Il collegio ha disposto che il manifestante dovrà risarcire i danni, da liquidarsi in separata sede, subiti da Comune di Roma e Ama, l’azienda municipalizzata per i rifiuti. “Siamo in presenza di una decisione troppo dura – ha commentato l’avvocato Fabrizio Gallo, legale di Caputi – sulla sentenza ha influito senza dubbio la pressione mediatica legata a quanto accaduto a Roma quel giorno. Oggi viene condannata una persona che con gli incidenti e gli episodi di violenza non ha nulla a che fare”. Caputi era stato fermato il giorno degli incidenti insieme con altri 12 manifestanti ed è ancora detenuto nel carcere di Regina Coeli. Con la sentenza i giudici hanno disposto che in separata sede risarcisca il danno al Comune di Roma e all’Ama per i danni provocati.
Il 5 dicembre prossimo davanti alla decima sezione penale presieduta da Rosanna Ianniello saranno processati altri tre manifestanti, Ilaria Ciancamerla, Roberto Scarlett e Stefano Conigliano che sono agli arresti domiciliari e sono imputati per resistenza aggravata.