Dopo lo scandalo, l’accelerazione, non solo giudiziaria. Già mercoledì il presidente del Consiglio Mario Monti aveva detto: “Auspico che la vicenda Finmeccanica si risolva rapidamente”. Tradotto: pensiamo ad un commissariamento del cda e del suo presidente Pier Francesco Guarguaglini. Ma per il numero uno di Finmeccanica “Monti scherzava, io non mollo, non sono mica Berlusconi”. E’ quanto ha dichiarato nell’intervista al Fatto Quotidiano (leggi). Fatto sta che il consiglio di amministrazione della società partecipata dal ministero della Difesa è stato convocato il 1 dicembre 2011 alle ore 16.30, presso la sede sociale di Roma, Piazza Monte Grappa, 4.
All’ordine del giorno, la revisione delle deleghe e conferimento poteri di cui alla delibera del 4 maggio 2011 – Deliberazioni inerenti e conseguenti. Insomma, tutto fa pensare che si sia arrivati a un passo dall’uscita di scena di Guarguaglini. Lo scorso maggio l’assemblea degli azionisti aveva rinnovato i vertici del gruppo e il Cda, nella riunione d’insediamento, aveva nominato come amministratore delegato Giuseppe Orsi e confermato Guarguaglini alla presidenza, attribuendogli comunque un’ampia serie di deleghe. Tra queste quelle per “l’individuazione delle linee di indirizzo strategico del gruppo, della politica delle alleanze, acquisizioni e dismissioni da sottoporre al cda, la gestione dei rapporti istituzionali con autorità di governo, organismi pubblici e privati, organi di informazione nazionali e internazionali, il tutto in coordinamento con l’a.d.; dare esecuzione alle deliberazioni del cda”. Ora, con la nuova bufera giudiziaria che ha travolto i vertici del gruppo, il consiglio di Finmeccanica è chiamato, giovedì prossimo, a rivedere la posizione di Guarguaglini.
Nel frattempo, il presidente di Finmeccanica precisa che “la comunicazione del Presidente del Consiglio, Mario Monti, è presa in assoluta considerazione e non ha mai ritenuto considerarla come essere una battuta”. Il presidente di Finmeccanica sarebbe invece pronto a fare un passo indietro. Secondo quanto riferisce l’agenzia Adnkronos, l’uscita dal gruppo sarebbe fissata proprio il 1 dicembre. Il cambio al vertice è ormai considerato inevitabile visto l’aggravarsi della vicenda giudiziaria che potrebbe allargarsi ancora e prevedere nuovi sviluppi. In questo caso, con una riunione del board che dovrebbe essere convocata a breve, è possibile che si possa procedere anche a un riassetto complessivo ai vertici del gruppo di Piazza Montegrappa. Ipotesi, questa, che prevederebbe una svolta totale e anche più traumatica. Nei giorni scorsi il cda di Finmeccanica ha infatti approvato, all’unanimità (al board non era presente Guarguaglini) il nuovo piano di riorganizzazione del gruppo presentato dall’amministratore delegato, Giuseppe Orsi.