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Ferrara, Sallusti e il no al “criminale finanziario” Monti

Milano – “Quello di Monti dovrà essere un governo a breve termine, ci dicano quando si andrà a votare”. Questo il messaggio di Giuliano Ferrara lanciato oggi dal teatro Manzoni di Milano. In compagnia di Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti, il direttore del Foglio si è rivolto direttamente a Berlusconi: “Presidente, non si fidi di ‘Mercosy'”, ha detto Ferrara, che ha parlato di un “partito dello spread intenzionato a ribaltare la democrazia in Italia”. Insomma, i berlusconiani si appellano alle regole. Daniela Santanchè si stringe alla Costituzione, e avverte: “Non ce ne staremo a guardare mentre cancellano la volontà del popolo sovrano”. Nella giornata in cui anche Emma Marcegaglia diventa “una grandissima comunista” – questo il commento di un presente – il direttore del Giornale Alessandro Sallusti scava nel passato di Mario Monti. “Il professor Monti viene da quel covo di criminali che è la Goldman Sachs”, racconta. Userete il ‘metodo Boffo’ anche con lui? “Non è questione di metodi, è verità”, risponde Sallusti, che a conclusione del suo intervento precisa: “Berlusconi non ha mai fatto del male al Paese, non ha mai rubato un euro all’Italia”. Fuori dal teatro qualcuno dissente. Tenuta a distanza dalle forze dell’ordine, una decina di persone esibisce alcuni cartelli. “La pacchia è finita”, c’è scritto. A loro risponde il fratello del ministro della Difesa Romano La Russa: “Illusi, vedrete con Monti. Sono cazzi vostri”. di Franz Baraggino