Tredici consiglieri su 24 abbandonano il consiglio comunale, decade la giunta di centrodestra, eletta a maggio. Per il comune napoletano è il terzo commissariamento in sette anni. I Verdi: "Un colpo durissimo per gli uomini di riferimento di Cosentino e Cesaro"
La giunta di centrodestra di Pozzuoli è arrivata al capolinea. Sono state protocollate questa mattina, infatti, le dimissioni di 13 consiglieri comunali su 24, decretando così lo scioglimento della giunta a 6 mesi dalla vittoria elettorale di Agostino Magliulo, candidato del centrodestra. A decretare la fine dell’esperienza le dimissioni in massa del centrosinistra, Pd, Sel, Idv e Verdi.
Ci sono, dunque, i nove consiglieri dell’opposizione ai quali si sono uniti quattro rappresentanti della maggioranza. Lo scioglimento del consiglio comunale comporta il ritorno alle urne la prossima primavera e l’invio da parte del prefetto di un commissario per reggere l’amministrazione ordinaria. Per Pozzuoli si tratta del terzo commissariamento in sette anni.
“Il nostro è stato un atto d’amore per la città, governata negli ultimi quattro anni dal centrodestra e dai commissari prefettizi in modo disastroso”, dichiara Vincenzo Figliolia, segretario cittadino del Pd. “Adesso – aggiunge – dobbiamo riscattare i nostri cittadini costruendo una proposta di governo seria ed autorevole che recuperi il tempo perduto e ci faccia uscire da questo degrado. Ci aspetta un duro lavoro di ricostruzione politica e morale nei prossimi anni”. Ancora più duro il commento dell’Idv: “Lo avevamo detto in tempi non sospetti, già prima dell’inizio della campagna elettorale che la coalizione di centrodestra che si candidava a guidare il Comune di Pozzuoli era fallimentare sotto tutti i punti di vista. E, a sei mesi di distanza dal voto, sono venute fuori anche tutte le contraddizioni”. Così il segretario provinciale di Napoli dell’Italia dei valori, Elpidio Capasso. “Sono anni che la città di Pozzuoli, centro più importante dell’area flegrea, si ritrova a fare i conti con un simile degrado politico”. “Un altro colpo durissimo agli uomini di riferimento di Cosentito e Cesaro – chiosa il verde Francesco Emilio Borrelli – che avevano vinto a maggio per poche decine di voti e contro cui era stato presentato anche un ricorso accolto dal Tar Campania”.