L’alleanza con la Lega non è finita. Silvio Berlusconi pare non avere dubbi. “Vedrò Bossi in settimana”, annuncia l’ex premier in una pausa del processo milanese sul caso Mills, nel tentativo di smentire le parole di Roberto Calderoli e Roberto Maroni. E’ il Carroccio, infatti, che ha decretato la fine dell’alleanza con il Cavaliere. Ma lui non ha alcuna intenzione di accettare la decisione della Lega.
Eppure le parole dei vertici del Carroccio sono molto chiare. Ieri Calderoli ha detto che l’alleanza con il Pdl “non esiste più”, concetto ribadito stamani da Maroni: “Non è come ha detto ieri Berlusconi, certo si deciderà caso per caso come abbiamo sempre fatto, ma l’alleanza formale con il Pdl è finita con il passaggio della Lega all’opposizione di questo Governo e di questa maggioranza di cui il Pdl fa parte”. Quindi, l’ex ministro oggi presidente del parlamento padano, ha dettato i tempi: “Massimo un anno e mezzo torneremo” perché questo governo “non durerà più di un anno e mezzo, torneremo dopo le elezioni”. Per la Lega si apre una “fase nuova” e il movimento comincerà a scrivere il suo futuro a partire da domenica a Vicenza, con la riapertura del Parlamento della Padania. “C’è una pagina bianca su cui cominciamo a scrivere”, ha spiegato l’esponente leghista. “Da domenica prossima a Vicenza – ha detto – cominciamo a scrivere il futuro della Lega e dell’alleanza”.
Quella che si è sviluppata a distanza tra il partito di Berlusconi e quello di Bossi “non è una polemica – ha spiegato Maroni ai giornalisti – ma è una presa d’atto di un’alleanza che non c’è più”. L’ex ministro dell’Interno ha costatato che “con il Pdl siamo su fronti opposti, occorre vedere quello che succederà. Non c’è alcun automatismo, nessun accordo che possa essere salvaguardato rispetto ad alleanze future”. Maroni, in particolare, ha definito “un errore quello del Pdl di aderire a questa maggioranza” mentre, invece, “bisognava andare ad elezioni che si sarebbero potute fare in poco tempo”. E questo, ha concluso l’ex titolare del Viminale, sopratutto perché “in un momento di difficoltà come questo occorre un grande consenso popolare altrimenti si rischia di andare a sbattere”.
Da Vicenza, inoltre, il Carroccio lancerà una manifestazione di piazza da tenere a Milano, molto probabilmente già prima di Natale. Dopo due anni, dunque, torna anche l’appuntamento di dicembre. Le manifestazioni storiche e irrinunciabili del Carroccio, infatti, sono due: giugno a Pontida e settembre a Venezia. A queste si aggiungeva Milano a dicembre, fino a due anni fa. La data definitiva sarà comunicata domenica, a Vicenza.