Per uno strano dovere di cortesia è stato proprio lo stesso Monti, giunto al Quirinale attorno alle 13e30 per annunciare i dodici nomi “grossi” del nuovo governo, ad anticipare il listone con i cinque nomi dei ministri senza portafoglio, cioè coloro che hanno le stesse prerogative costituzionali e tecniche dei colleghi con portafoglio ma senza aver dietro di sé un dicastero.
Gnudi, politicamente riconducibile all’area prodiana, è stato dal 2002 al 2011 presidente del consiglio d’amministrazione dell’Enel. Laureato in economia e commercio nel ’62 a Bologna, è titolare di un blasonato e importante studio commercialista bolognese.
Non è infine la prima volta che Gnudi finisce a far parte dell’entourage di un governo della repubblica. Nel 1995 è stato nominato consigliere economico dell’allora ministro dell’Industria Alberto Clò, sotto il governo Dini, altro amico e collega bolognese dell’area prodiana.
Gnudi ha fatto parte dal 1994 del consiglio di amministrazione dell’Iri, ricoprendovi l’incarico di sovrintendere alle privatizzazioni nel ’97, presidente ed amministratore delegato nel ’99 e presidente del comitato dei liquidatori nel 2002.
(d.t.)