“Cartoline dal caos climatico” è la nuova campagna che abbiamo lanciato sul nostro sito. Chiediamo a chi ci segue online di mandare al ministro una cartolina con le foto dei disastri climatici che hanno colpito l’Italia in questi giorni. Le tragiche alluvioni a Genova, Roma e Messina sono chiari segnali che anche il nostro Paese è vittima dei cambiamenti climatici.
A subire le conseguenze del clima che muta non sono solo gli orsi polari, che vedono il ghiaccio della banchisa scomparirgli sotto le zampe, o gli abitanti delle Maldive, che rischiano di finire sott’acqua. Le prove generali di cambiamento climatico sono arrivate anche da noi: la desertificazione del Meridione, il ritirarsi dei ghiacciai di montagna, lo slittamento dei cicli agricoli e l’intensificarsi della frequenza di eventi meteorologici estremi quali alluvioni, temperature estremamente alte d’estate o basse d’inverno.
Negli ultimi cento anni le temperature medie in Italia sono aumentate di 1,3 gradi centigradi rispetto al periodo di riferimento: più della media mondiale (circa 0,8 gradi centigradi). Il fenomeno ha avuto un’accelerazione negli ultimi decenni: 2003, 2001, 2007, 1994, 2009, 2000, 2008, 1990, 1998, 1997, sono questi, nell’ordine, gli anni più caldi degli ultimi due secoli.
L’Italia, però, da troppo tempo ha una posizione di retroguardia rispetto agli altri Paesi europei e si è sempre opposta, in sede internazionale, all’adozione di leggi e politiche più ambiziose sul clima. Durban è l’occasione per voltare pagina. Manda a Clini una cartolina dal caos climatico. Chiedigli di contribuire, in nome dell’Italia, al raggiungimento di accordi internazionali per la salvaguardia del clima.