Giornata ad alto tasso di volatilità e nervosismo sulle piazze finanziarie europee con lo spread tra Btp e Bund in altalena ma sempre a livelli di guardia (vedi il grafico dei valori di novembre) e il rendimento tornato sopra la soglia del 7%. Le borse chuidono contrastate: negativi il Dax di Francoforte, che perde lo 0,33% e l’Ftse 100 di Londra, che arretra dello 0,15%. In rialzo invece il Cac 40 di Parigi (+0,52% a 3.064,90 punti), l’Ftse Mib di Milano (+0,79% a 15.419,20 punti) e l’Ibex di Madrid (-0,81% a 8.304,1 punti). Nuovo tonfo per Atene, che scivola del 3,48%. La presentazione del nuovo governo di Mario Monti non ha portato a un’impennata di Piazza Affari. Da segnalare le tensioni in aumento sul debito francese con il differenziale ai massimi dall’introduzione dell’euro (a 193 punti), tanto da far intervenire il governo per raffreddare la situazione. Bruxelles ha sottolineato come la cosa più importante sarà il programma del nuovo governo guidato da Mario Monti, mentre il presidente della Commissione Josè Manuel Barroso, ha ribadito che “la crisi è davvero sistemica”.
La cronaca ora per ora
18.31 – Sarkozy scrive a Monti. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha inviato una lettera di congratulazioni al neo premier italiano Mario Monti. “Le settimane che verranno saranno decisive. Insieme ce la faremo – si legge nel testo diffuso dall’Eliseo – Sono convinto che l’adozione di nuove misure da parte dell’Italia, in aggiunta ai piani già avviati, consentirà, con fiducia, di riscoprire la strada della stabilita’ e della crescita”.
18.27 – Juncker: “Buona notizia per l’Italia e per l’Eurozona”. La formazione del governo Monti “è una buona notizia per l’Italia e la zona dell’euro”: lo dichiara il primo ministro del Lussemburgo e presidente dell’Eurogruppo, Jean Claude Juncker.
18.10 – Spread a 519 punti. Al termine di una giornata in altalena, legata anche alle notizie in arrivo dal Quirinale, il differenziale di rendimento fra i Bund a 10 anni e gli equivalenti Btp chiude a quota 519, non lontano dai valori di apertura (529). Il rendimento dei titoli a 10 anni scende così al 7 % mentre quello dei Btp a 5 anni è del 6,93%. A livello internazionale spicca la situazione della Francia, con uno spread sui bund che chiude a 189 punti, a un passo dal massimo storico di 193 punti toccato in mattinata. Chiude invece sui record il differenziale dei bonos spagnoli che si attesta a 460 punti.
17.57 – Bpm sprofonda in borsa. Seduta nera in Borsa per la Banca Popolare di Milano, che scende in controtendenza e prende la maglia nera del listino terminando in calo del 13,18% a 0,30 euro per azione, sui minimi di giornata. Da capogiro il volume degli scambi, con 188 milioni di pezzi passati di mano a fronte di un capitale sociale, pre ricapitalizzazione, di 415 milioni di azioni: in una giornata è stato scambiato il 45% del capitale, quasi la metà del totale.
17.30 – Chiusura positiva di Piazza Affari (+0,79%). Chiusura contrastata per le principali piazze europee: a Parigi l’indice Cac a fine giornata segna +0,52% a 3.064,90 punti mentre a Francoforte il Dax segna un calo dello 0,33% 5.913,36 punti e a Londra il Ftse -0,15% a 5.509,02 punti. Spread a 519 punti.
17.25 – Napolitano: “Da Ue segnali positivi di attenzione e fiducia”.
17.14 – Milano +1,1%. Accelera Piazza Affari negli ultimi minuti di contrattazioni, mentre è in corso al Quirinale il giuramento del presidente del consiglio Mario Monti e dei suoi ministri. Il Ftse Mib segna un rialzo dell’1,1% a 15.466 punti. Spread a 516 punti.
17.02 – Passera lascia Intesa Sanpaolo. Il neoministro Corrado Passera, ha lasciato il gruppo Intesa Sanpaolo. Lo rende noto lo stesso istituto: “i relativi poteri, come da statuto, sono esercitati dal direttore generale vicario Marco Morelli”.
17.00 – Spread a 516 punti.
16.36 – A breve possibile colloquio Monti-Van Rompuy. Il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy avrà un colloquio con Mario Monti “tra oggi e domani”, compatibilmente con l’agenda molto fitta del neo premier. E’ quanto si apprende da fonti comunitarie.
16.26 – Dow Jones -1,03%. Wall Street in calo. A poco più di mezz’ora dall’avvio delle contrattazione alla Borsa di New York, con una partenza in leggera flessione, l’indice Dow Jones perde l’1,03% a 11.970,38 punti.
16.11 – Milano in lieve crescita (+0,9%). Accelera Piazza Affari a circa un’ora dalla chiusura dal giuramento del neopresidente del consiglio Mario Monti al Quirinale. Il Ftse Mib guadagna lo 0,91% a 15.297 punti, spinto dai bancari Azimut (+5,88%), Ubi (+5,66%), Unicredit (+1,42%) e Intesa Sanpaolo (+1,15%). Bene Fiat Industrial (+2,02%), seguita a distanza da Fiat (+0,84%) dopo i dati sulle vendite in Europa. Spread a 516 punti.
16.03 – Corte dei Conti: “In Italia tasse alte per persistenza evasione”. In Italia esiste “una serie di problematiche che appaiono peculiari della realtà del nostro paese: un livello di prelievo tra i più elevati, condizionato dalla persistenza di un’ampia area di evasione”. Lo ribadisce il presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino, durante l’audizione in commissione Finanze al Senato sulla delega fiscale. Numerose le altre criticità sottolineate relative al primo decennio del nuovo millennio: “Una distribuzione del carico tributario che premia il capitale e i consumi rispetto al fattore lavoro – spiega Giampaolino – un’imposta sui redditi personali a base imponibile ristretta, segnata da un sostenuto grado di progressività e da una riduzione degli spazi per un riconoscimento fiscale della famiglia; un’imposizione sui consumi depotenziata dall’evasione; una tassazione delle imprese condizionata dall’erosione della base imponibile e dalla difficoltà di interventi risolutori sull’Irap; un prelievo di competenza degli enti decentrati che, soprattutto in prospettiva, rischia di modificare significativamente l’impianto distributivo riconducibile alle imposte centrali”. “La crisi economico-finanziaria internazionale, con una particolare accentuazione per l’Italia in ragione dell’elevato livello assoluto e relativo del suo debito – ha continuato Giampaolino – , rende quanto mai difficile la manovra della leva fiscale per conciliare i due tradizionali obiettivi di assicurare l’equilibrio dei conti pubblici e, nel contempo, di incentivare e sostenere la ripresa dell’economia”.
16.00 – Cannata: “Nel 2012 emissione di titoli di Stato per 440 miliardi di euro”. Il Tesoro il prossimo anno dovrà emettere titoli di Stato per 440 miliardi di euro. “L’anno prossimo dovremo emettere 440 miliardi: sembra proibitivo ma non lo è anche se diventa più complicato perchè gli investitori sono spaventati per la volatilità del mercato” ha detto Maria Cannata, dirigente generale del debito pubblico nel corso di un convegno sulla crisi del debito sovrano in area euro.
15.51 – Fisco, Corte dei Conti: “Riforma ormai spiazzata dagli eventi”. Il disegno di legge delega per la riforma fiscale “rischia di risultare ormai spiazzato dagli eventi e bisognoso, comunque, di un’attenta complessiva riconsiderazione”. Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, nel corso di un’audizione alla Commissione Finanze del Senato.
15.35 – Portavoce Berlino: “Da Monti aspettiamo riforme”. Berlino conta su Mario Monti, presidente del Consiglio incaricato, per mettere in pratica le riforme che l’Italia si è impegnata a realizzare. Lo riferisce Steffen Seibert, portavoce del cancelliere Angela Merkel, secondo cui “c’è da sperare” che il nuovo governo vada avanti nell’affrontare il problema del debito pubblico e riguadagnare la fiducia dei mercati. La Merkel – ha spiegato il portavoce – ha “alta considerazione” per la figura di Mario Monti.
15.30 – Wall Street apre in calo. Apertura in calo per Wall Street.Il Dow Jones perde dello 0,46% a 12.040,12 punti, il Nasdaq cede lo 0,83% a 2.664,14 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,76% a 1.248,96 punti.
15.27 – Spread a 515 punti.
14.58 – Merkel vuole incontrare Monti. Il cancelliere tedesco Angela Merkelincontrerà Mario Monti non appena questi si sarà insediato come Presidente del Consiglio. Lo riferisce il portavoce del cancelliere Steffen Seibert.
14.40 – Bpm (-12%). In flessione Banco Popolare a 1,01 (-0,98%), Mediobanca a 5,525 (-1,25%) Mps a 0,2851 (-1,59%) e Bper a 5,84 (-1,85%). Maglia nera del listino principale per Bpm a 0,3027 euro (-12,69%). Bene Lottomatica a 11,65 (+2,55%), in progresso anche la galassia Agnelli con Fiat Industrial a 6,285 (+1,45%) e Fiat a 4,074 (+0,44%) dopo i dati Acea sulle immatricolazioni in calo dell’1,8% annuo ad ottobre per l’Europa a 27. Spread a 518 punti.
14.20 – Spread a 517 punti.
14.10 – Spread a 522 punti. L’elenco del nuovo esecutivo svelato da Mario Monti sembra non risollevare il Ftse Mib che guadagna lo 0,08% a 15.309 punti, dopo aver toccato un massimo di 15.738,84. Ancora tensione sui titoli di Stato. Il differenziale tra Btp decennali e bund tedeschi scende intorno a quota 522 punti dopo aver toccato un massimo di 535.
13.45 – Intesa in ribasso dopo nomina di Passera a ministro. Il titolo Intesa Sanpaolo in ripiegamento in Borsa, dopo la notizia che l’amministratore delegato Corrado Passera farà parte della squadra del governo di Mario Monti. Intesa stava salendo con rialzo ben superiore all’1%, dopo la nomina il guadagno si è via via affievolito finché il titolo è passato in ribasso, con un -0,3%. Un segnale che gli operatori sono consci dell’importanza del ruolo di Passera nella banca milanese, che ora si trovera’ di fronte al problema della sua successione.
13.38 – Monti: “Spero che i mercati capiscano”
13.30 – Lieve calo di Piazza Affari dopo annuncio Monti. Borsa valori in lieve calo dopo il varo del governo Monti. L’indice Ftse Mib, che segnava in quel momento un rialzo del +0,4%, dopo la lettura della lista dei ministri ha ceduto terreno e ora segna un -0,13%.
13.15 – Piazza Affari +0,06%. Borsa valori incerta in attesa del varo del governo Monti. L’indice Ftse Mib ha comunque recuperato dal ribasso e si e’ riportato sulla parita’, al +0,06%. Bpm ancora debole al -13%, Ubi +4,3%, Intesa +1,3%, Unicredit +1,1%. Sale Fiat a +0,8%. Spread a 522 punti.
13.14 – Record spread francese. Nuovo record per lo spread tra ititoli di Stato a 10 anni di Francia e Germania: il differenziale ha raggiunto i 193 punti base, un livello mai visto dall’introduzione dell’euro.
13.00 – Differenziale Btp-Bund oltre quota 530. Dopo la breve discesa sotto quota 500 il differenziale tra Bund tedeschi e Btp risale bruscamente e tocca quota 530 punti. L’andamento dello spread ha riportato il rendimento dei titoli a 10 anni al 7,08% mentre quelli a 5 anni sono al 7,0%.
12.58 – Listini europei negativi, Atene -3%. L’indice Stoxx 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, cede poche frazioni di punto, con Madrid che rimane in leggero rialzo. Milano cede lo 0,6%, Londra lo 0,92%, Parigi lo 0,14%, Amsterdam lo 0,25% mentre Atene sta scivolando di quasi tre punti percentuali sulla debolezza dei titoli bancari.
12.45 – Spread a 526 punti. Il rendimento del Btp a 10 anni rivede la soglia critica del 7% e lo spread con il Bund si amplia a 526. La corsa all’acquisto di Bund ha fatto scendere il rendimento del decennale tedesco sotto l’1,80% (1,78%). Il differenziale tra i titoli di Francia e Germania si è ampliato a 182 punti e quello della Spagna a 452.
12.43 – Francia: spread con i bund non giustificato. Lo spread tra titoli di stato francesi decennali e Bund “non è giustificato”. E’ quanto afferma la portavoce del ministro del Bilancio francese, Valerie Pecresse. La Francia centrerà l’obiettivo di tagliare il proprio deficit al 4,5% del pil nel 2012, ha spiegato aggiungendo di essere fiduciosa che la Bce prenderà le misure necessarie per assicurare la stabilità finanziaria dell’eurozona.
12.12 – Piazza Affari torna in negativo. Inversione di tendenza per la Borsa valori, che ha visto erodere poco per volta i guadagni della mattinata (massimo del 2,8%) ed e’ ora in negativo. Indice Ftse Mib a -0,72%, All Share -0,66%. In calo le banche, con Bpm che cede il 12%, mentre Ubi resiste al +1,4%. Intesa cede lo 0,9%, Unicredit -1,8%. Spred a 511 punti.
12.03 – Spread a 509 punti. Lo spread torna sopra quota 500 punti, mentre Milano frena. Dopo un buono sprint gli indici europei risultano contrastati con Francoforte che cede lo 0,88% a 5.881 punti, mentre Londra perde lo 0,41% a 5.495 punti. Dimezza i guadagni Parigi (+0,36%), così come Piazza Affari dove il Ftse Mib registra +0,70% a 15.404 punti,
11.30 – Cala la domanda di bond tedeschi. Netto calo della domanda per i titolidi Stato biennali tedeschi (Schatz) messi in asta oggi, dopo che il rendimento medio è sceso al minimo storico dello 0,39%. Lo comunica la Bundesbank precisando che sono stati assegnati solo 5,455 miliardi di euro contro i 6 miliardi dell’ammontare massimo previsto. Nell’ultima asta Schatz del 5 ottobre il rendimento era stato dello 0,46%. Spread Btp-Bund a 494 punti.
11.06 – Spread a 495 punti. Lo spread tra Btp e Bund decennalitorna sotto la soglia dei 500 punti base, attorno alla quale sta oscillando da diversi minuti. Il differenziale tra decennali italiani e tedeschi è sceso a 495 punti (minimo 492,7) grazie agli acquisti della Bce sui titoli dell’Italia. Il rendimento del 10 anni italiano è al 6,78%.
11.04 – Milano + 2,6%. Piazza Affari amplia i guadagni invista dello scioglimento della riserva del presidente del Consiglio incaricato Mario Monti e della presentazione della lista dei ministri: l’indice Ftse Mib segna una crescita del 2,64%, l’Ftse All Share un aumento del 2,40%. Bene le banche: Ubi +6,6%, Unicredit +3,92%, Intesa SanPaolo +3,85%. Spread a 494 punti.
10.54 – Bene i bancari. A trainare gli acquisti sono i titoli bancari ‘made in Italy’ (Ubi +6,3%, Intesa +3,2%, Unicredit +3%) mentre Dexia scivola dell’8,3% anche sulle ipotesi di un prossima ristrutturazione. Male i gruppi del credito greci, con la Borsa di Atene che scende di circa due punti percentuali.
10.05 – Europa annulla i ribassi. Bene Francoforte (+0,95%), in spolvero Parigi (+1,14%), rialzi frazionali per Londra (+0,44%), Zurigo (+0,24%), Madrid (+0,83%) e Lisbona (+0,82%). In attesa di conoscere la composizione del nuovo governo guidato da Mario Monti, Piazza Affari conquista la maglia rosa tra le consorelle. Il Ftse Mib registra un progresso dell’1,75% a 15.562 punti. Spread a 497 punti.
10.04 – Inflazione sale del 3,4% rispetto a un anno fa. Nel mese di ottobre, l’inflazione registra un aumento dello 0,6% rispetto al mese di settembre 2011 e del 3,4% nei confronti dello stesso mese dell’anno precedente (era 3,0% a settembre). Lo rileva l’Istat: si tratta del dato definitivo che conferma la stima provvisoria.
10.00 – Ghizzoni: “Banche e imprese a rischio se non cala lo spread”. “Un governo nuovo è molto importante. Se in 6-12 mesi gli spread non calano va di mezzo la salute di banche e imprese. E possono crearsi pressioni sull’euro, perchè la gente dirà che è colpa della valuta unica”: è quanto afferma l’ad di Unicredit Federico Ghizzoni in un’ intervista a Repubblica.
09.48 – Spread sotto quota 500. Scende sotto i 500 punti lo spread tra i Bund tedeschi e i Btp decennali. Il differenziale è passato a 494 punti.
09.44 – Barroso: “Eurobond soluzione naturale”. L’emissione di eurobond sarà una “soluzione naturale se vogliamo rafforzare la governance e la convergenza nell’Eurozona in coerenza con i due principi della responsabilità e solidarietà”.
09.34 – Borse cinesi chiudono in ribasso. A Shanghai il Composite Index perde il 2,48% a 2.466,96 punti, mentre a Shenzhen il Component Index archivia la seduta a 10.313,33 punti (-2,55%).
09.28 – Barroso: “Crisi sistemica”. “Stiamo attraversando una crisi profondamente sistemica che richiede più impegno da parte di tutti e misure aggiuntive”, ha detto il presidente della Commissione Ue, Josè Barroso, parlando alla plenaria di Strasburgo.
09.20 – Bpm in asta volatilità. Bpm in asta di volatilità per eccesso di ribasso. A pochi minuti dall’avvio delle negoziazioni il titolo della popolare milanese non riesce a fare prezzo e lascia sul terreno l’11,74% teorico, mentre il resto del comparto bancario registra i maggiori rialzi del Ftse Mib.
09.19 – Piazza Affari gira in positivo. Dopo un avvio leggermente negativo, il Ftse Mib segna una crescita dell’1,02%, l’Ftse All Share un rialzo dello 0,97%, trascinato da Unicredit (+1,89% nonostante l’annuncio di Moody’s) e Intesa Sanpaolo (+2,12%). Partenza difficile per Bpm, che non riesce a fare prezzo in avvio e segna un ribasso teorico del 12,60%. Male anche Fondiaria Sai (-3,17%) dopo che S&P ha tagliato a ‘junk’ (spazzatura) il rating. Tiene Fiat (+0,79%) e rifiata Finmeccanica (+2,13%).
09.17 – Spread Btp-Bund a 509 punti. Lo spread fra btp e bund fa segnare 509,6 punti base. I titoli francesi toccano i 190,2 punti, mentre quelli spagnoli i 450 punti.
09.11 – Obama: “Profondamente preoccupato” per la crisi dell’Europa. Il presidente americano Barack Obama si è detto oggi “profondamente preoccupato” delle turbolenze nella zona euro provocate dalla crisi del debito sovrano e della crescita anemica. “Sono profondamente preoccupato”, ha dichiarato oggi parlando a Canberra, in Australia.
09.00 – Borse europee aprono in negativo. Dopo i primi scambi Londra cede lo 0,5%, Parigi lo 0,4%, Francoforte l’1%. Anche Milano in calo a -0,47%. Tokyo chiude in calo dello 0,92%.