In una conferenza stampa il presidente del consiglio incaricato ha spiegato che "l'importante è il sostegno dei partiti", poi si è detto certo che sia "prematuro parlare di manovra correttiva" e ha sottolineato di non aver mai usato i termini lacrime e sangue, piuttosto "sacrifici". Domani incontrerà le parti sociali e i rappresentanti di donne e giovani: "Ciò che giova ai giovani giova al Paese", ha detto
Sminuendo così le condizioni poste dal Pdl che oggi, Fabrizio Cicchitto prima, Altero Matteoli poi, si è detto contrario alla presenza di politici nell’esecutivo. Nel Pdl, di fatto, si sta combattendo uno scontro interno durissimo. Da una parte i pidiellini azzurri che insistono per la presenza di un garante come Gianni Letta (invocato oggi anche da Claudio Burlando). E dall’altra, gli ex di An, che, invece, puntano sulla composizione di soli tecnici, convinti che in caso contrario sarebbero tagliati fuori da qualsiasi casella nel nuovo esecutivo. Così, domani mattina, la delegazione del Pdl (composta da Alfano, Cicchitto e Maurizio Gasparri) il Pdl ai vecchi paletti ne aggiungerà altri.
Monti, che domenica sera ha accettato da Napolitano l’incarico con riserva, proseguirà fino a domani a vagliare le posizioni della varie forze politiche. Sul tavolo la scelta dei nuovi ministri che saranno dodici e tecnici. Intanto Antonio Di Pietro dell’Idv, che oggi ha incontrato Monti, ha ribadito la disponibilità ad accordare la fiducia ma solamente dopo aver visto la squadra e letto il programma da attuare, mentre la Lega ha disertato l’incontro romano, limitandosi a una telefonata. Da via Bellerio inoltre la segreteria politica del Carroccio ha deciso di riunire il parlamento della Padania, presieduto da Roberto Maroni, il prossimo 4 dicembre.
LA CRONACA DELLA GIORNATA
20.27 – Frattini: “Esecutivo durerà il tempo necessario”. Penso che il governo Monti “non sarà di lunghissima durata, durerà quello che occorre per realizzare l’agenda europa che ha ben 39 punti di cose da fare”. E’ quanto ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini, intervistato a Rai Nesw 24. “Questo periodo – ha proseguito – paradossalmente sarà importante per aiutarci a rifondare un bipolarismo maturo”.
20.18 – Monti: “Presenza segretari partiti in governo non indispensabile”. “Che i segretari dei partiti che appoggeranno il governo siano presenti in esso non mi sembra condizione indispensabile”. Lo ha detto il presidente del Consiglio designato, Mario Monti, che ha spiegato come invece “che ci sia un convinto appoggio da parte loro sull’ispirazione, le caratteristiche, i valori e la prospettiva operativa del governo mi sembra indispensabile”.
20.13 – Monti: “Prematuro parlare di manovra correttiva”. Parlare di una manovra correttiva dei conti pubblici in questa fase, “sarebbe prematuro”. Lo dice il presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, durante la conferenza stampa seguita alla prima giornata delle consultazioni a palazzo Giustiniani.
20.11 – Monti: “Domani incontrerò associazioni donne e giovani”. “Domani incontrerò rappresentanti istituzionali delle donne e dei giovani”. Lo ha detto Mario Monti durante la conferenza stampa seguita alle consultazioni di oggi. “A questi ambiti della società dobbiamo prestare la massima attenzione perché ciò che giova ai giovani giova al Paese e ciò che restringe le possibilità dei giovani, restringe le possibilità del Paese”, ha aggiunto il presidente del Consiglio incaricato.
20.05 – Monti: “Sacrifici sì, mai detto lacrime e sangue”. “Non ho mai detto lacrime e sangue ma sacrifici forse sì. Le forze politiche hanno percepito la serietà della situazione”, ha detto il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti.
20.04 – Monti: “Presenza di politici è un desiderio”. La presenza di politici nel governo è un “desiderio” ma se i partiti ritenessero non opportuna la loro presenza in questa fase basterebbe l’appoggio all’esecutivo. Così Mario Monti durante la conferenza stampa a Palazzo Giustiniani.
18.43 – Sacconi: “Rimane l’asse fondamentale Lega-Pdl”. Nonostante l’indisponibilità del Carroccio a sostenere il governo Monti, “rimane l’asse fondamentale Lega-Pdl”. Lo ha detto il ministro uscente del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi. Sacconi ha poi parlato di Pdl e Lega come di “forze popolari che alternative alla sinistra e che, quindi, nell’esperienza parlamentare avranno modo di convergere, io spero – ha detto -, più di quanto il voto iniziale possa consentire e far prevedere, perché c’è un comune sentire”.
18.33 – Fini: “Politica ritrovi coesione”. “In queste cruciali giornate lapolitica deve saper ritrovare la coesione necessaria per restituire all’Italia credibilità internazionale e far ripartire il motore della crescita economica”. Lo dice il presidente della Camera, Gianfranco Fini, alla presentazione del libro ‘Patria. Un’idea del nostro futuro.
18.32 – Rutelli: “Da Terzo Polo carta bianca a Monti”. “Il Terzo polo, con i suoi cento parlamentari, dà carta bianca a Monti”. Lo ha detto Francesco Rutelli al termine delle consultazioni con il premier incaricato Mario Monti.
18.30 – Alfano: “Momento delicato e siamo solo a metà”. “Momento molto delicato. Giornata ricca di incontri… e siamo ancora a metà!”. Lo scrive il segretario del Pdl, Angelino Alfano, su Twitter.
18.27 – Cicchitto: “Anche sottosegretari siano tecnici”. Per il Pdl “è chiaro” che anche i sottosegretari del governo Monti dovranno essere tutti tecnici. Lo dice il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto.
18.18 – Bonino: “Governo anche con politici e fino a scadenza”. ”La situazione italiana ci porta ad auspicare un governo autorevole con un impegno diretto delle forze politiche perché non è più tempo di distinguo, prese di distanza, no a Vietnam parlamentare”. Lo ha detto Emma Bonino che insieme a Rita Bernardini e Maurizio Turco si è incontrata con il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti. “Rimettere in moto il Paese non si fa in pochi mesi, governo duri fino a fine legislatura” precisa Bonino.
18.10 – Lega: “Ministeri Monza? Restino o sarà autodeterminazione”. “Il destino delle sedi dei ministeri a Monza a questo punto dipende dalle determinazioni che a riguardo assumerà il nuovo governo”. Lo afferma il leghista Roberto Calderoli in una nota. “Ai ciarlatani che continuano ad urlare alla luna però vorrei ricordare che questi sono gli unici ministeri a non essere costati neppure un euro ai contribuenti”, aggiunge Calderoli. “Il mio auspicio, ovviamente, è che questo minimo segnale di attenzione verso il Nord ora non venga vanificato. Perchè diversamente sarà autodeterminazione”, conclude l’esponente leghista.
18.02 – Montezemolo: “Monti ideale per salvarci dall’abisso”. ”Un eventuale governo sotto la guida del professor Mario Monti, con più ampio appoggio politico, sarebbe la soluzione ideale che potrebbe salvare l’Italia dall’abisso. Così sarebbe possibile una ripartenza per l’Italia”. Lo dice il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, in un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung. “Sono sicuro – sottolinea Montezemolo – che la gran maggioranza degli italiani sosterrebbe questa soluzione con lo spirito di responsabilità che l’Italia ha sempre dimostrato nei momenti di difficoltà”.
18.01 – Marcegaglia: “Grande apprezzamento convocazione Monti”. Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha espresso “grande apprezzamento per la convocazione domani a Roma delle parti sociali da parte del presidente del Consiglio incaricato Mario Monti. “L’ottica è quella di una collaborazione e di trovare strade comuni per risolvere insieme i problemi del Paese”, aggiunge Marcegaglia intervenendo agli Stati generali di Confindustria Lombardia a Milano.
17.52 – Capezzone: “Patrimoniale e Ici sono macigni anticrescita”. Spero che siano smentite le voci sul ripristino dell’Ici (feticcio ideologico della sinistra piu’ vecchia) e sull’introduzione della patrimoniale (reclamata ancora oggi dalla Cgil). Si tratterebbe non solo di errori politici gravissimi per il possibile nuovo governo, ma soprattutto di altrettanti macigni anticrescita”. Lo afferma Daniele Capezzone, portavoce del Pdl.
17.39 – Gasparri: “No a ministri politici in governo tecnico”. No a ministri politici in un governo tecnico. E’ quanto torna a ribadire Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl. “L’insistenza con cui si parla di ministri politici – sottolinea Gasparri – deve fare i conti con quanto ha dichiarato ieri, all’uscita dal colloquio con il Presidente della Repubblica Napolitano, la delegazione del Pdl guidata dal segretario Alfano. Come ha detto Alfano – ribadisce dunque – il Pdl ritiene che non ci debbano essere politici in questo governo e che gli obiettivi dell’esecutivo tecnico devono essere quelli indicati dalla lettera illustrata il 26 ottobre dal Presidente Berlusconi all’Unione Europea”.
17.25 – Di Pietro: “Monti rispetti il referendum: al più presto nuova legge elettorale”. “Scioglieremo le nostre riserve al momento del voto di fiducia, dopo aver visto la squadra e il programma del governo di Mario Monti”: lo ha detto il leader dell’Idv Antonio Di Pietro poco dopo aver concluso la sua consultazione con il premier designato Mario Monti. L’ex pm, poi, ha sottolineato che bisogna rispettare la volontà dei cittadini che si sono espressi con il referendum e, quindi, realizzare, la nuova legge elettorale. Se dovesse passare il referendum sulla legge elettorale ci sarebbe un “dovere morale e costituzionale” che impone di ridare la parola agli elettori anche se con un governo Monti in carica. E’ la posizione espressa da Antonio Di Pietro, Idv al termine dell’incontro con il presidente incaricato Monti.
17.22 – Burlando: “Al Governo avrei visto bene Gianni Letta”. Il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, avrebbe “visto bene” una figura come Gianni Letta nel governo a cui sta lavorando il presidente incaricato, Mario Monti. Lo ha detto questa sera in Consiglio regionale nel corso del dibattito sulle alluvioni. “In questo governo avrei visto bene Gianni Letta – ha detto Burlando, ripetendo il concetto per tre volte -. Avete capito bene, Gianni Letta. Lo ripeto, Gianni Letta”.
17.20 – Gli obiettivi di Mario Monti. Mario Monti non pensa ad un Governo di breve durata. All’orizzonte ci sono sfide economiche da far tremare le vene ai polsi e c’e’ bisogno dell’appoggio piu’ largo possibile da parte delle forze politiche. Per questo Monti non vuole affatto escludere ministri politici dalla compagine governativa per rispetto al Parlamento e alla politica. Secondo quanto si e’ appreso da chi ha parlato oggi con il Presidente del Consiglio incaricato, Monti vuole arrivare al 2013 e, tenendo conto anche del pensiero di Napolitano, non esclude riforme costituzionali da qui alla fine della legislatura. Monti, secondo quanto si e’ appreso, ha preso nota, in particolare, di due riforme: la modifica del bicameralismo perfetto e la riduzione del numero dei parlamentari, riforma quest’ultima che comporterebbe fra l’altro un taglio alla spesa pubblica.
17.15 – Matteoli: “Da Monti garanzie chieste da Pdl o voto”. “Il governo Monti può nascere solo seci sono le garanzie chieste dall’Ufficio di Presidenza del Pdl. Se le garanzie avanzate dal Pdl scaturite da una sintesi politica fossero misconosciute, il ricorso alle urne, che in democrazia non è mai una jattura, sarebbe l’unica opzione possibile”. Lo dichiara Altero Matteoli
17.10 – Napolitano: “Sprigionare massima coesione”. “Dobbiamo realizzare la massima coesione per permettere all’Italia di essere protagonista come lo è stata in passato”. Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, all’Accademia dei Lincei: “Sprigionare uno sforzo collettivo che purtroppo negli ultimi tempi è mancato”. “Non dobbiamo perdere le nostre posizioni nel processo della costruzione europea. Occorre fare grandi sforzi perchè l’Italia rimanga protagonista di questo processo anche nel prossimo futuro. Ciò significa anche che dobbiamo darci istituzioni credibili e sprigionare uno sforzo comune, collettivo, che purtroppo negli ultimi tempi è mancato”, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un breve intervento a braccio all’Accademia dei Lincei.
16.59 – Marcegaglia: “Agenda di Monti è la nostra agenda”. L’agenda del presidente del Consiglio incaricato Mario Monti “è la nostra agenda. Sono esattamente i nostri 5 punti”. Lo fa notare il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, a margine degli stati generali dell’associazione lombarda. Marcegaglia, in particolare, ricorda quali sono questi punti, ovvero: “pensioni, abbassare le tasse su imprese e lavoro, aumentare le tasse sui patrimoni, riduzione dei costi della politica e liberalizzazioni”. Su quest’ultimo punto, evidenzia la numero uno degli industriali, “Monti ha già detto che intende fare molto”. “Da quello che sentiamo sono i punti che noi condividiamo e che pensiamo fondamentali per ricominciare a crescere”.
16.57 – Romano: “Voterò contro governo se non ci sarà ministero Agricoltura”. Se nel governo Monti non ci sarà il ministro dell’Agricoltura, Saverio Romano non gli darà il suo voto in Parlamento. Lo ha detto lo stesso ministro uscente a Bruxelles, dove ha partecipato alla riunione del Consiglio agricoltura. “Nel caso in cui il nuovo governo non avrà un ministro dell’Agricoltura, troverà la mia ferma opposizione – ha detto – ma sono certo che non accadrà, perché tutti hanno la consapevolezza del ruolo importante che svolge per l’economia reale del nostro paese”.
16.40 – Lega, segreteria politica delibera apertura parlamento Padania. Il Carroccio riapre il Parlamento del Nord. Lo ha deciso la segreteria politica della Lega Nord, presieduta da Umberto Bossi, che si è riunita oggi presso la sede federale di via Bellerio. La riunione, si legge in una nota, “ha deliberato la riapertura del Parlamento della Padania che tornerà a riunirsi il prossimo 4 dicembre”.
16.20 – Cicchitto: “Collaboriamo, ma non consensi al buio”. Quello del Pdl sarà un ”atteggiamento costruttivo” nei confronti di Monti “a condizione che ci si confronti su una proposta programmatica e sulla struttura del Governo. Nessuno può pensare a consensi al buio anche perché noi dovremo portare una precisa proposta all’Ufficio di Presidenza”. Lo afferma in una nota Fabrizio Cicchitto. “Berlusconi – ricorda il capogruppo del Pdl alla Camera – non è stato sfiduciato dal Parlamento: ha fatto un passo indietro con grande senso di responsabilità perché, anche per la secessione di alcuni deputati, si era creata una situazione di stallo alla Camera, mentre invece per un verso la UE per altro la finanza internazionale chiedono governi con maggioranze ampie e stabili per fare manovre economiche molto incisive”.
16.00 – Di Girolamo: “Possibile che al Sud non ci sia un bravo tecnico?”. “Perchè il Mezzogiorno d’Italia deve essere escluso sia dai governi politici sia dai governi tecnici?”. Nunzia Di Girolamo (Pdl), via twitter, difende le ragioni del sud a proposito del totoministri per il governo Monti. “Possibile che al sud non ci sia un bravo tecnico?”, chiede la deputata del Pdl sul social network.
15.55 – Brunetta, Alfano e Letta lasciano Palazzo Grazioli. Dopo avere incontrato il premier Silvio Berlusconi nella sua residenza romana, il segretario del Pdl Angelino Alfano, Renato Brunetta e Gianni Letta hanno lasciato palazzo Grazioli.
15 49 – Fli: “Si indaghi su ultimi atti esecutivo”. ”Chiediamo che si faccia luce inquesti giorni di transizione difficile, sugli ultimi atti amministrativi del governo Berlusconi”. E’ quanto scrive Valerio Lamorte, membro dell’Assemblea Nazionale di Futuro e Libertà, in un editoriale sul sito dell’associazione finiana Onda Futurista. “Nell’ultimo consiglio dei ministri -dice Lamorte- pare che i titolari dei dicasteri siano stati avvistati nei corridoi, intenti a firmare in tutta fretta le ultime carte prima di preparare gli scatoloni”. “I colpi di coda in zona cesarini sono sempre i più pericolosi -prosegue- le ‘legginè più scandalose e le spese più incredibili, sono state approvate alla chetichella notte tempo, a volte a mandato già scaduto. Assunzioni negli enti pubblici, sprechi di denaro per sfamare le ultime clientele, nomine in quantità industriali”.
15.18 – Pionati: “Per Monti orizzonte temporale è 2013”. ”Monti ci ha detto che non avrebbemai accettato nessun incarico a termine e che il suo governo guarda alla scadenza naturale della legislatura”. E’ quanto riferisce il segretario dell’Adc Francesco Pionati, al termine dell’incontro con il premier incaricato Mario Monti.
15.10 – Riunita la segreteria del Pd. Il governo a guida Mario Monti “sarà tecnico con personalità di altissimo profilo, poi il parlamento tornerà centrale”. A spiegarlo è stata Anna Finocchiaro, al termine di un vertice al Partito Democratico con il segretario Pier Luigi Bersani, Enrico Letta, Rosy Bindi e Dario Franceschini per mettere a punto la linea in vista delel consultazioni di domani. L’esecutivo Monti, ha tenuto a sottolineare la capogruppo del Pd al Senato, porrà sfide nuove alla politica per come è stata vissuta in Italia negli ultimi anni. “Dovremo trovare strumenti nuovi di raccordo e confronto tra le forze politiche”, ha detto Finocchiaro, “dovremo sperimentare una fase nuova da cui potrebbe nascere un bipolarismo più maturo”. E del resto il compito che Monti dovrà affrontare non sarà facile. “C’è un’emergenza, trovare i 20 miliardi della delega fiscale in modo da evitare che scattino i tagli lineari”, ha ricordato previsti dall’ultima manovra”, ha segnalato.
15.04 – Iniziata riunione segreteria politica della Lega. E’ iniziata, nella sede federale della Lega Nord, la riunione della segreteria politica del Carroccio, convocata all’indomani del conferimento dell’incarico a Mario Monti. In via Bellerio, a Milano, presente tutto lo stato maggiore del partito: il segretario federale, Umberto Bossi, Roberto Calderoli, Roberto Maroni, coordinatore della segreteria politica, il governatore del Piemonte, Roberto Cota, i capigruppo alla Camera e al Senato, Marco Reguzzoni e Federico Bricolo. All’ordine del giorno la definizione della linea politica dopo i recenti sviluppi. Ieri Bossi, Bricolo e Reguzzoni sono saliti al Quirinale per spiegare a Giorgio Napolitano che non voteranno la fiducia al prossimo esecutivo guidato da Monti, ma che valuteranno il loro sostegno ai singoli provvedimenti. Linea ribadita dallo stesso Bossi a Monti, oggi al telefono.
15.00 – Violante: “I tecnici tengano conto dinamiche parlamentari”. “Il Parlamento si regge anche suprassi e convenzioni. Uno dei problemi che si possono porre per un governo composto da soli tecnici è quello che nessuno di essi conosce gli accordi non scritti su cui si reggono le dinamiche parlamentari”. E’ questo secondo Luciano Violante, uno dei problemi che dovrà affrontare il nuovo esecutivo guidato da Mario Monti. Parlando agli studenti dell’Università della Valle d’Aosta, l’esponente del Pd ha affermato: “I nomi che si fanno sono di bravissimi accademici, ma sarà da verificare la loro capacità di calarsi nella realtà di un’aula, in particolare Montecitorio, che è tutt’altro che tranquilla”. E ha ricordato: “Una volta Romano Prodi mi confido: ‘quando entro alla Camera mi impaurisco’”.
14.52 – Antonione: “Monti vuole ministri politici”. Mario Monti vuole una “rappresentanza politica ai massimi livelli” del governo il che significa anche a livello di ministri. Lo ha detto Roberto Antonione, del gruppo dei Liberali per l’Italia, al termine del colloquio con il presidente del Consiglio incaricato.
14.49 – Saltato l’incontro tra Monti e Lega. Consultazione solo telefonica. Salta l’incontro tra la delegazione della Lega e il premier incaricato, Mario Monti. Secondo quanto viene riferito e come confermato dallo stesso Umberto Bossi, l’appuntamento che era previsto per le 17.15 a Palazzo Giustiniani non si terrà, dal momento che non soltanto il Senatur ma anche i capigruppo leghisti, Marco Reguzzoni e Federico Bricolo, sono impegnati a Milano in via Bellerio per una riunione della segreteria politica già fissata in precedenza. Le consultazioni tra il Carroccio e Monti, quindi, sono state solo telefoniche con Bossi che ha ribadito “l’indisponibilità della Lega Nord a votare la fiducia al futuro governo” ma “la disponibilità a valutare caso per caso i singoli provvedimenti proposti”.
14.37 – Pionati: “Per Monti economia e riforme su tavoli paralleli”. “Noi abbiamo proposto che il tema delle riforme e il tema dell’economia procedano di pari passo ma su tavoli paralleli e Monti ci ha detto di sì”. Così Francesco Pionati, al termine delle consultazioni del presidente del Consiglio incaricato con il gruppo di Popolo e territorio, ha riferito che Monti ha garantito che ci sara’ il massimo rispetto per le iniziative parlamentari di riforme istituzionali.
14.32 – Moffa: “Monti ha parlato di provvedimenti impopolari”. Il professore Monti ”ha detto che forse ci sarà qualche problema per i provvedimenti impopolari” necessari per far uscire l’Italia dalla Crisi. Così Silvano Moffa, di Popolo e Territorio, al termine delle consultazione con il presidente del Consiglio Mario Monti a palazzo Giustiniani.
14.23 – D’Alema: “Governo Monti occasione per rilegittimare politica”. Con le dimissioni di Berlusconi e l’incarico a “Monti si apre una partita delicatissima, ma tutta da giocare”. Lo afferma Massimo D’Alema in un colloquio con ‘L’Unità. Per il presidente del Copasir, il governo Monti “è un’occasione da utilizzare per uno sforzo di rilegittimazione della politica. Se si coglie l’occasione per mettere mano a riforme significative, il ruolo della politica ne sarà rilanciato”. “Le forze politiche -prosegue- non possono rinunciare al loro ruolo, devono fare una legge elettorale in grado di rispondere alla richiesta di cambiamento, e cioè una legge elettorale di tipo europeo”. Sulla possibilità di un ingresso al governo di esponenti politici, D’Alema è scettico: “Lo avete sentito Cicchitto alla Camera? E’ evidente che nel centrodestra non c’è una svolta politica tale da rendere comprensibile agli italiani una collaborazione tra di noi” e questo è il fattore che pesa maggiormente perchè “in un clima simile il futuro del nuovo governo è incerto”.
14.08 – Telefonata Bossi-Monti. Umberto Bossi ha contattato telefonicamente Mario Monti. Nel colloquio “cordiale e collaborativo” Bossi ha confermato l’indisponibilità della Lega Nord a votare la fiducia al futuro Governo e la disponibilità a valutare caso per caso i singoli provvedimenti proposti. Ne dà notizia un comunicato. Ecco il testo del comunicato: “L’On. Umberto Bossi, Segretario Federale della Lega Nord, non potendo partecipare di persona alle consultazioni del Presidente del Consiglio incaricato, per la già programmata riunione della Segreteria Politica del Movimento a Milano, ha contattato telefonicamente il Prof. Mario Monti. Nel cordiale e collaborativo colloquio telefonico il Segretario della Lega Nord ha confermato la linea politica già espressa al Presidente della Repubblica, che prevede l’indisponibilità della Lega Nord a votare la fiducia al futuro Governo e la disponibilità a valutare caso per caso i singoli provvedimenti proposti. L’On. Bossi e il Prof. Monti si incontreranno personalmente dopo l’espressione della fiducia da parte del Parlamento”.
14.03 – Colloquio telefonico Van Rompuy-Monti. Il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha avuto un colloquio telefonico con il premier italiano incaricato, Mario Monti. Lo ha riferito il portavoce di Van Rompuy. La conversazione ha seguito quella con il presidente della Commissione Ue, questa mattina da Parigi, dove Jose Manuel Durao Barroso si trovava in visita.
13.31 – Iannacone (Noi sud): “Sull’ingresso dei politici nel governo c’è discussione in corso”. A proposito della presenza dipolitici nel futuro governo, il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti “ha detto che c’è una discussione in corso”. Così Arturo Iannaccone, di Noi Sud, al termine del colloquio con Monti nell’ambito delle consultazioni avviate a palazzo Giustiniani.
13.26 – Alemanno: “Parlamento faccia legge elettorale”. “La Legge elettorale deve essere di iniziativa parlamentare e bisogna usare questi mesi per una legge che porti come minimo alla reintroduzione delle preferenze, per ristabilire un rapporto tra elettori ed eletti”. Cosi’ il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, questa mattina ha risposto a chi gli chiedeva se tra le riforme da mettere nel programma del nuovo Governo ci debba essere anche quella elettorale.
13.09 – Letta e Alfano da Berlusconi. Il sottosegretario Gianni Letta ed il segretario del Pdl, Angelino Alfano, sono giunti poco fa a Palazzo Grazioli per incontrare Silvio Berlusconi. In mattinata a Via del Plebiscito, per poco piu’ di un quarto d’ora, anche il ministro Renato Brunetta.
12.53 – Telefonata Monti – Barroso. Questa mattina il presidente della Commissione Ue Jose’ Manuel Barroso ha parlato al telefono con il premier incaricato Mario Monti. Barroso, come ha detto la portavoce Pia Ahrenkilde Hansen, si trovava al momento della telefonata a Parigi.
12.49 – Nucara: “Monti vorrebbe politici al governo, ma i partiti si oppongono”. “Mario Monti vorrebbe politici al governo, ma i partiti non vogliono saperne di impegnarsi in un programma lacrime e sangue”. Lo ha detto Francesco Nucara, dopo l’incontro tra i repubblicani e il presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti. Nucara ha specificato che “non e’ stato Monti a parlare di programma lacrime e sangue, lo dico io. Si tratta comunque di un programma impegnativo”. Il presidente del Consiglio incaricato ha parlato “di un programma importante con molti sacrifici”, sottolineando però che questi sacrifici saranno “accompagnati” da interventi sulla crescita. Lo ha detto Francesco Nucara, del Pri, dopo il colloquio con Mario Monti a Palazzo Giustiniani.
12.45 – Camusso: “Con Ici sulla prima casa si inizia male”. ”Se si comincia dall’Ici sulla prima casa si parte maluccio, perchè significa colpire i soliti noti”. Lo ha detto la leader della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo ad una manifestazione a Palermo.
12.44 – Fini: “Fiducia a Monti fino a venerdì”. “Credo che il governo Monti nascerà ed entro venerdì avrà ricevuto la fiducia in entrambi i rami del Parlamento”. Lo afferma il presidente della Camera Gianfranco Fini a Gr Parlamento.
12.36 – Merkel: “Governo in tempi rapidi per attuare riforme”. Angela Merkel “spera che il nuovo governo italiano si insedi presto e che le misure di austerity e le riforme vengano attuate rapidamente e senza perdere tempo”. E’ quanto ha dichiarato un portavoce del cancelliere tedesco.
12.34 – Tabellini: “I miei auguri a Mario Monti”. “Voglio fare i miei auguri al neosenatore Mario Monti di un lavoro importante e veloce sui problemi del Paese”. Gli auguri arrivano dal rettore della Bocconi, Guido Tabellini, che secondo indiscrezioni dovrebbe far parte della nuova squadra di governo. Tabellini, intervenuto a un incontro della Fondazione Invernizzi, non ha voluto aggiungere nulla su un suo eventuale coinvolgimento nell’esecutivo.
12.23 – Monti a Fare Italia: “Ora interventi strutturali”. E’ il momento degli interventi strutturali per abbattere il debito e far ripartire la crescita, tenendo come caposaldo il binomio sviluppo-equità sociale, che vige in Europa. E’ quanto avrebbe detto Mario Monti durante le consultazioni di questa mattina, il premier incaricato Mario Monti ha incontrato l’ex ministro Andrea Ronchi, Adolfo Urso, Antonio Bonfiglio e Pippo Scalia – della componente ‘Fare Italià che lo riferiscono – e con loro ha fatto una panoramica in vista della formazione del nuovo governo. Monti ha in mente un esecutivo assolutamente tecnico e non un governo del ribaltone, riferiscono dopo l’incontro gli esponenti di Fare Italia, aggiungendo che il premier incaricato è consapevole della difficoltà di formare un governo che non abbia al suo interno esponenti di partito. Monti non sarebbe entrato nel dettaglio del programma durante l’incontro, che viene definito “un bel momento di confronto”.
12.18 – La Malfa: “Per Monti crescita essenziale come rigore”. “Monti è perfettamente consapevole che la crescita è un elemento essenziale” tanto quanto il “risanamento”e che “i conti si possono far quadrare solo se insieme al risanamento c’è la crescita”. Lo ha detto Giorgio La Malfa, esponente dei Liberaldemocratici, dopo aver incontrato il presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, nel giro di consultazioni che si stanno tenendo a Palazzo Giustiniani. Crescita e risanamento, ha insistito La Malfa, per Monti devono essere “due sforzi contestuali”.
11.52 – Urso (Fare Italia): “Monti farà governo tecnico, alti profili”. “Monti realizzerà nelle prossime oreun governo tecnico con personalità di alto valore”. Lo ha detto Adolfo Urso che ha incontrato il premier incaricato insieme a Andrea Ronchi e Antonio Buonfiglio per ‘Fare Italià, componente gruppo misto della Camera, aggiungendo che questa sarà “per la politica un’opportunità di giungere a un bipolarismo normale”. “Abbiamo detto al presidente incaricato che noi crediamo che il governo debba attuare subito e al meglio l’agenda concordata con l’Europa” ma anche “tutte le altre misure necessarie per abbattere il debito e innescare lo sviluppo economico. Quindi – ha concluso Urso – servirà maggiore rigore e maggiori riforme”.
11.49 – Formigoni: “Siano tecnici veri, non si candidino”. Poiché si è deciso per un governo senza personalità politiche, i ministri scelti dal presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, “è chiaro che devono essere tecnici veramente tecnici: un tecnico non si è candidato mai alle elezioni né intenderà farlo nel futuro, non possiamo trovare ministri tecnici che fra un anno si candideranno alle elezioni”. E’ quanto ha auspicato Roberto Formigoni, secondo cui Berlusconi, visto il discorso di ieri, “non è più premier, ma resta leader”. Per quanto riguarda il rapporto con la Lega, invece, il presidente della Lombardia si augura “che non cambi nulla in Lombardia, perché c’è un patto elettorale di collaborazione molto forte firmato l’anno scorso. Abbiamo collaborato bene, stiamo collaborando bene e continueremo a farlo”.
11.48 – Di Pietro: “Elezioni dopo nuova legge elettorale”. “Noi riteniamo che alle elezioni si debba andare al più presto, ma non lo si può fare con questa legge elettorale che è stata la causa di un Parlamento composto da nominati che non rispondono ai propri elettori ma sono sul mercato al miglior offerente”. Lo ha detto il leader dell’Idv Antonio Di Pietro.
11.44 – Monti convoca parti sociali. Il Presidente del Consiglio incaricato Mario Monti ha convocato le parti sociali per domani alle ore 15, presso palazzo Giustiniani. E’ quanto si apprende da fonti sindacali. “L’Italia ha bisogno di un’altra politica economica che si basi innanzitutto sull’equità sociale e sulle possibilità di crescere. Domani ascolteremo Monti e sottolineeremo che le ricette finora presentate non sono utili e che per fare equità sociale bisogna partire dalla redistribuzione fiscale e quindi dall’imposta patrimoniale e l’imposta sulle grandi ricchezze”. Lo ha detto Susanna Camusso, segretario generale Cgil parlando a Palermo dell’incontro previsto domani con il nuovo premier Mario Monti. “Bisogna partire da una condizoone che liberi risorse per il lavoro”, ha concluso Camusso.
11.25 – Giai: “Monti non esclude di finire la legislatura”. Mario Monti ”non si pone limiti ditempo, anche fino alla fine della legislatura”. Lo ha riferito Mirella Giai, a nome degli eletti all’estero, al termine dell’incontro con il premier incaricato. Il Professore “è stato molto preciso nei programmi e nell’attività” delle prossime settimane. Giai ha avuto occasione di parlare con Monti anche dell’Argentina, dove è stata eletta, perché “mi ha detto che suo padre è nato lì”.
11.16 – Marcegaglia: “Ora abbassare toni e fare riforme”. ”I partiti pensino soprattutto albene del Paese, quindi si abbassino i toni”. Lo afferma il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, parlando dell’incarico a Mario Monti e aggiungendo che “è molto importante che questo governo nasca presto e metta mano alle riforme fondamentali per tornare a crescere”.
11.23 – Emma Bonino: “No credo a esecutivi tecnici”. “Non credo ai governi tecnici, nel senso che ci vuole comunque un grande sostegno parlamentare”. Lo ha detto a Sky Tg24 Mattina il vicepresidente del Senato Emma Bonino. “Credo che i tecnici sono sempre utilissimi – ha aggiunto Bonino – ma a mio avviso è necessario che le forze politiche si impegnino direttamente in prima persona e ci mettano la faccia per il futuro, per la speranza di questo paese, per le nuove generazioni”.
11.22 – Passera (Intesa SanPaolo): “Siamo tutti con Monti”. ”Monti sta lavorando: deve saperee sa che siamo tutti con lui”. Lo afferma il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera. “Napolitano ha gestito nei modi e nei tempi necessari la crisi, quindi ha fatto un grande bene al Paese”, aggiunge Passera.
11.21 – Brunetta a Palazzo Grazioli. Il ministro uscente Renato Brunetta stamane, poco prima delle 11, è arrivato a palazzo Grazioli dove è stato ricevuto da Berlusconi. Il colloquio è durato una ventina di minuti, e al termine, Brunetta ha lasciato la residenza romana del Cavaliere senza rilasciare dichiarazioni.
11.20 – Governo, Napolitano: “Crisi delicatissima e cruciale”. “Avrei voluto intervenire di persona a questa cerimonia di apertura della sessione autunnale del Consiglio Esecutivo del Programma Alimentare Mondiale, che celebra il cinquantesimo anniversario quale Agenzia indipendente. Ma conto che comprenderete come la delicatissima e cruciale crisi di governo apertasi in Italia mi impegni in modo tale da impedirmi di essere questa mattina con voi”. E’ quanto afferma tra l’altro il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato alla signora Josette Sheeran, direttore esecutivo del Programma Alimentare Mondiale.
11.19 – Dell’Aringa: “Io ministro? Accetterei”. Carlo Dell’Aringa si dice pronto ad assumere un ruolo ministeriale (Welfare?) se chiamato da Mario Monti. “Premesso che non ho ancora ricevuto nessun rapporto ufficiale in merito – ha spiegato Dell’Aringa, docente all’Università La Cattolica di Milano – e che quindi anch’io posso basarmi solo su quanto scrivono i giornali, posso dire che accetterei senz’altro questo incarico. La mia speranza – conclude – è in ogni caso quella che questa fase interlocutoria si possa concludere rapidamente e felicemente”.
11.05 – Prestigiacomo (Pdl): “Noi come Craxi? Mai umiliata così”. Sabato ”è stata una giornata orribile, non mi sono mai sentita tanto umiliata in vita mia. Tutta quella gente vociante, gli insulti, le monetine. Si fa il confronto con le monetine di Craxi, ma è tutta un’altra storia. Noi siamo gente perbene, non abbiamo nulla di cui vergognarci”. Lo dice il ministro uscente dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo in un colloquio con il Corriere della Sera, raccontando di aver dovuto lasciare il ministero “raggomitolata in macchina” e di essere stata seguita fin sotto casa dagli insulti.
10.50 – Amato: “Io tecnico o politico? Un ermafrodita”. “Sul governo non so nulla”. Questa la risposta del presidente della Treccani Giuliano Amato raggiunto a margine del convegno ‘Europa 2020: rendere l’Italia protagonista’. Alla domanda dei cronisti se si consideri di più un tecnico o un politico Amato risponde: “Forse un ermafrodita”. L’idea che l’Italia possa uscire dall’euro, invece, è “inimmaginabile” per Giuliano Amato, che ha parlato in un’intervista al quotidiano ‘Die Welt’, in cui spiega che “il maggiore pericolo è quello di avere in futuro un euro forte ed un euro debole. Ciò minerebbe l’identità dell’Unione monetaria”. “E’ inimmaginabile che l’Italia non rimanga nell’eurozona e non penso nemmeno che ci si arrivera’”, sottolinea Amato, secondo il quale “i problemi dell’Italia sono soprattutto di natura politica, non tanto economica. Una volta risolti i problemi politici, le cose in Italia si svilupperanno meglio”. Interrogato sui punti deboli dell’Italia, Amato spiega che “quello più grosso è la bassa produttività dell’economia”, causata dalla “rigida regolamentazione in alcuni settori e nel livello dei salari. Adesso dobbiamo invertire la marcia. Sappiamo cosa bisogna fare”.
10.48 – Capezzone (Pdl): “Ici e patrimoniale? Sai che feste in piazza”. “Viste le indiscrezioni di stampa di oggi, attendo con ansia feste di piazza e caroselli per la possibile reintroduzione dell’Ici, la tassa piu’ odiosa di tutte, quella sulla casa, e per l’avvento della patrimoniale, doppia, secondo alcuni giornali”. Daniele Capezzone, portavoce Pdl, agiunge che “non è con le tasse che si curano i mali italiani, e, se queste sono le ricette, si parte con il piede sbagliato”.
10.45 – Rotondi: “Presenza Amato rassicurante”. “Mi associo all’apprezzamento di La Russa per Giuliano Amato. A prescindere dal mio dissenso per questa operazione politica, considero la presenza di Amato al governo un elemento rassicurante”. Lo dichiara Gianfranco Rotondi.
10.43 – Iniziate le consultazioni di Monti. Sono cominciate a Palazzo Giustiniani le consultazioni del presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti. Nello studio del senatore a vita sono entrate per prime le rappresentanze parlamentari delle minoranze linguistiche. Successivamente saranno ricevute le rappresentanze delle componenti del gruppo Misto della Camera e del Senato.
10.42 – Galli (Confindustria): “Faccio il tifo per Monti”. “Faccio il tifo perché il tentativo Monti riesca. L’emergenza è enorme: chi non lo capisce si assuma la responsabilità nei confronti degli italiani”: così Gianpaolo Galli, direttore generale di Confindustria, intervenuto questa mattina nel corso di ‘Coffee Break’, in onda su LA7.
10.24 – Il calendario delle consultazioni. Alle 10.20 Rappresentanza parlamentare Sud Tiroler Volkspartei; 10.40 Rappresentanza parlamentare Union Valdtaine; 11.00 Rappresentanza parlamentare Fareitalia per la Costituente Popolare (Gruppo Misto della Camera); 11.15 Rappresentanza parlamentare Liberal Democratici-MAIE (Gruppo Misto della Camera); 11.30 Rappresentanza parlamentare Repubblicani-Azionisti (Gruppo Misto della Camera); 11.45 Rappresentanza parlamentare Noi per il Partito del Sud Lega Sud Ausonia (Grande Sud) (Gruppo Misto della Camera); 12.00 Rappresentanza parlamentare Socialista nell’ambito del Gruppo UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI (Gruppo al Senato); 12.15 Rappresentanza Forza del Sud; 12.30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Popolo e Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d’Italia Domani- Pid, Movimento di Responsabilità Nazionale – Mrn, Azione Popolare, Alleanza di Centro – Adc, La Discussione) (Gruppo alla Camera); 12.45 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Coesione Nazionale – Io Sud-Forza del Sud (Gruppo al Senato); 13.00 Rappresentanza parlamentare Liberali per l’Italia – PLI. Nel pomeriggio: alle 16.30, Rappresentanza del Gruppo parlamentare Italia dei Valori; alle 17.15 – Rappresentanza del Gruppo parlamentare Lega Nord Padania; alle ore 18.00 ‘Terzo Polò – Rappresentanza del Gruppo parlamentare Unione di Centro, SVP e Autonomie (Union Valdôtaine, MAIE, VersoNord, Movimento Repubblicani Europei, Partito Liberale Italiano, Partito Socialista Italiano) (Gruppo al Senato) – Rappresentanza del Gruppo parlamentare Unione di Centro per il Terzo Polo (Gruppo alla Camera) – Rappresentanza del Gruppo parlamentare Per il Terzo Polo (Api-Fli) (Gruppo al Senato) – Rappresentanza del Gruppo parlamentare Futuro e Libertà per il Terzo Polo (Gruppo alla Camera)- Rappresentanza parlamentare Alleanza per l’Italia (Gruppo Misto della Camera) – Rappresentanza parlamentare MPA-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud. Le consultazioni proseguirannodomani martedì 15 novembre alle 9.30 con la Rappresentanza del Gruppo parlamentare Partito Democratico e 11.00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Popolo della Libertà. Nel pomeriggio di domani saranno ascoltate le parti sociali.
09.56 – A breve le consultazioni. Il premier incaricato Mario Monti è arrivato poco dopo le 9 a Palazzo Giustiniani, dove alle 10 e 20 cominceranno le consultazioni con le forze politiche per verificare la possibilità di formare un nuovo governo.
09.37 – Fini: “Vedo Monti molto determinato”. Gianfranco Fini spiega di aver visto un Mario Monti “molto determinato e consapevole dell’importanza del ruolo che gli è stato assegnato dal Capo dello Stato, e consapevole della necessita’ di agire presto e bene”. Ospite di 60 minuti su Gr Parlamento, il presidente della Camera, rivela solo che il premier incaricato “ha ribadito quello che aveva detto davanti alle telecamere, e cioé che sono necessarie iniziative per rilanciare l’economia ma con equità, due parole magiche, ripresa e equità, che infatti sono riprese con evidenza oggi su tutti i giornali”. Fini, poi, ha parlato della polemica sul suo ruolo. “Le polemiche sulle dimissioni di Berlusconi e mie appartengono ad un’altra stagione” ha detto il presidente della Camera rispondendo alla domanda se si dimetterà o meno. “E’ inevitabile che la legge elettorale sia un tema centrale dell’agenda parlamentare e della politica” ha poi detto Fini, secondo cui “reintrodurre l’Ici sulla prima casa o ricorrere ad una patrimoniale sugli immobili sono misure che possono essere introdotte, ma solo a condizione che abbiano un grado di equità”.
09.22 – La Padania annuncia manifestazioni in tutta Italia. La Padania annuncia “manifestazioni in tutta Italia” contro il governo Monti. E spiega che è convocata per oggi una riunione della segreteria politica della Lega Nord. “Bossi: no all’ammucchiata. Lega unica forza d’opposizione”, titola il quotidiano del Carroccio nell’edizione speciale (normalmente non esce il lunedì) all’indomani dell’incarico a Monti. “Il segretario: non abbiamo neanche visto il programma del governo – continua il giornale – Saremo la sola garanzia per arginare i danni a chi lavora e produce”. “Di fronte ai giochi di palazzo, la Lega sta sul territorio e lavora per la Padania – si sostiene nell’articolo di apertura – proprio oggi nella sede leghista e’ prevista una segreteria politica”.
09.14 – Nuovo governo, Casini: “Possibili politici, ma non parlamentari”. “Mi sembra che siano Pdl e Pd che preferiscono che non ci siano politici”. Lo dice Pier Ferdinando Casini nel corso de La Telefonata di Maurizio Belpietro su Canale 5. Il leader Udc non esclude del tutto però la partecipazione di politici: “Politici certo, ma parlamentari in carica adesso no…”. Quanto alla figura di Gianni Letta, come possibile figura da inserire nel nuovo governo, Casini ribadisce la sua stima nei confronti dell’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio: “Sono quello -ricorda- che lo stima di più che ha dimostrato di essere un grande servitore dello Stato. Certo, è il collaboratore di Silvio Berlusconi; ma dovremmo chiederci, noi che abbiamo avversato Berlusconi: se non ci fosse stato Letta quanti maggiori motivi di avversione avremmo avuto”.