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Burundi, ucciso un cooperante italiano <br>Blitz di uomini armati in una missione

Una suora croata, madre Lukrecija Mamic, e un volontario italiano, Francesco Bazzani, sono stati uccisi ieri a Kiremba, nel sud-ovest del Burundi. Un’altra suora, l’italiana Carla Brianza, originaria della provincia di Brescia, è stata ferita ma è fuori pericolo. “Due uomini armati – secondo il racconto di padre Michele Tognazzi – sono entrati nella ‘casa delle Ancelle della Carità’, la congregazione delle due suore, probabilmente con l’intenzione compiere una rapina. Hanno ucciso la suora croata, quindi si sono impossessati di un’auto e sono fuggiti, trascinando a bordo suor Carla e Francesco, volontario dell’associazione Ascom di Legnago, in provincia di Verona”.

Temendo di essere catturati dalla polizia, che li stava inseguendo, gli aggressori hanno fermato l’auto e fatto scendere i due ostaggi: “Francesco è stato ucciso a bruciapelo – ha proseguito padre Michele – suor Carla è riuscita invece ad afferrare con le mani la canna del fucile che gli era stato puntato contro. Un gesto che ha recuperato secondi preziosi e ha contribuito a salvarle la vita, perché a quel punto l’aggressore per liberarsi dalla presa ha usato un coltello, colpendole le mani e allontanandosi quindi insieme al complice”. Le vittime lavoravano all’ospedale di Kiremba che è finanziato dalla diocesi di Brescia. Bazzani si occupava in particolare del settore amministrativo. I killer sono riusciti a fuggire.

Il Ministro degli Esteri Giulio Terzi, informato dell’accaduto, ha contattato l’Ambasciatore a Kampala, competente per il Burundi, Stefano Dejak, per acquisire dirette informazioni sulla vicenda. L’Ambasciatore Dejak e il Console Onorario a Bujunbura Guido Ghirini, in raccordo con l’Unità di Crisi della Farnesina, si sono attivati affinché venisse prestata assistenza medica alla suora ferita. L’Ambasciatore Dejak ha allo stesso tempo preso contatto con la moglie del cooperante ucciso.