La notizia è di pochi minuti fa. Il cantante Danilo Sacco ha deciso di lasciare i Nomadi. L’annuncio improvviso che arriva durante il tour, che sta vedendo impegnato il gruppo nelle principali località italiane.
In una nota diramata su Facebook dallo staff del gruppo si legge che “Beppe, Daniele, Cico, Massimo, Sergio, Maurizio e tutto lo staff prendono atto ora della decisione di Danilo di lasciare il gruppo. Le motivazioni di questa scelta sono solo dentro di lui. Gli auguriamo buona fortuna. Siamo comunque tutti insieme a dirvi che la storia dei Nomadi continua più forte che mai”.
Danilo Sacco era diventato voce solista nel 1993 dopo la prematura scomparsa del carismatico co-fondatore Augusto Daolio. Il 22 maggio 2009, durante un altro tour della band, Sacco era stato ricoverato all’ ospedale di Asti per un infarto e aveva subito un intervento di angioplastica primaria. Per diversi mesi le canzoni del gruppo vennero cantate da Sergio Reggioli, Massimo Vecchi e Cico Falzone.
Poi il ritorno sul palco di Sacco, nato nel ’65 proprio mentre Beppe Carletti e Daolio davano alle stampe il primo, misconosciuto 45 giri dei Nomadi (due brani Donna, la prima donna e Giorni tristi), sul finire dell’estate 2009 non è di certo di buon auspicio. Prima le difficoltà fisiche di rimanere in scena per più di un’ora, poi le dure parole indirizzate al leader della band Beppe Carletti: “ I Nomadi sono un’azienda, non una famiglia, e tutti noi siamo dipendenti di Beppe Carletti. È giusto che sia così. (…) Però, di spazio per i tuoi sogni, nessuno. Ora devo riprenderli in mano. (…) Mi sto preparando a una vita con più Danilo Sacco e meno Nomadi”.
Spiazzante e risoluta, la lenta separazione dai Nomadi si fa sempre più chiara. Diciotto anni dopo e con un tour in atto (a Borgotaro – Parma, il 3 dicembre è già esaurito; per Bologna il 15 dicembre non ci sono quasi più biglietti) Sacco sul suo sito web, seguendo il modello del social rocker Vasco Rossi, posta una lunga lettera intitolata Oggi.
Le ultime righe, quasi un poema cavalleresco, un Cyrano alla Guccini, confermano la voglia di diventare solista: “Vorrei ringraziare tutti i miei meravigliosi compagni Nomadi, per ciò che abbiamo condiviso e realizzato in anni ed anni di musica. Sono stati i migliori compagni che un uomo potesse sognare di avere. Comincia una nuova vita. Una nuova avventura. Dovrò riflettere molto. Passerà un po’ di tempo prima che ci rivedremo ma il ricordo che avrò di tutti Voi mi accompagnerà per sempre. Questa è una promessa. Questo è un giuramento. Miei Capitani, io vi saluto. E mi inchino davanti a tutti voi. Amici o nemici che siate. Grazie”.