Saltata ogni trattativa, alle 5 si sono presentati polizia e carabinieri in tenuta anti sommossa. I ragazzi di Santa Insolvenza sono rimasti in piazza e decideranno cosa fare dopo un'assemblea. Momenti di tensione, ma nessun ferito
Lo sgombero è iniziato alle 6 e 20 ed è finito poco prima delle 7. Mentre venivano portati fuori dal cinema, ciascuno di loro trascinato da due o a volte tre agenti delle forze dell’ordine, gli indignati hanno recitato la preghiera di Santa Insolvenza. “Santa insolvenza, che sei nei nostri pensieri, liberaci dal lavoro precario e dal debito che non abbiamo contratto”, questa una delle strofe della preghiera recitata più e più volte.
Lo sgombero era ormai dato da tutti come certo, dopo il naufragio della trattativa portata avanti nel pomeriggio di ieri. Attorno alle 23 l’ultimo tentativo di tenere aperto il dialogo, con l’assemblea degli occupanti dell’Arcobaleno che stilava un comunicato duro, ma che auspicava un’apertura da parte del Sindaco. “Ci faccia delle proposte concrete e usciremo di qui, per ora non ci ha offerto nulla se non parole e un impegno generico“.
Invece da Palazzo D’Accursio non è arrivata nessuna comunicazione, e dopo una notte insonne le forze dell’ordine sono arrivate come previsto. In mattinata gli indignati decideranno “come reagire a chi ha deciso di chiudere un cinema abbandonato da anni e appena riaperto con il lavoro e le idee di centinaia di persone”. Attualmente è in corso un’assemblea davanti all’ex cinema, a due passi da piazza Maggiore, durante la quale gli indignati decideranno cosa fare.
di Giovanni Stinco
il video è di Giulia Zaccariello