Ecco, qua. Dedicato a chi, pur avendo aborrito il populismo televisivo berlusconiano, adesso cade nella trappola di questa forma più pericolosa di populismo nazionalista euroscettico e abbocca alle tesi del complotto pluto-giudaico-massone, come se ci fosse un piano diabolico della lobby delle banche per affossare l’euro (cui prodest, poi?), grazie alla complicità di governi dei tecnici e quindi antidemocratici per principio.
1) Il signore che urla in stile leghista è un parlamentare europeo di nome Nigel Farage. Dal settembre 2006 è il leader dell’ Ukip (United Kingdom Indepencence Party), partito con 13 deputati al Parlamento Europeo e con obiettivo dichiarato l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Dall’anno della fondazione, questo partitino britannico senza rappresentanza a Westminster, flirta con l’ala più euroscettica del partito conservatore (un’ala diciamolo, che negli ultumi tempi si è ingrossata assai, fino a mettere in difficoltà il premier Cameron sulla necessità di un referendum europeo).
Lei, un uomo non eletto (riferito a Van Rompuy, ndr), è andato in Italia a dire: ‘non è il momento di votare, è il momento di agire’. Cosa, in nome di Dio, le dà il diritto di dire al popolo italiano cosa fare?”
2) Bene, ora guardatevi questa seconda chicca: videomessaggio domenicale di Scilipoti al popolo (che popolo poi? Come ha il coraggio di parlare di popolo uno eletto con Di Pietro e passato con Berlusconi?)
“Sono qui a ricordarvi che il Parlamento è stato espropriato della funzione che il Parlamento dovrebbe avere. La sovranità popolare non c’è più, oggi c’è un governo che è stato dettato dalle lobby economiche e finanziarie e dalle lobby delle banche. Io sono contro la lobby delle banche. Io sono per far sì che ritorni la sovranità popolare all’interno del Parlamento e mi batterò con tutte le mie forze senza guardare né destra né sinistra né centro, ma pensando che gli italiani hanno un unico colore e un unico cuore, cioè quello del popolo che va difeso ad ogni costo. Io sarò sempre accanto al popolo. Costi quello che costi”.
Sinceramente a me fanno più paura gli eletti Farage e Scilipoti del governo d’emergenza di Mario Monti e la sua squadra di tecnocrati non eletti.