Ipnotizzati dalla sobrietà di Mr Monti ci siamo tutti dimenticati del povero Luca Cordero di Montezemolo, lasciato in vestaglia e babbucce in mezzo alla sua strada elettorale.
Fino a un paio di giorni fa tormentava i suoi con mirabolanti sondaggi: “Mi danno già al 20 per cento!”, confidava giulivo tra le tonde olive dell’aperitivo. Eppure una premonizione d’ostilità climatica l’aveva avuta quando era deragliato all’ultima Commissione Trasporti della Camera, insieme con i suoi treni superveloci Ntv in gara con i missili della Frecciarossa. Il suo charme non era riuscito a conquistare la platea.
Lo stupore l’aveva mandato in confusione: non ricordava più il numero dei treni pronti. Aveva sbagliato a citare le tratte. Aveva pasticciato sugli investimenti fatti con il neo ministro Passera e Della Valle. Era stato evasivo sui tempi di esercizio e aveva scosso il ciuffo quando gli avevano chiesto se era vero che i suoi treni rischiavano di decollare dai binari.
Aveva provato a scaldarli con il patriottismo sportivo: “Vinca il migliore! Del resto siamo tutti tifosi della Ferrari, no?”. “No – gli aveva risposto un deputato leghista nel gelo – a me la Ferrari sta sulle palle. Tifo McLaren”.
Il Fatto Quotidiano, 20 novembre 2011