Una parte delle multe riscosse dai Comuni italiani devono servire a migliorare la sicurezza stradale, a sostenere le vittime di incidenti e a garantire la manutenzione quotidiana delle città. Lo stabilisce l’art. 208 del codice della strada. Sono soldi che devono essere inseriti in bilancio. Ma il team di avvocati dell’Istituto internazionale del consumo e dell’ambiente (IICA), insieme alla Fondazione Guccione, si sono accorti di quanto sia arduo chiedere un resoconto delle contravvenzioni ai comuni italiani. E’ quanto emerso durante la conferenza sulla “Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada” che si è tenuta a Roma il 21 novembre. Poca trasparenza e comunicazione, nonostante la legge parli chiaro. Solo la città di Trieste fa eccezione. E’ l’unica amministrazione, delle 15 metropoli interpellate, a rispondere con precisione e a inviare senza problemi i propri atti e bilanci pubblici. Da parte del comune di Roma solo risposte interlocutorie, cioè che procrastinano la comunicazione degli atti. Ed è proprio la Capitale a soffrire particolarmente il problema degli incidenti e della scarsa sicurezza stradale.
Video di Irene Buscemi
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Incidenti stradali, dove finiscono i soldi delle multe?
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