Sì alla moratoria: l’Italia ha due mesi in più di tempo per rispondere alle richieste dell’Europa in merito alla crisi dei rifiuti in Campania ed evitare così una sanzione elevatissima. A dare l’annuncio è il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, il quale ha fatto sapere che Janez Potocnik, commissario europeo all’Ambiente, ha “concesso a Napoli una moratoria di 2 mesi prima di fare scattare le sanzioni Ue”. L’annuncio arriva il giorno prima della visita in città di Clini che in Prefettura incontrerà il governatore Stefano Caldoro, il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro e il sindaco Luigi de Magistris.

Nel settembre scorso, l’Europa aveva inviato una lettera di messa in mora al Governo italiano per la questione rifiuti in Campania, chiedendo certezza nei tempi e invitando la Campania stessa a dotarsi di discariche, a realizzare, così come previsto dal piano presentato dalle autorità italiane, i termovalorizzatori, e incrementare la differenziata.

“Abbiamo tempi strettissimi per intervenire in maniera convincente. Altrimenti sarà una multa colossale, che pagheremo tutti”, ha affermato Clini. Il ministro è consapevole che due mesi non sono sufficienti per costruire un inceneritore, “ove questa fosse la tecnologia risolutiva – e dubito comunque che sia la risposta, se non è vista dentro la programmazione di un ciclo completo dei rifiuti” – né “forse per allestire una discarica”.

“Potocnik sa tutto questo e, infatti, l’Europa non pretende la soluzione già realizzata, ci chiede credibilità. L’Europa merita rispetto, onestà e rigore come li meritano i napoletani”. I cittadini “meritano un servizio di raccolta differenziata degno di una città nobile, di una delle Capitali europee della cultura e dell’arte”. E qualora vi fossero ostacoli a questo servizio, “se è questione di ordine pubblico, i napoletani avranno in aiuto le forze dell’ordine per difendere la loro città”. Ma questo, ha tenuto a precisare, “non significa schierare domani i soldati”. Piuttosto l’auspicio è che “la Campania, con le proprie forze, istituzioni e senso di legalità, riesca ad affrontare e risolvere per le vie ordinarie il problema”.

Da Milano e Torino, dove si trova per alcuni incontri, de Magistris, che ha ribadito la sua contrarietà all’invio dell’esercito, si è detto “arrabbiatissimo” perchè a Napoli “non c’è nessuna emergenza rifiuti” e le notizie apparse sui giornali “sono un danno forte d’immagine”. L’ex pm ha citato il film ‘Totò, Peppino e la malafemmina’: “Non è che i rifiuti sono come la nebbia, che c’è, ma non si vede”. “Stiamo facendo uno sforzo enorme, andiamo avanti anche senza soldi – ha ricordato – E’ dura rompere anni di ecomafie, rapporti fra pezzi della politica e camorra. E’ una lunga sfida che stiamo portando avanti con successo, anche con sinergie istituzionali importanti”.

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