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L’Occupy Napoli rinviato di un’ora per scaramanzia

Per questioni scaramantiche i napoletani hanno voluto rinviare di un’ora l’appuntamento nazionale con l’Occupy Wall Street ma non hanno rinunciato a far sentire anche la loro voce. Studenti, precari e cittadini sono, quindi, scesi in piazza nel cuore della “bank street” partenopea, tra Via Ponte di Tappia e Via Roma con striscioni e cartelli, “stanchi di pagare il conto delle politiche di austerità della Bce”. Molte le scritte ironiche contro il governo tecnico di Monti, da ‘Full Monti’ a ‘Smontiamoli’. Il corteo si è fermato prima davanti alla sede principale della Banca Nazionale del Lavoro per poi proseguire verso la sede centrale del Banco di Napoli e terminare il corteo presso la Banca d’Italia. Tutte sono state vittime di affissioni di manifesti contro le banche e le politiche della Bce sulle vetrine e di lancio di uova. La manifestazione è poi proseguita la sera con una parata che dal centro storico si è snodata fino in piazza del Plebiscito. di Katiuscia Laneri