La giunta Pisapia ci ripensa. E si rimette in tasca il pacchetto di norme anti-smog che sarebbero dovute partire tra due giorni. Il tutto mentre l’inquinamento sotto la Madonnina non accenna a sparire. Ieri, infatti, si è consumato il 13° giorno consecutivo di sforamento dei livelli di concentrazione di Pm10. Le due centraline Arpa in funzione (Città Studi e via Senato) hanno registrato la presenza di 111 e 91 mg/mc di polveri sottili nell’aria, contro una soglia che fissa il limite a 50 mg/mc. Un dato che ancora ieri teneva in piedi il piano di emergenza che doveva scattare al 14° giorno consecutivo di sforamento dei paramatri anti-smog. Previsione rispettata. Ma con una piccola particolare: l’annullamento dell’ordinanza che prevedeva tra le altre cose, la chiusura al traffico del centro città, che scatterebbe da lunedì.
Oggi la decisione: niente blocco. Il Sindaco e il Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà si sono incontrati questo pomeriggio a Palazzo Marino insieme agli assessori all’Ambiente Pierfrancesco Maran e Cristina Stancari per valutare la situazione dell’inquinamento nell’area metropolitana milanese in seguito al protrarsi dello sforamento delle polveri sottili. E’ stata condivisa la proposta del Presidente Podestà di convocare per lunedì i 134 Sindaci della Provincia al fine di adottare misure comuni per ridurre il livello di inquinamento. A questo tavolo – si legge in una nota – Comune e Provincia porteranno un pacchetto di misure condivise e di rapidissima attuazione da presentare a tutti i Sindaci. Queste misure terranno anche in considerazione la situazione attuale del trasporto pubblico locale. In ragione della convocazione del tavolo dei 134 Sindaci, il Comune di Milano ha deciso di revocare l’ordinanza dello scorso 18 ottobre che prevedeva tra l’altro il blocco della circolazione nella zona Area C.
Allo studio c’è la possibilità di rispolverare una vecchia misura che si pensava ormai in soffitta, le targhe alterne. A Palazzo Marino restano comunque convinti sull’utilità del blocco. I dubbi che oggi hanno bloccato il varo delle misure sta nei ”problemi tecnici”. A destare timore sono soprattutto le conseguenze sulla cittadinanza e sui mezzi del trasporto pubblico che dovrebbero affrontare una mole di nuovi utenti capace di mettere in difficoltà qualsiasi potenziamento, mentre sui controlli ai varchi di accesso in centro non risultano problematicita’. A questo l’obiettivo è arrivare al blocco in maniera progressiva, magari con un periodo intermedio di targhe alterne che, se inefficaci, lascerebbero poi il passo al blocco.