parte a quello generale”. L’Italia, ha concluso Fini, è sull’orlo del “precipizio”.
22.03 – Pdl spaccato sul voto, Berlusconi ascolta e prende appunti
E’ ancora lunga la lista degli iscritti a parlare a palazzo Madama durante la riunione dei senatori del Pdl. Silvio Berlusconi ascolta gli interventi e prende appunti. Ci si interroga sull’opportunità di appoggiare o meno un esecutivo tecnico. La platea degli oltre 100 parlamentari è divisa, anche se al momento sembrerebbe prevalere la linea dei contrari al voto. Il Cavaliere, complice anche i postumi della febbre, non ha preso la parola, ma dovrebbe intervenire in chiusura.
22.01 – Casini: “Chi Boccia Monti si assume responsabilità”
“Mi auguro ci sia una maggiore corresponsabilità” e “chi oggi per motivi personali boccia un tentativo come quello che si sta profilando con la situazione economica attuale, si assumerebbe una responsabilità enorme e avrebbe un cattivo torna conto. Farebbe un pessimo affare”: lo ha detto Pierferdinando Casini a ‘Otto e Mezzo’.
21.56 – Fini: “Sabato Berlusconi va a dimettersi al Colle”
”Sabato probabilmente il presidente del consiglio va al Colle e si dimette, poi partono le consultazioni e avremo un nuovo presidente del Consiglio incaricato, è un fatto positivo”: così Gianfranco Fini a Servizio Pubblico.
21.53 – La cena degli ‘scajoliani”.
Nel caso di dimissioni del presidente del Consiglio sostenute da una vasta maggioranza eletta dagli italiani “la via maestra sarebbero le elezioni, ma la via maestra credo sia impedita dalle condizioni oggettive dell’economia che necessita di risposte urgenti”: questa è la convinzione dell’ex ministro Claudio Scajola che così ha risposto a una domanda dei giornalisti sull’eventualità che il capo dello Stato nomini un nuovo premier e sulle conseguenze nel Pdl. Scajola ha ammesso che “nel Pdl c’è una discussione accesa perchè questo governo è frutto di una maggioranza parlamentare vasta eletta dagli italiani. E’ altrettanto vero che il presidente del Consiglio ha annunciato le sue dimissioni dando una grande prova di senso di responsabilità”. La decisione finale sarà presa “con gli organi statutari previsti perché – ha aggiunto – ci sarà una riunione a livello di presidenza che valuterà la situazione per dare un’indicazione ai gruppi parlamentari che dovranno andare al Quirinale a esprimere la posizione del partito”.
21.30 – Berlusconi: “Non possiamo permetterci ora campagna elettorale”
Ora è il momento di essere responsabili verso il Paese. Se andassimo al voto, non possiamo permetterci, in questo momento, tre mesi di campagna elettorale. Lo avrebbe detto Silvio Berlusconi parlando ai senatori del Pdl a palazzo Madama.
21.16 – Scajola: “In Pdl prevarrà responsabilità”
L’ex ministro Claudio Scajola è convinto che non ci sarà nessuna frattura nel Pdl circa la decisione se appoggiare o meno un nuovo esecutivo dopo le dimissioni di Berlusconi senza andare ad elezioni. “C’è una discussione accesa – ha detto arrivando a una cena con un centinaio di persone a Milano -. Ci sono posizioni diverse ma prevarranno quelle della responsabilità e ci si adeguerà alla decisione della maggioranza”.
21.15 – Casini: “Non ci sono condizioni per nuovo incarico a Berlusconi”
“Non credo che ce ne siano le condizioni e non credo che Berlusconi abbia intenzione di farlo”. Pier Ferdinando Casini risponde così quando a ‘Otto e mezzo’ gli viene chiesto se ritenga possibile un reincarico a Silvio Berlusconi.
21.10 – Berlusconi: “Ora è importante rimanere uniti”
“Ora è importante rimanere uniti”. Lo avrebbe detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ai senatori del Pdl a Palazzo Madama facendo riferimento alle divisioni interne al partito sull’ipotesi di appoggio ad un esecutivo tecnico. “Bisogna rimanere uniti e decidere dopo avere ascoltato tutti”, avrebbe aggiunto il premier.
21.06 – Pdl spaccato: ex An per voto, altri per appoggio esterno da parte di senatori Pdl
Dentro o fuori? Presenti con ministri nel nuovo governo o limitarsi a ‘lasciarlo passare’? Al suo arrivo a Palazzo Madama, Silvio Berlusconi glissa alla domanda dei cronisti che lo attendono ma l’opzione di un appoggio esterno al prossimo governo, senza dunque ministri Pdl, affiora tra gli argomenti di discussione nel corso della riunione tra il presidente del Consiglio e i senatori Pdl, cui partecipa anche il coordinatore del partito. E sarebbe stato, a quanto si apprende, il vicepresidente vicario dei senatori Pdl, Gaetano Quagliariello, a porre sul tavolo del confronto anche la possibilità del solo appoggio esterno. Dal fronte degli ex An, invece, sarebbe emersa la determinazione, sostenuta da Domenico Nania, a insistere sulla strada delle elezioni anticipate, anche sulla scorta di alcuni dati che darebbero il segretario del partito Angelino Alfano in vantaggio nello scontro diretto con il leader Pd Pierluigi Bersani.
21.03 – Casini: “Sosterrò il governo, ma non ne farò parte”
“Saro’ il primo sostenitore in Parlamento del nuovo Governo, ma non ne farò parte”. Lo afferma il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, alla trasmissione Otto e mezzo. “Chiunque oggi, con lo spread che continua a salire, si mettesse nelle condizioni di dire voglio le elezioni perchè mi conviene di più si assumerebbe una responsabilità enorme”.
21.02 – Alfano: “Non più di 72 ore per scelta giusta”
“Ore decisive, 48 o al più 72, per assumere la decisione giusta per il Paese e per il Pdl”. E’ quanto ha detto, a quanto apprende l’Agi, il segretario Pdl, Angelino Alfano, che partecipa all’assemblea del gruppo dei senatori Pdl con SIlvio Berlusconi, a Palazzo Madama. “Andare alle elezioni, certo. E’ come parlare della bibbia per i cultori del bipolarismo ma ora, in questa situazione, si deve considerare il rischio che il quadro finanziario esploda proprio durante la campagna elettorale. E in quel caso – è l’allarme che Angelino Alfano mette davanti ai senatori Pdl riuniti con Berlusconi a Palazzo Madama – noi finiremmo per prenderci la colpa del disastro”.
21.01 – Berlusconi su Antonione e Carlucci
“Come fa la Carlucci? Ha lavorato per anni a Mediaset”: lo avrebbe detto Silvio Berlusconi nell’incontro con i senatori del Pdl a palazzo Madama, dove avrebbe parlato anche dalla mossa di Antonione. “Non capisco il comportamento di certe persone come Antonione. Siamo amici molto stretti. Ho anche battezzato la figlia. Sono veramente dispiaciuto e amareggiato”.
21.00 – Berlusconi: “Se andiamo a votare perdiamo”
“Se andiamo alle urne perdiamo. Tutti i governi che sono andati a votare con questa crisi economica hanno perso le elezioni”. E’ questo il ragionamento che ha fatto Silvio Berlusconi durante l’ufficio di presidenza in via del Plebiscito. Il premier ancora non ufficializza la decisione di dare il via libera all’esecutivo Monti a causa delle divisioni interne. I ‘falchi’ del partito spingono per un appoggio esterno, in modo da compattare il partito e per non mettere in discussione il rapporto con la Lega, ma il Cavaliere – seppur inizialmente tentato dal percorrere questa strada – al momento la esclude. Innanzitutto, ha spiegato durante l’incontro di oggi, Giorgio Napolitano non permetterebbe mai un’ipotesi del genere. Eppoi, ha argomentato, qualora non partecipassimo ad un esecutivo di emergenza nazionale, i cittadini farebbero ricadere la colpa su di noi. Il premier, parlando anche con i senatori, si è detto sereno, perché non dovrà più subire ricatti e tradimenti. Ho la coscienza a posto, è la riflessione fatta dal presidente del Consiglio. Il Pdl resta spaccato: ci sono stati momenti di tensione durante la riunione a palazzo Grazioli, con alcuni esponenti – in primis Matteoli, Sacconi, Rotondi, Romani – che continuano ad opporsi alla tesi dell’appoggio all’esecutivo tecnico. Berlusconi resiste, ma teme proprio il fuoco amico: sabato Giuliano Ferrara, Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti hanno organizzato una manifestazione ‘pro voto’ e il Cavaliere è preoccupato perché la scelta dell’esecutivo tecnico possa incidere negativamente sugli elettori del centrodestra.
20.51 – Bossi: “Monti? Non c’è problema, restiamo fuori”
“Noi restiamo fuori perché da fuori si può controllare meglio. Non c’è ancora un programma e noi non vogliamo dare a priori la nostra adesione a un governo in cui non c’è progetto nè programma”. Lo ha detto Umberto Bossi commentando l’ipotesi di un governo Monti. “Meglio contrattare volta per volta le cose. Appoggio esterno? Non direi”. Su Berlusconi, poi, Bossi ha detto: “”Berlusconi non l’ho sentito, parla per lui”.
20.50 – Bossi: “Alleanza con Pdl? Elezioni sono lontane”
“Le elezioni sono ancora lontane”. Cosi’ il ministro Umberto Bossi risponde ai giornalisti che, all’uscita dal palazzo dei Gruppi Parlamentari, gli chiedono se l’alleanza tra Lega e Pdl, alla luce delle diverse posizioni rispetto all’eventualita’ di un governo Monti, sia a rischio.
20.49 – Berlusconi contestato fuori dal Senato
Arrivando in Senato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stato contestato da alcune persone che sostavano su via Rinascimento. Alcuni gli hanno urlato: “Delinquente, vai a casa”.
20.48 – Casini: “Senza Pd o Pdl non sono larghe intese, ma governicchio”
Il governo di larghe intese non può nascere senza il Pdl e il Pd, “altrimenti sono piccolissime intese, un governicchio”. Lo dice Pier Ferdinando Casini a Otto e mezzo. E con la Lega? “Mi auguro una corresponsabilità la più ampia possibile”, auspica il leader Udc
20.43 – Bossi: “Non c’è programma, no a fiducia a priori”.
20. 42 – Bossi: “Stiamo fuori dal governo per controllare meglio”
20.39 – Berlusconi: “Su Monti deciderà partito”
Decideranno gli organi interni del Pdl. Silvio Berlusconi, incontrando i senatori di via dell’Umilta’ a palazzo Madama, ha spiegato che non ci sono alternative all’ipotesi Monti e ad un esecutivo di larghe intese, ma ha voluto anche sottolineare che la scelta sara’ di tutto il partito.
20.31 – Berlusconi: “Mercati non permettono mesi di attesa”
“Siamo sotto la speculazione internazionale e il mondo finanziario ci dice che non possiamo reggere due o tre mesi in attesa delle elezioni”. E’ la fotografia della situazione che, apprende l’Agi, silvio Berlusconi espone ai senatori Pdl riubniti a Palazzo Madama. Resta il fatto che “le elezioni sarebbero certo la scelta piu’ limpida”.
20.28 – Berlusconi: “Voto scelta limpida, ma c’è speculazione”
20.22 – Incontro tra Schifani e Berlusconi a Palazzo Madama
Breve incontro a Palazzo Madama tra il presidente del Senato Renato Schifani ed il premier Silvio Berlusconi prima della riunione del Cavaliere con i senatori del PdL.
20.19 – Prodi: “Monti? Grande fiducia, ma governo tecnico è sconfitta politica
”Io e Monti siamo più amici che colleghi. Lo sento regolarmente. Ho estrema fiducia che lui possa dare quella garanzia al mondo finanziario e politico internazionale, che se dice una cosa la mantiene. Anche se certo, il governo tecnico è un po’ una sconfitta per la politica. Il paese è ancora nella lunga transizione iniziata con la fine dei grandi partiti storici”: così Romano Prodi, in una intervista alla Radio Svizzera di lingua italiana.
20.18 – Berlusconi: “Larghe intese? Vediamo”
“Vediamo”. Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, entrando in Senato, risponde ai cronisti che gli chiedono sull’ipotesi di governo di larghe intese o di emergenza appoggiato dal Pdl.
20.14 – Obama a Napolitano: “Fiducia nel nuovo governo, farà riforme”
Il presidente Usa Barack Obama ha “espresso fiducia nella leadership del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per la messa in piedi di un governo ad interim che attuerà un programma di riforme aggressivo e riporterà fiducia sui mercati”.
20.11 – Berlusconi lascia Palazzo Grazioli
Il premier Silvio Berlusconi ha lasciato in questo momento la sua residenza romana. Il presidente del Consiglio è diretto al Senato, poco prima era rientrato a palazzo Grazioli Fedele Confalonieri.
20.07 – Quirinale, terminato l’incontro tra Monti e Napolitano.
E’ terminato da poco l’incontro tenutosi al Quirinale tra il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il professor Mario Monti, che ha voluto esprimere il suo vivo ringraziamento per la nomina a Senatore a vita. Lo rende noto un comunicato del Quirinale.
19.50 – Alfano: “Berlusconi politicamente ancora in campo”
“Berlusconi e’ politicamente in campo, capace di catalizzare l’attenzione di milioni di persone”. Lo ha detto Angelino Alfano alla presentazione del libro di Maurizio Lupi. “Quello che e’ in campo e’ un modo di intendere la democrazia in modo trasparente, Berlusconi ha difeso l’idea che ai cittadini bisogna parlare chiaramente, e bisogna dire prima chi sara’ il premier -ha aggiunto il segretario del Pdl- Ci hanno prima preso in giro e poi ci hanno imitato nei congressi dei partiti. Noi abbiamo idee e valori da difendere, quelli con cui siamo e restiamo in campo”.
19.35 – Incontro Fini-Letta
Il Presidente della Camera Gianfranco Fini sta incontrando a Montecitorio il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta.
19.18 – Commissione bilancio approva maxiemendamento
Via libera della commissione Bilancio del Senato al maxiemendamento al ddl stabilità. Il provvedimento è passato con i voti favorevoli della maggioranza, mentre il Pd si è astenuto, il Terzo polo non ha partecipato e l’Idv ha dato parere contrario.
19.16 – Casini: “Berlusconi è stato un alibi per tutti”
“Berlusconi è stato un grande alibi per tutti, un grande manto che ha consentito anche all’opposizione di non doversi misurare con la drammaticità delle rispettive posizioni per quello che sono. La caduta di questo governo porterà tutti a fare i conti con se stessi”
19.07 – Ddl stabilità: tre milioni di euro per Radio radicale
Tre milioni di euro a radio radicale, nel 2012. Le risorse sono contenute nell’emendamento del relatore al ddl stabilità, Massimo Garavaglia, secondo quanto riferisce il senatore del Pd, Vidmer Mercatali. “Radio radicale è in sala di rianimazione. Siamo riusciti a mettere nella legge di stabilità 3 milioni nel 2012. Quindi per qualche mese potrà continuare a fare un servizio importante. Poi ci sarà un governo nuovo e si vedrà”.
19.05 – Scilipoti: “Monti è solo espressione delle banche”
“Monti e’ solo l’espressione di quella lobby bancaria internazionale che ha distrutto migliaia di piccole imprese italiane, e che ha fatto privatizzare la Banca d’Italia togliendola allo Stato e ai cittadini.” Lo ha detto oggi Domenico Scilipoti, intervenuto ad un incontro ad Ascoli Piceno per presentare il suo libro.
19.00 – Bocchino: “Sì a Monti, cambiare legge elettorale”
“Il Paese ha bisogno che nasca quanto prima il Governo Monti, che sia un Governo di responsabilità politica e di ricostruzione nazionale”. Ad affermarlo il vice presidente di Fli, Italo Bocchino, a margine di un incontro oggi a Torino. Bocchino che ha ribadito che se nascera’ il Governo Monti, “non ci sono ragioni per andare a elezioni anticipate, si andra’ a scadenza naturale” e ha aggiunto: “Noi speriamo che siano pochi gli irresponsabili che per ragioni di propaganda o di quattro voti in piu’ dicono no a questo Governo, indispensabile in questa fase del Paese”.
18.37 – Telefonata Obama-Napolitano
Giorgio Napolitano, ha avuto oggi pomeriggio un colloquio telefonico con il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che ha voluto essere ragguagliato sugli sviluppi e le prospettive della situazione politica in Italia in relazione alle grandi tensioni tuttora in atto sui mercati finanziari. Ne dà notizia il Quirinale.
18.25 – Donadi (Idv): “Stima per Monti è assoluta”
“La stima nei confronti di Monti è assoluta. E’ sicuramente una delle persone più autorevoli, prestigiose e qualificate che l’Italia in questo momento ha come garanzia di serietà”. Lo ha affermato Massimo Donadi, capogruppo di Italia dei Valori alla Camera, oggi a Villa San Giovanni per partecipare a un incontro sul ponte sullo Stretto. “Siamo molto perplessi -ha aggiunto – sull’operazione complessiva perchè in tre giorni è cambiato il mondo: ci troviamo Berlusconi fuori scena ma non si sa fino che punto; l’Italia che ieri per qualche ora abbiamo temuto tutti che potesse trovarsi in una situazione drammatica; una situazione in cui si va verso il governo tecnico con una maggioranza che non si riesce a capire quali confini possa avere. E’ naturale per qualsiasi partito avere dubbi e perplessità perchè siamo di fronte a uno scenario che trova tutti impreparati”.
18.18 – Calderoli: “Governo Monti? Banda Bassotti”
Parla di “banda Bassotti” in arrivo a Palazzo Chigi e promette che “la Lega la combatterà”, Roberto Calderoli. “Se fossero vere le indiscrezioni rispetto alla possibile composizione e agli eventuali sostenitori del futuro governo di cui tanto si sta parlando – dice infatti il ministro per la Semplificazione normativa e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord – allora saremmo di fronte ad un esecutivo politico e non certamente tecnico, un esecutivo di evidente connotazione ribaltonistica, che cancellerebbe in un colpo il bipolarismo, la politica e la democrazia che, con la scusa del bene del Paese e della tutela dei conti pubblici, si vogliono sostituire con i poteri della finanza, quegli stessi poteri che hanno rovinato le famiglie, le imprese e gli stessi conti pubblici”. “Ma la Lega Nord – annuncia – combatterà la futura Banda Bassotti e farà un opposizione durissima”.
18.17 – Ddl stabilità rifinanzia “legge mancia”
Un emendamento del relatore alla legge di stabilità rifinanzia per 150 milioni la cosiddetta “legge mancia”, in base alla quale i fondi sono decisi dai parlamentari per i loro collegi. L’emendamento sta per essere votato dalla commissione Bilancio del Senato
18.00 – Mario Monti ricevuto al Quirinale dal presidente Napolitano
17.59 – Pd conferma non voto al Senato su legge stabilità
Il Partito Democratico ha deciso di non partecipare al voto finale sulla legge di stabilità. In precedenza la stessa posizione era stata assunta dal terzo Polo e dall’Udc. “Non parteciperemo al voto – spiega Anna Finocchiaro – eserciteremo la massima responsabilità per accelerare l’iter della legge e aprire una nuova fase”.
17.18 – Buttiglione: “Napolitano geniale, Pdl dica sì”
“E’ stato geniale il presidente della Repubblica a nominare Mario Monti senatore a vita, è stato un pre-incarico che ha fatto calare di settanta punti lo spread. Voglio vedere chi avrà il coraggio di dire no a un governo Monti”. Con queste parole Rocco Buttiglione, intervenendo in diretta su Livestream nel corso di “Citofonare Adinolfi”, ha manifestato l’assenso “entusiasta” alla nascita di un esecutivo guidato dall’ex commissario europeo. Il presidente dell’Udc ha proseguito: “Un governo politico, a questo punto, sarebbe meglio di un governo tecnico. Mi auguro la partecipazione piena del Pdl. Se sarà un governo politico ci saranno nostri esponenti nella compagine, se invece fossimo nel quadro di un governo tecnico ovviamente nessuno dell’Udc sarà ministro”.
17.08 – La Russa: “No a esecutivi ammucchiata, ma decide Berlusconi”
“A me i governi-ammucchiate non misono mai piaciuti, ma sarà Berlusconi a comunicare le sue valutazioni all’Ufficio di presidenza del PdL immediatamente prima o dopo le consultazioni del Capo dello Stato”. Così il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha commentato il “dilemma” all’interno del Pdl tra le due ipotesi: governo tecnico o andare al voto.
16.50 – Gava, Antonione e Destro passano nel gruppo misto
Fabio Gava, Giustina Destro e Roberto Antonione, secondo quanto si è appreso, sono passati al gruppo misto. Gruppo al quale era già approdato Giancarlo Pittelli. I firmatari della lettera appello al premier sulla necessità di un governo con un’ampia maggioranza starebbero lavorando ad un nuovo gruppo. Due le ipotesi: arrivare a costruirne uno autonomo, e dunque con almeno 20 parlamentari, alla Camera o un sottogruppo, più piccolo, di una decina di parlamentari, nel misto. Due giorni fa non hanno votato il rendiconto generale dello Stato, dopo le decisioni preannunciate dalle opposizioni, che hanno consentito comunque di approvare il provvedimento ed in una nota hanno ribadito “la necessità che il Presidente del Consiglio favorisca la nascita di un nuovo Governo con la più ampia base parlamentare,”.
16.17 – Berlusconi ai suoi: “Devo tutelare gli interessi del paese”
Sono aperto ai vostri suggerimenti, considerate però che io devo tutelare gli interessi del Paese, l’Italia viene prima di tutto. E’ il ragionamento che ha fatto Silvio Berlusconi al vertice del Pdl appena conclusosi a palazzo Grazioli. I ministri perplessi sulla ‘soluzione Monti’ hanno chiesto al premier di considerare tutte le opzioni sul campo e di non abbandonare affatto la ‘carta’ del voto anticipato. Il premier ha spiegato che il suo via libera a Monti è motivato dalla gravità della crisi economica ma che è aperto ad ascoltare le ragioni di tutti i dirigenti del partito. Per questo motivo sabato ci sarà un ufficio di presidenza e dopo le consultazioni, ha annunciato Angelino Alfano, verrà presa la decisione finale sull’eventualità di appoggiare Monti o di chiedere le elezioni anticipate. Al momento, dunque, restano le divisioni all’interno del Pdl sull’ipotesi Monti.
16.15 – Beppe Grillo: “Monti come Badoglio”
”Il Cavalier Silvio Berlusconi è stato ricevuto al Quirinale dalla controfigura di Umberto II, l’ultimo re d’Italia. La scena nei modi e nella sua rappresentazione è la medesima del 1943, quando a Villa Savoia Vittorio Emanuele III comunicò al Cavalier Benito Mussolini il suo licenziamento. In entrambi i casi il successore venne scelto dal regnante. Ieri fu Badoglio, adesso è Monti”. Beppe Grillo, nel suo blog, legge così i fatti di queste ultime ore e l’ipotesi di un governo guidato da Mario Monti. “La caduta del fascismo – aggiunge – avvenne per una guerra mondiale persa. Quella del berlusconismo per un disastro economico di livello europeo. I liquidatori furono allora gli angloamericani, oggi i tedeschi e i francesi. Lo spread sopra i 500 punti ha cacciato queste caricature di governanti, di ministri e ministresse, non l’opposizione. Se fosse stato per il Pdmenoelle, questo governo sarebbe durato per sempre”. “La Seconda Repubblica volge al termine. Ci ha fatto largamente rimpiangere la Prima”. “Chi grida ‘Elezioni, elezioni!’ – aggiunge il comico – non sa di cosa parla, o forse pensa solo alle poltrone. La data delle elezioni è già stata decisa a Washington, Parigi e Londra, e con tutta probabilità sarà il 2013”. “Dalla fine della II Guerra Mondiale – osserva – siamo un Paese a libertà limitata con basi americane che presidiano la penisola. Ora siamo stati messi anche ai domiciliari. La politica economica non è più di nostra competenza, ma del FMI e della BCE. Riceviamo lettere dalla UE che sono l’equivalente di ordini, ultimatum”. “Mussolini – conclude – all’uscita del colloquio con il re, fu caricato su un’ambulanza. Gli venne detto che era per proteggerlo. In realtà, il mezzo era pieno di Carabinieri che lo arrestarono. Ieri sera l’ambulanza non c’era davanti al Palazzo del Quirinale e neppure i Carabinieri. Peccato”.
16.05 – Alfano: “Per ora diciamo voto, ma decida Napolitano. Pdl ha posizioni diverse, troveremo sintesi”
“Noi operiamo per il bene del Paese, il nostro comitato di presidenza aveva deciso che dopo il governo Berlusconi si sarebbe dovuti andare al voto, ma non sovrapponiamo la nostra voce a quella del Presidente della Repubblica”. Cosi’ Angelino Alfano, segretario del Pdl, al termine del vertice del partito con Berlusconi. Il Pdl – ha aggiunto -terra’ un’altra riunione dell’ufficio di presidenza dopo le consultazioni e in quella sede verra’ presa la decisione definitiva sulla questione del governo. E’ lo stesso segretario Pdl a riconoscere che nel partito “ci sono opinioni differenti” pur difendendo il diritto “di un partito al confronto. Se avessimo deciso a maggioranza ci avreste criticati come partito verticistico, questo è un partito democratico nel quale ci si confronta e si discute”. Una ammissione del momento del partito che comunque Alfano accompagna alla assicurazione che “il Pdl non è spaccato”.
15.58 – Pdl, ufficio di presidenza sabato mattina per posizione su Monti
Confronto ancora aperto nel Pdl sull’eventualità di appoggiare un governo Monti. Silvio Berlusconi sta ascoltando i pareri di tutti i ‘big’ del partito di via dell’Umiltà. Al momento restano le perplessità di vari ministri (Matteoli, Romani, Sacconi, Brunetta e Gelmini) e di altri esponenti di primo piano. Per questo motivo il premier, riferiscono fonti parlamentari, ha deciso di convocare un ufficio di presidenza per sabato. Solo al termine dell’ufficio di presidenza verrà ‘ufficializzata’ la linea da seguire, riferisce chi è stato ricevuto a palazzo Grazioli. Il presidente del Consiglio, sostengono sempre le stesse fonti, ha ribadito che la scelta di Monti è ineludibile ma vorrebbe che si arrivasse ad una decisione unitaria per evitare spaccature nel partito. C’è poi da risolvere il problema dell’alleanza con il Carroccio, fortemente a rischio qualora Berlusconi decidesse di dare il via libera definitivo ad un esecutivo guidato dal presidente della Bocconi.
15.56 – Montezemolo: “Monti è unica soluzione”
15.22 – Maxiemendamento: in pensione a 70 anni dal 2050
In pensione a 70 anni a partire dal 2050. Lo conferma la norma del maxiemendamento del governo alla legge di stabilita’ che dovrebbe essere approvato nel pomeriggio dalla commissione Bilancio del Senato. La relazione tecnica, dopo avere stabilito che per il pensionamento di vecchiaia ordinario si raggiungeranno i 67 anni nel 2026 per le categorie di lavoratori, spiega che l’eta’ minima di accesso al pensionamento “cresce ulteriormente per effetto dell’adeguamento agli incrementi della speranza di vita per raggiungere valori prossimi ai 70 anni attorno al 2050”.
15.04 – Pd e Terzo polo verso non voto anche alla Camera
Pd e Terzo polo sono orientati a seguire l’esempio del Senato e non votare il ddl stabilita’ anche alla Camera. A quanto si e’ appreso, l’intendimento dei due gruppi e’ di continuare sulla scia degli ultimi giorni e assicurare la presenza in Aula senza votare. La decisione finale sara’ presa pero’ alla luce dell’andamento dell’esame del ddl a Palazzo Madama e delle presenza a Montecitorio del centrodestra.
14.49 – Si allunga lista ministri a palazzo Grazioli, manca Bossi
Dopo Gianni Letta e Giulio Tremonti anche i ministri Stefania Prestigiacomo e Giorgia Meloni hanno raggiunto da pochi minuti Palazzo Grazioli dove è in corso un vertice con il premier Silvio Berlusconi e lo stato maggiore del PdL.
14.46 – Ddl stabilità: domani Terzo Polo non sarà in aula al Senato
Domani in aula al Senato il Terzo Polo non parteciperà al voto sul ddl stabilità. Lo ha reso noto il capogruppo Francesco Rutelli parlando con i giornalisti a Palazzo Madama. Il Terzo Polo non si asterrà, come ha fatto alla Camera in occasione del voto sul Rendiconto dello Stato, perché al Senato l’astensione vale come voto contrario. “Faremo passare il ddl stabilità – ha spiegato Rutelli – come ultimo atto del governo Berlusconi”.
14.30 – Cgil: “Governo del presidente poi voto”
“Il corretto epilogo della crisi di governo aperta è il ricorso alle urne”. A sostenerlo è la segreteria confederale della Cgil che ritiene che non spetta all’attuale “governo dimissionario guidare il Paese alle elezioni” ma che serve “un governo di emergenza, di transizione e di garanzia del presidente della Repubblica”.
14.16 – Sel: “Sì a governo emergenza, ma deve essere a tempo”
“Un governo di emergenza non può che essere a tempo e con un immediato obiettivo: fronteggiare l’emergenza dei conti con una patrimoniale vera, che non colpisca i cittadini che stanno già pagando gli effetti nefasti della recessione, e restituire la parola agli italiani con il voto”. E’ quanto afferma la Segreteria di Sel.
14.14 – Tremonti e Romani al vertice a Palazzo Grazioli
Il ministro dell’Economia, GiulioTremonti e quello per lo Sviluppo economico Paolo Romani sono appena giunti a Palazzo Grazioli dove è in corso un vertice di tutto lo stato maggiore del Pdl. E’ presente anche Gianni Letta.
14.05 – Letta raggiunge Berlusconi a Palazzo Grazioli
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta ha raggiunto poco fa il premier Silvio Berlusconi e lo stato maggiore del Pdl, riuniti nella residenza romana del presidente del Consiglio.
14.04 – Monti: “A Italia richieste giuste, lavoro enorme”
Le richieste dell’Europa e della comunità internazionale all’Italia, in termini di risanamento dei conti e di stimolo allo sviluppo, sono “quello che dovrebbe essere chiesto ad ogni Paese, per una maggiore crescita”, che deve avvenire non “da ulteriori prestiti, ma attraverso la rimozione degli ostacoli alla crescita stessa”. Così Mario Monti ieri, a margine di un convegno a Berlino. Secondo quanto riporta il Financial Times, l’ex commissario Ue ha ammesso che l’Italia ha “un lavoro enorme da fare”. Richieste, quelle che arrivano a Roma e su cio che “deve essere fatto”, su cui Monti asserisce non possano esserci “molte divergenze intellettuali”. “La crescita – ha detto Monti – richiede riforme strutturali”, che tolgano “ogni privilegio” alle categorie sociali che ne hanno, cancellando il problema italiano di chi “protegge la propria circoscrizione elettorale”. Sull’euro Monti ha affermato che l’Italia è ancora in ampio credito, grazie “ai benefici che ha dalla appartenenza”. Benefici che costituiranno “un patrimonio nel tempo”. “Se l’Italia non avesse fatto parte dell’euro – ha detto – ci sarebbe più l’inflazione, politiche meno disciplinate e meno rispetto per le generazioni future”. L’Italia – ha proseguito Monti – “è al centro dell’Europa. Politicamente e storicamente, l’Italia non può ignorare le sue responsabilità in quanto stato membro fondatore” dell’Ue. “Mi piacerebbe vedere un maggiore rispetto per la Germania di oggi”, ha detto ancora, nel senso di rispetto per l’essere “più rigorosi, più costanti nel tempo, meno a breve termine e più pazienti”. E Roma deve fare ogni sforzo per essere più coinvolta nella partnership franco-tedesca: “sarebbe nel comune interesse”.
14.00 – D’Alema: “Governo anche con Pdl, ora fare presto”
Un governo di emergenza anche con il Pdl, perché andare al voto adesso sarebbe micidiale. Lo dice Massimo D’Alema in un’intervista a Il Mattino in cui chiede di agire con “assoluta rapidità”. Per D’Alema la soluzione migliore sarebbe quella di un governo di responsabilità nazionale, sostenuto da tutti i partiti rappresentati in Parlamento “e non da frange di dissidenti”. Non ci interessa “fare giochini né operazioni che possano essere bollate come ribaltoni. O ci sono le condizioni per una comune assunzione di responsabilità, oppure davvero non resta che andare al voto”.
13.55 – Stasera riunione gruppo Pdl Senato con Berlusconi.
Riunione del gruppo del Pdl di Palazzo Madama questa sera alle 20 al Senato. E’ quanto si apprende in ambienti parlamentari del partito. Secondo le stesse fonti sarà presente anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
13.53 – Berlusconi: “Prima di dire sì a Monti, devo sentire Bossi”.
“Prima di decidere su un eventuale governo tecnico Monti, voglio sentire tutti, il mio partito e gli alleati, a cominciare dalla Lega. Solo dopo aver consultato le varie anime del Pdl e Umberto Bossi – avrebbe detto il Cavaliere secondo quanto riporta l’Adn Kronos – avrò un quadro chiaro della situazione”. Raccontano che il premier sia ormai propenso a sostenere un esecutivo tecnico o di responsabilità nazionale, ma il nodo resta il Carroccio. Si tratterà, infatti, di convicere il Senatur.
13.38 – Vaciago: “Monti quasi pronto, lavora da mesi al programma”.
Mario Monti sarebbe pronto a giurarecome nuovo premier lunedì e avrebbe il programma quasi pronto. Lo ha detto l’economista Giacomo Vaciago, vicino al senatore a vita. “Monti è l’ancora che il Quirinale ha preparato per il Paese – ha affermato a un convegno dell’associazione Koinè – sono quattro mesi che lavora al programma, ormai è pronto, anche se nessuno ha avuto il coraggio di dirlo al presidente del Consiglio”.
13.36 – Maxiemendamento, via libera a ripartizione tagli regioni.
Arrivano le norme per distribuire tra le regioni le compensazioni ai tagli previsti dall’ultima manovra agli enti teritoriali. E’ quanto previsto da una norma inserita nell’emendamento sul patto di stabilità interno al ddl stabilità approvato oggi dalla commissione Bilancio del Senato. Le compensazioni, come previsto, arriveranno dal gettito atteso dalla Robin tax e l’emendamento “ha la finalità” di rendere applicabile la riduzione della manovra a carico degli enti territoriali”.
13,19 – Iniziato vertice Pdl a via del Plebiscito
E’ iniziato da pochi minuti a Palazzo Grazioli un vertice presieduto dal premier Silvio Berlusconi per discutere la possibilità di appoggiare un governo guidato da Mario Monti. In via del Plebiscito sono presenti il segretario del Pdl Angelino Alfano, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, quello per le Infrastrutture Altero Matteoli, Maria Stella Gelmini, titolare dell’Istruzione, Raffaele Fitto, ministro per gli Affari regionali e Renato Brunetta, titolare della Funzione pubblica. A Palazzo Grazioli sono inoltre presenti il vice capogruppo del Pdl al Senato, Gaetano Quagliarello e l’ex ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola.
13,15 – Calderoli: “Lega non va a vertice palazzo Grazioli”
E’ un ‘no’ secco quello che il ministro Roberto Calderoli riserva ai giornalisti che gli chiedono se la Lega andrà a palazzo Grazioli. Uscendo dagli uffici del Carroccio, al palazzo dei gruppi parlamentari di Montecitorio, il responsabile della semplificazione, dopo aver ribadito la posizione avversa al governo tecnico, ha dichiarato che nessuno del partito si recherà nella residenza del premier dove è in corso un vertice.
13,10 – Bonanni, Cisl: “Monti è scelta auspicata da tempo”
“La nomina di Monti a senatore a vita apre la strada ad un suo incarico da Presidente del Consiglio che noi auspichiamo da diverso tempo, avendo chiesto un governo di larghe intese, presieduto da personalità riconosciuta dai mercati, dall’Europa”. Così il leader Cisl, Raffaele Bonanni.
13,00 – Gelmini: “Scelte condivise”
“In queste ore difficili siamo chiamati ad una seria e grave responsabilita’ ed a scelte che riguardano il futuro del Paese, ma anche del sistema politico bipolare che assieme a Silvio Berlusconi abbiamo contribuito a costruire. Per questo la scelta e la decisione devono essere condivise e non conoscere la tentazione di divisioni. Facciamolo al piu’ presto collegialmente e assieme al Presidente Berlusconi”. E’ l’auspicio del ministro Mariastella Gelimini.
12,36 – Bossi-Tremonti, resta il “no” dopo incontro
Il ‘no’ della Lega ad ogni ipotesi di governo tecnico o di larghe intese resta ‘intransigente’. Questa, secondo quanto si apprende, la posizione che il leader del Carroccio, Umberto Bossi, avrebbe espresso di nuovo in mattinata durante l’incontro a Montecitorio con il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Bossi avrebbe sottolineato di nuovo che la Lega è per una soluzione ‘politica’, appoggiata dalla maggioranza che è uscita vittoriosa dalle urne all’ultima tornata elettorale. Se Berlusconi proporrà Alfano bene, avrebbe ribadito il leader del carroccio. Altri nomi invece saranno valutati. Ma dovrà trattarsi comunque di una soluzione politica e non tecnica.
12,20 – Sacconi: “Governo tecnico è solo illusione di stabilità”
“Un Governo partecipato e sostenuto dalla sinistra rappresenterebbe solo l’illusione di una maggiore stabilità”. Lo afferma il ministro Maurizio Sacconi, che esclude anche un esecutivo tecnico.
12,13 – Rotondi: “Pdl non sostenga governo”
“Chiediamo al Pdl di non sostenere il governo tecnico che si profila”. E’ la richiesta che viene avanzata da Gianfranco Rotondi, ministro per l’Attuazione del programma, e dagli altri due parlamentari della Democrazia cristiana eletti nelle liste del Pdl. “Chiedo al mio partito – spiega Rotondi – di ripensarci, se un pensiero si è già formato sul sostegno a un governo tecnico, sia o meno Monti a guidarlo”. Ed invoca con ciò un “gesto forte, di dignità”.
12,11 – Domani prima seduta da senatore per Mario Monti
Il neo senatore a vita, Mario Monti, sarà presente domani nell’aula del Senato per partecipare alla seduta durante la quale sarà approvato il ddl Stabilità
12,03 – Ronchi: “Berlusconi ascolti i nostri timori su Monti”
“In queste ore è necessario analizzare e non sottovalutare, comprendere e non ignorare i timori e le perplessità di tanti esponenti del centrodestra e non soltanto a livello nazionale”. E’ quanto afferma Andrea Ronchi , uno degli esponenti ex An e ex Forza Italia (molti dei quali al governo) che ieri si sono dichiarati nettamente contrari a un governo Monti e hanno suggerito al premier di chiedere le elezioni.
11,54 – Marcegaglia: “Sì a un esecutivo Monti”
”Si’, secondo noi si”’. Così Emma Marcegaglia ha risposto a chi le ha chiesto se un governo Monti sarebbe una risposta in linea con quello che chiedono le aziende. Poco prima, partecipando alla firma di un protocollo di legalità con Ferrovie dello Stato al ministero dell’Interno, la presidente di Confindustria aveva ricordato il documento di ieri delle imprese, ribadendo che serve “la nascita di un governo di emergenza nazionale, che veda un’ampia maggioranza parlamentare, con l’obiettivo molto chiaro di fare le riforme che ci sono state chieste dall’Europa e che sono necessarie per ripristinare fiducia e credibilità nel Paese”. Quanto all’ipotesi di andare al voto, per la leader degli industriali “una campagna elettorale di alcuni mesi in questa situazione sarebbe un fatto molto negativo”.
11,47 – Vertice Pdl alle 12 e 30
Nuovo vertice oggi a Palazzo Grazioli da Silvio Berlusconi. Secondo quanto si apprende da fonti di maggioranza, il premier ha convocato per le 12,30 un nuovo vertice dello stato maggiore del Pdl. Non è escluso, spiegano le stesse fonti, che il vertice sia allargato anche alla Lega. Berlusconi, dopo aver aperto ieri all’ipotesi di un nuovo governo guidato da Mario Monti, deve ora ascoltare i big del partito per trovare una posizione unitaria: nel Pdl, infatti, alcuni ex Fi ma soprattutto l’area degli ex An non è d’accordo sull’ipotesi di sostenere un governo tecnico e insiste sulla necessità di tornare a elezioni subito dopo le dimissioni del presidente del consiglio.
11,40 – Bossi-Tremonti, vertice a Montecitorio
Un vertice tra il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e il leader della Lega Umberto Bossi, è in corso al gruppo del Carroccio a Montecitorio.
11,30 – Maroni: legge stabilità ultimo atto della maggioranza
“Se il presidente della Repubblica Napolitano darà l’incarico di formare il governo a qualcuno, come Mario Monti, che non fa parte della maggioranza uscita vittoriosa dalle elezioni del 2008, la Lega non lo sosterrà e passerà all’opposizione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni, nel corso di una conferenza stampa. Maroni ha anche aggiunto che “la Lega voterà a favore del maxiemendamento alla legge di stabilità, che sarà l’ultimo atto di questo governo e di questa maggioranza”.
11,14 – Orsi e Boscetto (Pdl): “Indisponibili a gruppo post-berlusconiano”
I senatori del Pdl Gabriele Boscetto e Franco Orsi smentiscono, in dichiarazioni separate, qualsiasi intenzione di far parte di un gruppo post berlusconiano. “Come sempre – afferma Boscetto – non è vero. Non faccio parte di alcun nascente gruppo post berlusconiano”. “Mi associo alle parole del collega Gabriele Boscetto: non sono interessato – dice Orsi – ad aderire a fantomatici gruppi post berlusconiani”.
11,07 – Giovanardi: “Parlamentari pronti a dimettersi” contro “il colpo di Stato” del governo tecnico
“Ci sono parlamentari che oggi faranno gesti e azioni molto pesanti, che lascio fare a loro, perché ritengono che il governo tecnico sia un colpo di Stato”. Il sottosegretario Carlo Giovanardi, ospite a “24 Mattino” su Radio 24, non fa nomi, ma annuncia: “Qualcuno probabilmente oggi si dimetterà dal Parlamento per protesta. Chi lo fara’? Quando e se accadranno in giornata queste cose le vedrete”.
11,04 – De Magistris si distingue da Di Pietro e appoggia Monti
“Personalmente non sono mai stato entusiasta dei governi tecnici”. Lo dichiara il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, dell’Idv, che descrive il neosenatore a vita Mario Monti come una “persona sicuramente autorevole, e questa autorevolezza dovrebbe consentire di andare al voto al più presto con la riforma della legge elettorale, mettendo a posto un po’ di conti e rilanciando l’immagine internazionale dell’Italia”. Il sindaco di Napoli si augura che “se ci sarà un nuovo governo, si ricordi che c’è un interesse nazionale e che Napoli è la capitale del Mezzogiorno, e terza città d’Italia”. In mattinata, il leader dell’Idv Antonio Di Pietro aveva invece respinto fermamente l’ipotesi di governo tecnico.
10,57 – Ddl stabilità, ripreso esame in Commissione al Senato. Domani in aula
E’ ripreso poco fa in Commissione Bilancio al Senato l’esame del ddl stabilità. Il via libera della Commissione al testo è previsto per il primo pomeriggio. Domani il provvedimento approdera’ in aula a Palazzo Madama.
10,56 – Bondi: il Pdl “sceglie di contribuire a uno sforzo d’emergenza”
Sandro Bondi, coordinatore del Pdl, in una nota afferma: “Assumere oggi con coraggio e coerenza la sfida e l’onere di contribuire ad uno sforzo di emergenza per garantire gli interessi dell’Italia e degli italiani, significa per il Pdl incarnarsi definitivamente e stabilmente nella storia d’Italia. E questa scelta non può che essere presa, alla fine, anche in completa solitudine, dal Presidente Berlusconi, i cui meriti e la statura di uomo di stato hanno la possibilità di essere sanciti senza alcun dubbio nella storia d’Italia”. A quanto si riesce a intuire, è un appoggio ufficiale all’ipotesi Monti.
10,49 – Bersani: “Sì a governo d’emergenza, ma non abbiamo paura del voto”
Il Pd sarà l’ultimo a “staccare la spina” all’ipotesi di un governo di emergenza ma “non abbiamo paura di andare al voto”. A dirlo il segretario del Pd Pier Luigi Bersani in un’intervista su L’Unità. “Il Pd deve anzitutto preoccuparsi del fatto che l’Italia è in pericolo”. Dopodichè “se non c’è un’assunzione di responsabilità seria bisognerà registrare che non ci sono le condizioni per un governo di emergenza. Dovrà però essere chiaro che noi saremo gli ultimi a staccare la spina a questa ipotesi. Noi ci siamo, ci crediamo e se per volontà della destra non sarà possibile dar vita a un nuovo governo si vada subito ad elezioni. Noi non abbiamo paura di andare al voto”.
10,46 – Versace: “Monti è il ministro ideale”
“Sono anni che dico che è Mario Monti il ministro ideale”, afferma Santo Versace, ex deputato del Pdl e ora componente del gruppo Misto, ospite su LA7 di ‘Coffee Break’.
10,46 – Rotondi annuncia “scelte di coscienza”
“E’ l’ora di scelte di coscienza”, afferma il ministro per l’attuazione del programma Gianfranco Rotondi, annunciando una conferenza stampa oggi alle 11.30.
10,44 – Urso: “Il Pdl sostenga Monti”
“Bene l’apertura di Berlusconi a Monti. Questa è ormai l’unica strada per salvare il Paese. Il Pdl risponda in modo unitario e senza riserve”. E’ quanto scrive Adolfo Urso, ex Pdl passato a Fli e poi al gruppo misto, sul web magazine dell’associazione Fareitalia, di cui è presidente.
10,42 – Napolitano: “Ce la faremo, ne sono sicuro”
Ospite all’Accademia di Finlandia, sul Colle del Gianicolo a Roma, Napolitano arriva con trenta minuti di ritardo a causa, spiegano prima dal palco, “di una situazione che sta letteralmente precipitando”. Dopo aver onorato il tema del convegno, la Finlandia e l’unificazione italiana di 150 anni fa, il presidente fa espliciti riferimenti all’attualità. L’Italia ha “alle spalle ha un passato ricco di momenti gloriosi, segnati da crisi e cadute superate con slancio e spirito di sacrificio”. E’ proprio questo spirito “di cui l’Italia ha bisogno oggi, in un momento in cui si trova di fronte a passaggi molto difficili e scelte particolarmente ardue per raggiungere gli obiettivi finanziari di crescita economica e sociale ed uscire dalla crisi”. Il presidente, europeista convinto, rassicura i partner dell’Unione: “Ce la faremo, ne sono sicuro”.
10,38 – Berlusconi a Monti: “Congratulazioni e auguri” per la nomina a senatore a vita
Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha inviato al professor Mario Monti, in occasione della sua nomina a senatore a vita, il seguente telegramma: “Formulo le congratulazioni mie e del Governo italiano per la sua nomina da parte del Presidente della Repubblica a senatore a vita, a testimonianza degli altissimi meriti acquisiti nel campo scientifico e sociale ed auguro un proficuo lavoro nell’interesse del Paese”.
10,24 – Fini: “Il Terzo Polo sosterrà Monti”
“Sono ottimista. Con il nuovo esecutivo il Terzo polo non si sottrarrà alle sue responsabilità”. Lo ha detto Gianfranco Fini a Uno mattina (Rai1) precisando di parlare come leader del Fli. A suo avviso la crisi del governo Berlusconi è stata causata “da tre questioni che sono esplose”: l’egemonia leghista; la sottovalutazione ostinata di Tremonti sulla crisi finanziaria; le priorità indicate da Berlusconi sulla giustizia e che non coincidevano con quelle degli italiani. “Sono contrario – ha concluso il presidente della Camera – a un governicchio o al governo del ribaltone, perché in questo modo passeremmo dalla padella alla brace. Avremo un governo di alto rispetto che farà poche cose con un’ampia maggioranza. Dobbiamo dimostrare ai mercati e all’Europa che siamo capaci di uscire dai guai nei quali ci siamo cacciati da soli”.
9,54 – Fini: “Monti è l’uomo giusto”
Mario Monti è la personalità più adatta per guidare il Paese in questa fase di emergenza economica. Lo ha sostenuto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ospite di “Uno Mattina” su Rai Uno. “L’Italia -ha affermato Fini- ha bisogno di un governo diretto da una personalità conosciuta a livello internazionale, credibile e capace di affrontare e prendere di peso i problemi dell’economia. Non c’è dubbio che il nome più gettonato è quello di Mario Monti”. Secondo Fini, il probabile governo Monti dovrebbe anche pensare a una nuova legge elettorale, perché “andare al voto con questa legge sarebbe un salto nel buio perchè non avremo nessuna garanzia sull’esito”.
9,42 – Alessandri (Lega): “No al governo tecnico”. Alleanza con il Pdl in forse senza Berlusconi
L’alleanza con il Pdl non è scontata per il futuro. Lo afferma Angelo Alessandri, presidente della Lega Nord, in un’intervista su Il Messaggero. “In questi anni l’alleanza ha retto sul rapporto Lega-Berlusconi e non su quello tra Lega e Pdl”. Berlusconi “con noi si è dimostrato affidabile, malgrado tutto. Non è detto che quelli che verranno dopo di lui siano allo stesso modo”. Alessandri conferma il no al governo tecnico: “A noi gli inciuci non piacciono, non li vogliamo, non vi parteciperemo. Lo abbiamo sempre detto: siamo contrari a qualsiasi tipo di governo tecnico. La strada maestra rimane quella di andare a votare”.