Per compiere l’ultima scelta della SUA vita, Lucio Magri è dovuto andare in esilio. In Italia, infatti, nessuno è padrone della propria vita, su di essa non puoi decidere tu, decide il cardinal Bagnasco. In Italia per chi assiste qualcuno nel suicidio ci sono 12 anni di galera. 15 per “omicidio di consenziente”, una contraddizione in termini, l’omicidio è sempre di qualcuno che non ha nessuna intenzione di morire.

Eppure la tua vita è TUA, se per te ha cessato di essere vita ed è divenuta solo inferno e tortura, il diritto a chiuderla nel modo che ritieni più sereno, eventualmente facendoti aiutare, è insita nel tuo diritto alla vita e alla libertà, che sono inscindibili.

Lucio Magri è dovuto andare in esilio, come Mario Monicelli è stato costretto a gettarsi da una finestra del quinto piano. Una morte senza ulteriore angoscia e dolore non è contemplata dal nostro Stato clericale, dal partito dei torturatori in tonaca e dei baciapile di establishment. Che ogni maledizione sia con loro.

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