La norma anti-zoom voluta dall’ufficio di Presidenza della Camera dei deputati contro fotografi e cameraman verrà solo in parte annullata. Il tutto nasce dalle famigerate foto in Aula ai biglietti di B. e Letta. Da lì il giro di vite. Per accedere alla tribuna stampa di Montecitorio, infatti, i fotografi devono firmare un modulo in cui si impegnano a non usare macchine fotografiche e telecamere. Così ieri si è trovato un compromesso (al ribasso per i fotografi ovviamente): i fotografi dovranno firmare un codice di autoregolamentazione. Sarà l’associazione dei fotografi e non il collegio dei questori della Camera a comminare le sanzioni per chi trasgredisce. Ma cosa cambia in sostanza? Vi sarà il divieto di immortalare telefonini e lettere dei deputati. Per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, la norma parla chiaro: l’aggettivo ‘epistolare’ sta a significare che deve essere mantenuta la “segretezza della corrispondenza” dei parlamentari. Secondo il presidente dell’Odg, Enzo Iacopino, invece “la norma resta ancora non del tutto chiara”.
Video di Manolo Lanaro
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Norma antizoom, la Casta impone regole e sanzioni ai fotografi
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