“Un governo fortemente nordista e bocconiano”. Così definisce il neo-governo Monti l’economista Loretta Napoleoni che analizza la giornata economica: ” Monti, ex euroburocrate doc ben inserito nei corridoi del potere dell’alta finanza, sembrava aver riscosso le simpatie dei mercati venerdì quando la sua nomina è stata data per certa – premette Napoleoni – ma non è stato così. Una buona fetta di mercato ormai dà l’Italia per spacciata con o senza Monti”. Un’analisi impietosa quella che l’autrice di “Contagio” consegna al Fatto.it: “I listini precipitano perché l’economia europea nel migliore dei casi rimarrà a crescita zero – spiega – Preoccupa che sulle due sponde dell’Atlantico si perseguono politiche opposte per combattere la recessione e la crisi del debito sovrano”. Secondo la economista infatti “Usa e Gran Bretagna fanno il “quantitative easy”, stampano carta moneta per sostenere l’occupazione e rimettere in moto la crescita” mentre ” l’Europa fa esattamente il contrario: impone politiche di austerità mirate a tagliare la spesa pubblica e quindi il debito”. Risultato? “Dopo 18 mesi di questa dieta, il Pil della Grecia si è contratto su base annuale del 7,3%, ma sia Papademos (che oggi ha ottenuto la fiducia, ndr) che Monti sono stati scelti per perseguire da bravi ex euroburocrati questa strada”. Insomma, per Napoleoni il problema si chiama “euro”: “Questi due leader non metteranno mai in dubbio la difesa dell’euro anche a costo di far precipitare i loro paesi nella deflazione più nera. Ed è questo che terrorizza i mercati”.