Politica

Polemiche sulla nomina di Pitruzzella all’Antitrust. Di Pietro: “Non è cambiato nulla”

Il leader dell'Idv Antonio di Pietro

La nomina di Giovanni Pitruzzella alla presidenza dell’authority Antitrust (quella che deve vigilare sui conflitti di interesse) scatena dure reazioni da parte di Antonio Di Pietro e di Sel. Il presidente dell’Italia dei Valori, in un post pubblicato sul suo blog: “Lo hanno nominato, come impone la legge, i presidenti di Camera e Senato, ma siccome questo è da sempre il Paese in cui i potenti strillano di voler cambiare tutto per lasciare tutto uguale, chi credete che abbiano scelto? Giovanni Pitruzzella, uno che è amico, avvocato e socio del presidente del Senato Renato Schifani. Uno che cumula tante consulenze, in Sicilia, da essere da solo una specie di mostra itinerante sui costi della politica. Uno che quando ai consiglieri regionali siciliani sarebbe toccato abbassarsi il gettone di presenza, ha rappresentato da solo 67 esposti per restituire ai poveri consiglieri il maltolto. Uno che è oggi consulente di Raffaele Lombardo e ieri lo era di Totò Cuffaro, attualmente in carcere per i suoi rapporti con la mafia. Questo signore dovrà occuparsi nei prossimi mesi di un sacco di interessi economici, tra i quali anche quelli dell’ex presidente del Consiglio e capopartito di Schifani”.

Stesso tenore nelle parole di Claudio Fava, della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà: “Avvocato di fiducia del Presidente Schifani (che lo ha nominato), coautore di libri con l’ex presidente della Regione Cuffaro. Forse Pitruzzella non era la personalità più autorevole per autonomia professionale e di giudizio per presiedere una autorità di garanzia così delicata e strategica come quella Antitrust’’. Poi la sfida al Pd, che non ha commentato negativamente questa scelta: “Ci piacerebbe sapere – prosegue l’esponente di Sel – cosa intendono fare e quali passi intendono assumere gli attuali gruppi parlamentari del centrosinistra. E già che ci siamo saremmo curiosi di conoscere un parere su questa vicenda da parte del Presidente del Consiglio”.

Il sindaco di Palermo Diego Cammarata parla di “polemica grottesca”, mentre l’esponente Pdl Gaetano Quagliariello (della cui fondazione Pitruzzella è socio) attacca la “doppiezza” della sinistra: “Non so per chi vota il professor Pitruzzella, ma se si leggono i giornali di oggi e certi attacchi sulle agenzie di stampa, per il solo fatto di non avere il cuore a sinistra egli – osserva Quagliariello – è stato additato in quanto siciliano, gli sono stati attribuiti caratteri biografici inventati di sana pianta e gli è stata imputata la partecipazione all’attività di una fondazione culturale come fosse un marchio d’infamia. Una parte della sinistra continua a dare prova di una doppiezza insopportabile”.

Di Pietro parte dal caso Pitruzzella per chiosare: “Ho paura che sia troppo ottimista chi pensa di essersi liberato una volta per tutte, se non del berlusconismo, almeno di Berlusconi e dei metodi con i quali aveva messo in ginocchio questo Paese”.