Cinema

Merola scende a patti, concesso il teatro San Leonardo ai Draghi Ribelli

Dopo il pugno di ferro il sindaco tratta anche per il trasferimento degli occupanti dell'ex cinema Arcobaleno, ma in serata è fumata nera. Gli occupanti di Santa Insolvenza: "Ci faremo trascinate via come gli indignati spagnoli, poi occuperemo un'altra struttura"

Tra Draghi Ribelli e amministrazione comunale è pace fatta. I ragazzi del centro sociale Tpo, del Sadir e del Panenka hanno lasciato stasera l’ex-Mercato di via Clavature (occupato giovedì scorso), per spostarsi nel Teatro San Leonardo di via San Vitale. Grossi problemi invece per gli indignati di “Santa Insolvenza”, che venerdì si erano installati nell’ex cinema Arcobaleno. Invitati alla trattativa direttamente dal sindaco Virginio Merola, avevano mandato in serata una delegazione a Palazzo D’Accursio, ma l’incontro è andato male. “Ci vogliono sbattere fuori”, hanno spiegato a caldo.

L’accordo tra l’amministrazione comunale e i Draghi ribelli del Tpo è invece stato raggiunto nel primo pomeriggio negli uffici comunali di Piazza Liber Paradisus . Un colloquio durato circa un’ora e definito dagli stessi occupanti “molto positivo“. Su questa vicenda il sindaco aveva nei giorni scorsi fatto marcia indietro nel giro di poche ore, passando da una posizione tollerante alla linea dura, con la firma dell’ordinanza di sgombero. Atteggiamento confermato anche ieri dopo il blitz dei Draghi a palazzo d’Accursio: “La legalità viene prima di tutto, se non lo capiscono paghino le conseguenze” erano state le parole usate da Merola. Oggi un nuovo cambio di rotta. Dopo il faccia a faccia con gli attivisti, Merola ha deciso di concedere loro una struttura alternativa, a patto di abbandonare quella di via Clavature, considerata pericolosa.

Se i Draghi ribelli in serata smonteranno le tende e si sposteranno in un teatro di via San Vitale, gli indignati del Cinema Arcobaleno si preparano all’ennesima notte senza sonno aspettando l’arrivo delle forze dell’ordine. Lunedì sera era stata lanciata la Notte dei corti, proiezione non stop che avrebbe dovuto attendere l’arrivo di polizia e carabinieri. All’iniziativa avevano partecipato 500 persone, poi via via diminuite fino a diventare circa 200 alle 5 di mattina, ora definita “classica” per gli sgomberi. Invece nessuno si era fatto vivo, nonostante gli annunci più volte confermati. Da lì era rinata la speranza, naufragata sembra definitivamente questa sera. “Merola ci ha detto di essere disposto a trattare solo se entro oggi usciamo dallo stabile”, ha spiegato uno degli indignati che hanno incontrato il sindaco in delegazione.

Per l’amministrazione comunque una grossa grana da gestire, perché i numeri degli occupanti sono saliti di giorno in giorno, e in caso di sgombero quelli del cinema Arcobaleno avevano avuto parole chiarissime: “Siamo non violenti, ci faremo trascinare via come hanno fatto gli indignati spagnoli. E poi occuperemo subito un’altra struttura”. “Questa notte si rimane qui – scrivono ora su facebook – c’è bisogno di un altro miracolo”. In tarda serata l’assemblea deciderà nuovamente come comportarsi se domani all’alba arriveranno le forze dell’ordine. Poi partiranno le proiezioni che dureranno anche questa volta fino alle 6 di mattina.

di Giulia Zaccariello e Giovanni Stinco