Arrivano i Professori, che fanno quadrare i conti,
li guida Monti.

E se ne vanno gli incolti, politicanti cialtroni
di Berlusconi.

Torna l’Italia severa, quella che sa quel che fa,
la serie A

mentre l’Italia ignorante torna da dove partì,
in serie B.

Ritorna l’antico adagio “studia perchè la Cultura
è una conquista”

contro l’usanza moderna di guadagnarsi un futuro
come tronista.

Si piegherà sulle zolle con rinnovato vigore
il contadino

sapendo che il suo figliolo col frutto del suo sudore
studia latino,

e che la figlia solerte non cercherà l’occasione
di darla via

potendo infine covare la sua più viva passione:
Filosofia.

Sarebbe quasi perfetto, se non avessi già visto
nei tempi andati

questo brillante progetto riuscire molto modesto
nei risultati,

e lungi dal generare intelligenze armoniose,
tragicamente

mettere in scena una casta avida, presuntuosa
ed arrogante.

Per la qual cosa successe che il contadino suddetto
terse il sudore,

e disse “cari figlioli, sapete dove mi metto
il professore?…”

Ecco che si era creato un vuoto di ispirazione
piuttosto chiaro

e subito dentro il vuoto precipitò la passione
che dà il denaro

per risalire furiosa, portando nel cuore stesso
dei ministeri

le cose raccapriccianti che salgono dall’abisso
dei desideri:

finché, come accadde ieri, il demone del mercato
non li abbandona

e privi di quei poteri sono pupazzi incollati
alle poltrone.

Così li abbiamo veduti andarsene sputacchiati
un’altra volta

da nessun altro battuti se non dal Dio che in passato
li rese forti

scendono malvolentieri nei bassifondi di un dì,
in serie B

mentre dal cuore severo di tante belle città,
in serie A

arrivano i Professori, che fanno quadrare i conti,
li guida Monti…

Ripetere ad libitum, sperando che non vada sempre nello stesso modo.

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