Imane Fadil, la 27enne modella marocchina che lo scorso agosto ha testimoniato di aver partecipato alle serate ad Arcore, ha chiesto di costituirsi parte civile al processo sul caso Ruby che comincerà domani a Milano e nel quale sono imputati Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti.
Imane Fadil, tramite il suo avvocato Danila Di Domenico, lo scorso 9 novembre ha depositato nella cancelleria della quinta sezione penale del Tribunale l’istanza di costituzione di parte civile nei confronti dei tre imputati in quanto ritiene di essere stata indotta alla prostituzione “per essere stata coinvolta – come ha spiegato il legale – nell’ingranaggio delle feste di Berlusconi con la prospettazione di opportunità lavorative in televisione”. Opportunità poi sfumate perché ”non ha partecipato al bunga-bunga – ha proseguito l’avvocato – nè si è prestata ad altro”. Imane raccontò di aver assistito allo spogliarello di Nicole Minetti, consigliera regionale della Lombardia, vestita da suora nella residenza dell’allora premier. La marocchina si è presentata spontaneamente ad agosto dai pm titolari dell’inchiesta.
Il legale, inoltre, ha spiegato di aver presentato la richiesta prima dell’inizio dell’udienza per poter depositare la lista testi: “E’ scarna, sono sei o sette persone. Tra queste ci sono Siria De Fazio, ex concorrente del Grande Fratello perché era presente a una delle serate a Villa San Martino, e Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, che ha partecipato a una delle cene da Giannino durante la quale Imane ha ricevuto la promessa di lavoro”.
Domani mattina Imane sarà presente in aula, così come Ambra e Chiara le due ex miss Piemonte già ammesse ad essere parte civile durante l’udienza preliminare che si aprirà alle 9.30 e durerà il tempo della costituzione delle parti e la fissazione di un calendario.