‘L’omosessualità nel calcio è ancora un tabù e anche il coming out è sconsigliabile”. Lo afferma il presidente dell’Associazione italiana calciatori (Aic), Damiano Tommasi, intervenuto a KlausCondicio, il programma condotto da Klaus Davi. ” Il fatto di essere individuato o additato come ‘quello che’, dimenticando la propria professione, quindi il giornalista, il calciatore o il politico, non penso sia una strada consigliabile”. Tommasi afferma inoltre che “esprimere la propria preferenza sessuale è difficile in tutti gli ambiti professionali, ancor di più per un calciatore che condivide con i suoi colleghi lo spogliatoio, quindi anche la sua intimità con altri. Nel nostro mondo si potrebbe creare imbarazzo; uno sport dove ci si spoglia, potrebbe diventare una difficoltà in più nella convivenza”. “In altri ambiti professionali, penso ai giornali o tra gli impiegati di banca, questo non accade. Per cui è più facile esprimere se stessi”. E ancora: “Penso, a titolo personale, che si possa vivere anche non manifestando le proprie tendenze oppure vivendole in maniera sobria”. ” Nel nostro ambiente – conclude Tommasi – ogni cosa che esce dal seminato diventa un boomerang anche per chi una situazione la vuole portare a conoscenza. Personalmente, non ho mai conosciuto calciatori gay. Poi magari li ho conosciuti senza sapere che sono omosessuali”

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